venerdì 18 dicembre 2020




 NATALE di Giuseppe Ungaretti


Napoli, il 26 dicembre 1916


Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare


Sentiamoci così, come nel quadro che il grande Maestro ci ha prestigiosamente raffigurato, senza tuffarci in gomitoli di strade ora assai pericolose, stanchi e affranti da mesi bui, senza luci di attesa. Posati in un angolo, dimenticati come oggetti inermi lasciati  lì senza scopo, tra il caldo buono, perché racconta di noi, della nostra casa e le capriole di fumo di chi fortunato possiede un camino.  
Chi come me ne è privo accenda qualche candela  di forma e misura diversa per il suo angolo di calda luce.

mercoledì 9 dicembre 2020

Festa dell'Immacolata, tutti resilienti

mi piego ma non mi spezzo

Oggi festa dell'Immacolata, grigio il cielo e triste la terra, ci domandiamo mentre scende una lieve pioggerella se tutto sia normale o meno, se questa solennità si celebri come sempre oppure l'ordinario cada nell'oblio.

 Per ragionare sulla questione attingiamo ad un termine abusato che però con la risorsa che porta in sé può comportare una via di uscita

 RESILIENZA

La resilienza è la capacità di un individuo di intervenire fattivamente in situazioni di stress attivandosi per  rispondere con azioni appropriate e sviluppando nuovi comportamenti  al fine  di superare il momento critico.

Sembra, quindi, che essere fortemente reattivi implichi lo sviluppo di capacità di adattamento, abilità  fondamentale non solo per resistere ma per portarsi oltre e la resilienza  appare il nodo cruciale per dipanare una matassa di spine.

 Il singolo essere umano è già  di per sé  un energico e complesso sistema adattativo

Promuovere la  propria vita con coerenza appare un principio sensato e saggio, ogni individuo dovrebbe avere la facoltà  e la capacità di poter esercitare un controllo su ciò che accade nel bene e nel male ma certo nel caso di grosse difficoltà  non risulta  né facile né scontato procedere con razionalità.

Credo che per affrontare situazioni complesse dovremmo iniziare razionalmente con cercare di comprendere quello che sta accadendo, e cercare di dare un senso, un significato a ciò che succede cercando di capire se abbiamo esperienze pregresse personali a cui attingere o se possiamo agganciarci ad aspetti più oggettivi della storia, dell’arte, di vicende di altri che possono essere significative anche per noi

Il significato di quanto di negativo ci sta accadendo andrebbe sempre ricercato in modo approfondito per poter trovare risposte plausibili anche se  non credo che questo percorso risulti sempre facile. Oggi si parla di Resilienza, in pratica una nuova virtù.

La resilienza penso sia la capacità di immaginare e costruire qualcosa di nuovo, di più idoneo al momento che stiamo vivendo  non scoraggiandosi  di fronte al problema o al cambiamento, provare a considerare quello che ci capita una sfida, una nuova opportunità di crescita, mi piego ma non mi rompo. Ci provo

Cuore e cervello comunicano tra di loro, possono entrare in armonia, e facilitare le relazioni e la comunicazione. Riuscire ad allineare cuore e cervello grazie a  ritmi cardiaci armonici, basati sulla respirazione,  facilita l’autoregolazione emotiva aiutando nel superamento di stati di angoscia e permettendo così di intraprendere percorsi pensati più razionali

Facciamo un bel respiro profondo per poi ripartire...

 

mercoledì 2 dicembre 2020

SOS Natale

 



Natale si avvicina

 troppo in fretta con sgomento

non ci sembra ora il momento

di sforzarci su carte addobbi e regali

mentre fuori troppi mali 

si rincorrono per via

mali oscuri trasparenti 

che ti sfiorano con nulla tra parenti

mentre ignaro saluti e passeggi 

incredulo che dalla mascherina 

oltre lo sguardo trapeli la necessità di ricorrere alla medicina

Un bel romanzo

 Borgo San Lorenzo ottobre-novembre  2020, terza edizione della rassegna "Ingorgo letterario"

Sono stata invitata a presentare Non è mai troppo tardi, il romanzo d'esordio di Stefania Russo, Speringend Kupfer ed. per Mondadori libri 2020 

Il romanzo, fresco brillante e intrigante, narra la storia di una vera e propria mobilitazione rivoluzionaria in un anonimo complesso residenziale definito Mostro dalla protagonista Annarita, in realtà il mostro si traformerà in un realistico alveare operoso.

