mercoledì 11 marzo 2015

Libri e libri

 Festa della Donna  l’8 marzo, di ogni anno per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ma anche le violenze subite ancora oggi  in molte parti del mondo.
Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta in Italia nel 1922.
A Borgo San Lorenzo, questo anno, abbiamo raddoppiato, 7 e 8 marzo, due Giornate alla Scoperta di Competenze diverse in ogni settore, dall'artigianato alla pittura, dalla scrittura alla musica, all'insegna della  concertazione. 
Due giornate con  cuore pulsante, a costo 0 per l'Amministrazione.
Due giornate per delineare, in una linea storica che parte dalle 2 guerre il profilo di una donna misurata, impegnata nelle conquiste, profonda testimone di pace. 
Solamente all'inizio del '900 infatti la condizione della donna comincia a cambiare e si può parlare, di donne in movimento con la nascita di organizzazioni e associazioni che si univano per combattere assieme contro le molteplici discriminazioni.
Nella quotidianità odierna scandita di ritmi frenetici ci siamo prese del tempo per stare insieme in luoghi così preziosi ed ospitali e guardarci, certe che il cammino fatto sia grande ma che ancora, a piccoli passi, possiamo raggiungere obiettivi importanti locali e non solo, sicure che più occhi, più bocche, più mani, più parole permettano di spostare l’asticella di arrivo.
Non basta un giorno per occuparsi di problemi al femminile e della violenza contro le donne, l’obiettivo di queste 2 giornate infatti è anche aprire nuove luci e far parlare le donne con voci plurime di successo e non solo, per narrare di sé e delle mille altre sfumature di rosa, per potenziare visibilità sostanziale e significativa, lungi da stereotipi difficili da abbattere.
 Interessante sarebbe riuscire insieme a colmare piccoli e grandi vuoti per poter, in breve tempo  completare un puzzle sempre più corredato di risposte alle esigenze ed alle emergenze delle donne, con qualche proposta in più rispetto al presente.

Le lampadine della locandina, reperibile nel Web, progettata da Elisa Del Lungo, sono luci di oggi e speranza in un futuro più egualitario

Un  Bel Libro, non da leggere ma semplicemente da rileggere molte volte per compagnia, ricordi e memoria, conoscenza, piacere, per PERDERSI nelle parole di un'epoca vicina che sembra tanto lontana.
Una grande "Preside"oggi si dovrebbe dire Dirigente, innovativa, un'abile narratrice
Fiorenza Giovannini, Il tempo imbiancato, Memoranda
Impresa non facile parlare del libro, così ricco e complesso …
Il romanzo è stato presentato a villa Pecori Giraldi il giorno 7 Marzo, nell'ambito delle iniziative  del 7 e 8 programmate per la Giornata internazionale della donna


Vi si narra la storia di Caterina ed Eugenia, due donne anziane molto diverse tra loro per cultura e formazione,ospiti in una casa di riposo, alle prese con i problemi della vecchiaia, quotidianità e pensieri di un’Italia , quella del secolo scorso dove da bambine hanno vissuto nel mito della retorica fascista che ha connotato con  aberranti aspetti, leggi razziali, esaltazione della razza, persecuzione ebrei, un periodo definito il secolo breve ma che appare come un secolo lungo dati i cambiamenti nel modo di vivere, nella scienza, nella tecnologia … che sono stati così forti come non mai precedentemente
Dalla civiltà contadina alla sesta potenza industriale ed economica l’Italia vede modificare usi e costumi, la condizione di  vita di tutti in particolare delle sue cittadine di Monte Falcione
All'ospizio le luci si spengono  ma dalla scatola di latta dove sono conservate le foto delle colonie elioterapiche del lontano 1933 nascono suggestioni, nomi, sensazioni  che passano dalle mani alla testa di Caterina e di Eugenia “ La vecchiaia è anche riuscire a vedere ciò che si è già visto dove non c’è più”
E via via ricordi e racconti di amori, felicità,vita e… democrazia “ le due donne si parlano a vicenda e il loro vissuto  appare completamente assorbito dal passato, …un futuro già combinato”
Poi il ’44 con Antonio che parte da clandestino con la valigia di cartone per la lotta di liberazione e lascia Caterina sua compagna e del partito comunista in attesa di un figlio… Antonio muore “ non mi riuscì di piangere…eppure dentro mi sentivo morire… Caterina ha pianto per Antonio, per la mamma, per la nonna, per il babbo, per Marta Montanari quando praticando un aborto clandestino è rimasta tra la vita e la morte, ma non ha mai pianto per sé
I capitoli si snodano tre racconto di  oggetti e stati d’animo con i titoli: la felicità, la casa, il mare, l’ultima volta, la domenica…, il gelato, fino ad arrivare a : l’Intervista, ( la ragazza  che intervista per l’amministrazione per realizzare un articolo sulle case di riposo, con telecamera digitale domanda tornereste indietro? Caterina risponde si, Eugenia No. Se guardate una vostra foto da giovani cosa provate? Tenerezza e commozione rispondono e ridono pensando, l’eternità sarà un vuoto riempito da Giovani”
 Il mondo, il primo finale, il secondo finale, il primo inizio, il secondo inizio
Una memoria intrisa di parole, narrazioni di aspetti, persone e stati d’animo, periodi storici che si susseguono fino agli anni ’50, 60’,‘70, ‘80, con le vicende ripensate e rivissute ed anche attraverso i racconti nella sala sociale di Villa Ortensia, l’Ospizio, dove “ il giorno sbuca sempre dal corridoio”
Il Romanzo non appare facile da sintetizzare, il linguaggio erudito, infarcito di  figure retoriche di parola e di pensiero. scelto, prezioso, intrecciato da termini perduti e connotazioni reali di vita che si perdono tra arcaico e reale, è come un volo tra sogno e ricordo, tra storia e nostalgia, tra forza di combattere con determinazione e  conquiste…
 Gli anni sono rotondi? La domanda di Caterina, nipotina di Eugenia riporta alle grandi questioni…
“Il passato ed il futuro amoreggiavano come due adolescenti infatuati e sfuggiti al controllo dei genitori.
Un’ambiguità che era precipizio e cielo” …e ancora
 “ Il cuore dei vecchi ha i tacchi, lascia orme profonde nel tempo imbiancato”
 Da leggere con calma, tempo, poche pagine alla volta perché in ogni parola e frase sono racchiusi significati profondi.


Nessun commento:

Posta un commento