Annarita, 84 anni, solitudine e vecchiaia mescolati in una quotidianità noiosa, faticosa e ripetitiva, trascina le sue giornate sempre uguali finché una necessità la spinge a vivere nuovamente in un impegno coinvolgente che anima, non senza colpi di scena, le intense pagine del libro.

Una trama lineare ma intrigante ed incalzante, frasi brevi e ritmo sostenuto spingono a procedere nella lettura mentre  il linguaggio colloquiale del romanzo ha sfumature diverse, dialettali, modaiole, gergali con cui i protagonisti si esprimono svelando  già cosi parte del loro profilo. Uno stile pulito con connotazioni descrittive d'effetto immediatamente comunicate, un veicolo accattivante questo per narrare la storia in modo realistico: quasta festa spacca, scialla, bella nonna...

Avrebbe potuto risultare retorica la narrazione invece ci sorprendiamo immedesimandoci negli occhi critici e attenti di Annarita attraverso i quali con determinazione e autoironia insoliti si scopre il  mondo dei giovani dalle abitudini alle innovazioni. In un corpo mortificato la testa della protagonista ci conduce a molte scoperte, non tutte belle conquiste. Prendo lo scialle, scendo, imbocco la rampa...

Il romanzo affronta con delicatezza diverse tematiche iportanti e attuali: amicizia, solitudine, emarginazione, emigrazione, umiliazione, dignità, altruismo, coinvolgimento, solidarietà, miseria e povertà, rassegnazione, inviando però messaggi positivi e propositivi: Si Può, Basta Volerlo spinti da una Giusta Causa.

Proprio attraverso questi stati d'animo diversi incontriamo tra le pagine che rapidamente scorrono Olga, una donnona generosa di 40 anni proveniente dall'est europeo, buona e devota, Stella la dolce nipote figlia di Katia legata a sua madre con un rapporto difficile, Alessio, tatuato ed enigmatico, Ornella, vicina gentile, Giorgio, disponibile e generoso, Ada, sorella di Olga, afflitta da una rara malattia, la mielofibrosi, Don Antonio sempre disponibile, il generoso fornaio Fabrizio, le pettegole comari e molti altri personaggi curiosi. 

L'idea di reiventare una Banca del Tempo per risolvere i problemi di Ada viene di getto a Stella e immediatamente diventa un progetto di Comunità, una sfida vincente su più fronti, una mediazione ed un  riscatto in grado di trasformare un'esistenza dimenticata in un vortice di coinvolgente generosità con risvolti anche sorprendenti.

La CURA diventa una parola dominante, la conclusione forse non troppo convincente ma il vecchio detto "l'unione fa la forza ed aiuta a vivere" pare il sottotitolo del romanzo stesso.

Buona lettura



domenica 15 novembre 2020

l'Italia che non vorrei

 Una Italia divisa in colori 

isolata nelle linee regionali

frammentata in confini comunali

in gravissima crisi economica e sociale 

priva di una visione futura

affranta e sperduta 

demolita e decimata dalla pandemia si affida alle cure dei preziosi sanitari ed alla (mala)Sorte


Le nuove Conversazioni

 Ci risiamo, tempestati da dati oscillanti e assillanti restiamo incollati su bollettini della nuova guerra pandemica di morti, ricoveri e positivi, numeri angoscianti in un periodo di complesse relazioni personali, di nuovo isolamento e triste stato d'animo. Mai come oggi gli innumerevoli addobbi natalizi già apparsi nelle vetrine e nelle vie appiono beffardi, irrisori, perfino malauguranti e le nostre conversazioni sfiorano la paranoia linguistica.

Viaggiano on line fraseggi insoliti che solo un anno fa avrebbero dovuto essere decifrati.

Eccone un esempio, conversazione tra una fiorentina e l'amica bolognese:

15 novembre 2020 

Ciao  Paola come va Covid permettendo? Calato l'indice di contagio ma Noi un Rt alto, mio figlio Marco che segue la DAD è stato tamponato ieri e mio marito, in serrata, avrà comunque, almeno speriamo, un notevole ristoro, te in che zona sei? Ancora arancio vero?

Ti tranquillizzo, io sono negativa, mia figlia Maria risultata positiva ma asintomatica e mia sorella affetta ma con lievi sintomi.

La cabina di regia Regioni-Stato pare funzionare, tra quelle gialle, arancio e rosse corre oltre l'invidia un imbarazzante equilibrio nazionale. Noi toscani siamo retrocessi da oggi ma continuiamo a sperare in un Natale in loco, intimo ma con tanta spiritualità rinnovata a fronte di un notevole risparmio, senza cenone ed inutili doni. Che dici? Te ancora in area intermedia credo da notizie TG, come te la cavi? Buone nuove del povero Bonaccini? Noi già nostalgici del troppo breve periodo arancione. Poche cose da fare quindi  ben difficile tradire la  noiosa ma rassicurante monotonia di poltrona e TV con sfiancanti e ripetitive invasioni pubblicitarie, qualche cosiglio d'ascolto?

Forse sarebbe necessario blindare tutto (non sono una fanatica del tutti a casa) o solo le aree ad alto rischio e tornare in un serio lockdown, cosa ne pensi? C'è chi la scampa ma siamo tutti vulnerabili soprattutto noi vecchi ( un giorno siamo vecchi, l'atro no, anche l'età non è piu stabile nel valore intrinseco agli anni come una volta). 

Sentiamoci presto, un abbraccio a distanza, ci mancherebbe e mascherati. A presto in attesa di nuovi dati, mi raccomando saluta con la mano al cuore e tossisci nel gomito! 

la fiducia si è sfilacciata, il ministro Speranza detiene il record di aspettative solo per il suo cognome, il dibattito oggi è in mano agli specialisti. Quale virologo o infettivologo segui con maggior stima? Noi tifiamo per Galli, mi sembra capace, prudente ed equilibrato.

Ciao, a risentirci a breve per le novità in attesa di una deescalation dei casi per effetto delle misure adottate 👀❤, saluta i tuoi, tamponati o no... dammi notizie. Avrei voglia di vedervi! 

Mannaggia a questa Pandemia ed il conseguente distanziamento sociale

restiamo arroccati nelle nostre case soprattutto quando sono sicure




sapendo che c'è di peggio ( violenza domestica sulle donne e poco se ne parla) 

Isolamento di tanti giovani che necessitano di contatto umano


       

                                          

                                                emanuela






mercoledì 28 ottobre 2020



 Una celebre citazione significativa

Luis Sepùlveda, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare


“- Bene, gatto. Ci siamo riusciti - disse sospirando - Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante - miagolò Zorba - Ah sì? E cosa ha capito? - chiese l’umano - Che vola solo chi osa farlo - miagolò Zorba.”


Ognuno commenti a suo modo, riflettiamo sul significato però, per procedere seppur con lentezza serve volare 🐌

domenica 25 ottobre 2020

 Viva la Vita 

L'attesa

Una domenica di ATTESA ci aspetta per sapere che svolta prenderà la nostra vita. siamo consapevoli che il  senso alla vita è dato da ognuno di Noi, ma il restringimento delle libertà non aiuta a trovarlo. 

Tutti noi abbiamo una riserva insospettata dentro che emerge quando la VITA ci mette alla prova (Isabel Allende)

Momento tanto duro quanto già sperimentato con crisi economica, culturale, valoriale, sociofamiliare e tanto altro ancora.

L'ansia che ci attanaglia e ci toglie il respiro appare cupa e grigia come il tempo di oggi; che fare nell'attesa di una nuova necessaria catastrofica previsione? Leggere? Avremo tanto tempo... Recarsi per l'ultima volta in palestra? Troppa angoscia da scaricare... Correre a fare la spesa? Banalità di code già sperimentate... e allora? 

Vestiamoci. facciamoci belle per recarsi solennemente nella prima ottima pasticceria e gustarci una colazione deliziosa, poi si vedrà Covid permettendo come saremo messi e... incrociamo le dita non per le aspre misure che saranno prese ma per fermare questa diffusione virale che lentamente ci logora tra tabelle e numeri, proiezioni e tamponi da processare, immagini costanti di deliri ospedalieri tra un commento retorico del politico di turno ed una dichiarazione lapidaria del virologo di fama.

Fame d'aria ci cattura e ci sorprendiamo impreparati nonostante...

Usciamo a passeggiare e staremo a vedere, la strada da percorrere appare ancora molto lunga e tutta in salita. 

 


  

 

domenica 11 ottobre 2020

Autunno

 Autunno, nostagia dell'estate



Stagioni meteorologiche, Emisfero Boreale

Primavera: 1 marzo fino a 31 maggio
Estate: 1 giugno fino a 31 agosto
Autunno: 1 settembre fino a 30 novembre
Inverno: 1 dicembre fino a 28 febbraio


Stagioni astronomiche, Emisfero Boreale

Primavera: 21 marzo fino a 20 giugno
Estate: 21 giugno fino a 20 settembre
Autunno: 21 settembre fino a 20 dicembre
Inverno: 21 dicembre fino a 20 marzo




Mai il tempo si ferma, vorremmo immortale la luce estiva con il suo calore avvolgente, i tramonti chiassosi e gli albori dorati.

 Resta del tanto amato sole vitale un vago ricordo mentre languide cupe giornate si affacciano all’orizzonte tra cascami d’acqua improvvisi e affascinanti colori di foglia.

 Si assopisce il desiderio di mare,  perduto nell’oblio autunnale.

Nell'attesa del ritorno l'anima si predispone ad assorbire le tacite ombre crepuscolari.

Il tempo che muta

Come varia il colore
delle stagioni,
così gli umori e i pensieri degli uomini.

Tutto nel mondo è mutevole tempo.
Ed ecco, è già pallido,
sepolcrale autunno,
quando pur ieri imperava
la rigogliosa quasi eterna estate.

                                                 Vincenzo Cardarelli

 

L'estate è finita


Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L'acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch'io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.

                                                 Emily Dickinson

giovedì 27 agosto 2020





 Oltre la speranza di un bagliore raramente raccolto ogni ritorno ha un sapore amaro, racimola briciole di rancori e ricordi e cancella il sorriso sul mio volto.

Elaborare una perdita, un lutto senza un appoggio di spalla consolatrice, difficile.

Il mondo ci abitua alle delusioni è vero  ma non vorresti mai musi intrisi di tedio o di acredine  intorno, feriscono di rabbia vestiti mentre senti che ancora un’ingiustizia si compie senza lasciare lacrime.

Ignori rattristita e avanti ancora

Legami stabili ma faticosi annodano giorno dopo giorno una malinconica voglia di vivere o di sparire

 Una malinconica voglia di vivere o di sparire

venerdì 21 agosto 2020

  

Scarica sfondi spiaggia, mare, sera, tramonto, le onde, la sabbia ...
mare di sera

Il Mare

Il viaggio termina all'orizzonte

dove i tuoi pensieri finiscono

onde che sciaguattano confondono le tue dritte

bagliori languidi si rincorrono

mentre le sicure remote certezze si disperdono nelle gocce.


Ecco che  magiche lente onde lambiscono i tuoi piedi

un naufragio sereno nasconde l'oblio della tua vita

ed il sorriso invade la tua anima

nella infinità della notte stellata


mercoledì 12 agosto 2020

Già Ferragosto

Caldo e voglia di vivere ci hanno spinti vorticosamente in una estate che non dimenticheremo facilmente, occhi curiosi spalancati sul mondo limitrofo mentre  labbra e naso celati da graziose mascherine non si mostrano in strada. Sorrisi addio, labbra rimpolpate rubino un vago ricordo mentre gli occhi soltanto sfoderano una accattivante accoglienza vivace.

I costumi sono mutati, la speranza di tempi migliori e modi garbati dopo tanta claustrofobica permanenza nelle abitazioni ha ceduto il passo ad una aggressiva quanto spudorata vitalità e volgarità che unita a rozzezza si impadronisce delle strade, delle piazze e delle spiagge.

Ognuno a suo modo vuol prendersi un riscatto, approfittare della nuova libertà seppur limitata per godere come può mentre nuovi piccoli focolai ci narrano di novelle quarantene e contagi giovanili. 

Dove parcheggiare? Cosa acquistare? Come mostrarsi al meglio? Le città si svuotano e le località vacanziere raccapricciano per l'ammasso di folla... dove recarsi per un ferragosto da sogno? Proibito l'esotico restano i più famosi litorali e per i più sdegnosi lunghe passeggiate refrigeranti ma difficilmente in solitudine.

Che bello sarebbe sparire per tre/quattro giorni e poi ricomparire dal nulla, in fondo se ci fossero nuovi emergenti, seri pericoli converrebbe chiudersi in casa, provare per credere... un buon libro, una tisana gelata, un dolcetto e qualche golosità, curare le nostre piante e magari acquistarne di nuove, ci accompagnano ogni giorno con gioia in un risveglio di teneri germogli, una passeggiata in serata nei centri deserti ammirando la bellezza che trionfa in solitudine, che pace finalmente!

 Silenziosamente rientrare per un sano riposo in attesa di tempi più rilassati, bello! 

                                                   

                                                              


                                                                       

martedì 4 agosto 2020

Settembre Scuola

https://www.linkiesta.it/2020/08/scuola-banchi-settembre-lucia-azzolina/


Tutto da leggere d'un fiato il bell'articolo al vetriolo anche se lascia senza fiato il  sommario pressappochismo dei nostri cari politici. Investimento su migliaia di banchi con le ruote per la sicurezza e per migliorare la desueta didattica dei più? 
Chi vivrà vedrà, i dubbi ci attanagliano ma l'arte di dichiarazioni azzardate dei governanti che fanno rimboccare le maniche agli Altri la conosciamo bene Noi del mondo della Scuola... Chi vivrà vedrà
Sembra una ironica imitazione caricaturale l'intervista alla ministra Azzolina sull'argomento ma è l'amara e demoralizzante nostra verità imbarazzante.

La scuola con le ruote andrà avanti nonostante

                                La ministra Azzolina e la storia dei banchi con le ruote che ...

Esplicative le parole di William B. Yeats:

 “Insegnare/ educare non è riempire un secchio ma accendere fuochi”

Bambini ed adolescenti esposti passivamente per un numero di ore eccessivo a stimoli  provenienti da TV, internet, giornali e giornalini, film e videogiochi.

Purtroppo così l’eco della nostra società  arriva al loro cervello che è come una spugna con violenza e velocità, li colpisce con metodi accattivanti mentre sono soli, senza adulti di riferimento, senza filtri dunque e per lungo, troppo tempo.

Su quelle informazioni e ossessioni i giovanissimi  formeranno il loro pensiero.

 Riusciranno la famiglia o la scuola a inserirsi in questo il percorso così magistralmente tracciato da una società consumistica frenetica e logorante? 


Chi dovrebbe dunque accendere i fuochi?

I genitori forse afflitti da un giovanilismo che penalizza i ruoli e da un IO dominante che vela occhi e cuore, da una aggressività pari all’abbandono educativo …

Gli insegnanti senza strumenti adeguati, soli,  faticosamente avviati all’abuso di una incalzante tecnologia, non aggiornati perché non formati pedagogicamente  su una didattica dinamica veramente innovativa anche sul piano relazionale

...

Chi dunque dovrebbe accendere  la passione, quella  fiaccola che solletica la  scintilla della curiosità, il lumen della conoscenza,  che impone di educare e insegnare soprattutto all’aperto per scoprire dal vero la vita e provare a comprenderla nel cammino della  sua storia e nella diversità temporale dei suoi valori…

Troppo si parla di innovazione scomodando aspetti tecnici e logistici, senza formare gli insegnanti penalizzati sempre più dall’incalzare delle regole; a settembre le novità saranno gli spazi maggiori a disposizione obbligati e segnalati da frecce, cartellonistica e regole, sempre troppe che, come sempre ( il problema disciplinare affligge la scuola da decenni) non saranno rispettate. 


sabato 25 luglio 2020

Il mare luccica nonostante

Castiglione della Pescaia - Wikipedia

Bagno Capezzòlo a Castiglione della pescaia
i cani già dalle 7 lasciano le loro impronte

Il mare luccica ancora nonostante.
Dopo moltissimi anni ancora una brutta rete metallica impedirebbe il transito e la sosta, due cartelli avvertono gli incauti bagnanti del pericolo che corrono: caduta e crollo massi.
Innervosisce l'incuria e la mancanza di un qualunque tipo di intervento dopo tanto tempo, troppo.
Passo come molti altri nelle varie ore della lunga giornata marina.

Onde increspate fragilmente lambiscono l'arenile modificandolo ogni giorno, osservo il chiarore trasparente che lascia intravedere il fondo tremulo, poche banali conchiglie, qualche preziosa e brillante madreperla spiaggiata, molti brutti sassi frutto di maldestri interventi dell'uomo, qualche granchietto e svariate patelle attaccate accanitamente agli scogli quando una piccola razza mi accarezza i piedi, sembra un cartoccio mosso dai flutti, mi sorprendo, sfiorandomi ignora la mia presenza mentre lentamente segue il suo previsto tragitto.

Cala Cipolla: uccide e fa a pezzi una razza davanti a centinaia di ...
affascinante creatura che sorprende
Questa sorprendente razza di misura media pare addomesticata, sosta spesso a Capezzolo, lasciandosi ammirare e sfiorare nella piccola baia, nicchia preziosa e cristallina, dove ogni mattina dopo una passeggiata rigenerante mi bagno prima dell'arrivo dei nuovi barbari che chiassosamente invadono l'arenile con ogni genere di confort faticosamente costodito e portato dalle proprie dimore. Dall'immancabile pallone alle riserve ingenti di viveri passando per ombrellone colorato e sedute variabili sparpagliate per un ingombro privato il maggiore possibile, in barba alle esigenze dei macapitati dormiglioni che aimè per loro arrivano più tardi.

La razza si muove con grazia come in una danza lieve, ormai è avvistata da molti, sfuggita alla foga dei pochi pescatori accaniti, nuota tra la scogliera come fosse di casa, il suo regno è  confortato in questi giorni da qualche ondeggiante e trinata medusa dai bordi violacei.

La magia della natura, nonostante tutto ancora superba, ci coglie e ci sorprende fortemente impreparati mentre chi affannato e sudato cerca il suo paradiso tra un telo, un chiassoso panino alla mortadella ed una schiacciata unta che lascia la sua traccia cartacea sull'arenile unita a  qualche plastica in bottiglia e perché no a celestiali mascherine di troppo.

Raccolgo 4/5 mozziconi ignorati, due mascherine, una bottiglietta, qualche vetro puzzolente di birra, residui non graditi segno di volgare ingrata presenza  mentre qualcuno sbadiglia risvegliandosi oltre uno scomodo tendaggio abusivo tra le dune puntinate da isolati coraggiosi gigli bianchi e mestamente alle ore 9 torno verso casa.
File:Punta Capezzolo e Forte delle Rocchette da Castiglione della ...
Punta Capezzòlo con la villa inerpicata e Rocchette alle spalle con il profilo elbano
Finita la mia pausa marina, non posso agire diversamente, ma quel briciolo di magia rubato e colto nonostante tutto mi accompagna felicemente per l'intera giornata in questo presente liquido e preoccupante..
Il mare luccica ancora nonostante.

Un invito doveroso

Cari politici, locali o non, liberate la piccola insenatura, gioiello prezioso dalla fredda e rigida rete, utile soltanto per aspetti assicurativi visto che trasitano e sostano in molti, me compresa, portate a termine tra tante carte bollate intercorse la pratica che impone tale e tanto oltraggio a tanta gradita bellezza e imponete a chi spetta un recupero più sicuro della piccola area del litorale castiglionese...

giovedì 23 luglio 2020

Emanuela dove sei?


Emanuela Orlandi scomparsa | La storia del rapimento: 22 giugno 1983


Il 22 giugno dell'anno 1983 scompare misteriosamente in una situazione di ordinaria amministrazione, dopo la consueta lezione di musica, una bella e forte ragazza di 15 anni, bruna e vitale, figlia di un funzionario dello Stato Pontificio, cittadina  del Vaticano, Emanuela Orlandi

Scompaiono ragazzi che frequentano le scuole e non sembrano aver bisogno di tutela, l'istruzione, compiti, corsi di musica, ecco l'impegno quotidiano.

In quello stesso anno oltre 300 tra ragazze e ragazzi scompaiono, alcuni per pochi giorni o poche ore ma sicuramente dietro tutto questo si cela qualche cosa di orrendo e misterioso coperto da un crudele, criminale silenzio.
Chi sa dopo tanti anni deve parlare, " tratta delle bianche" o crimini loschi vaticani, la verità deve emergere per rendere giustizia a chi non sappiamo  se  ancora in vita o no...

venerdì 17 luglio 2020

SOS istruzione&educazione


                                                         scuola sempre meno inclusiva

Aimè, si versano lacrime di coccodrillo e si studiano soluzioni settembrine improponibili per la riapertura di scuole ed università. Distolti dalla vetustà degli edifici e spesso dalla inadeguatezza della didattica non si pensa ad un mondo nuovo riformulando l'universo scolastico  in modo creativo e illuminato immaginando per il prossimo autunno novità clamorose che potrebbero una volta tanto svecchiare quel bel mondo antico, no, si pensa a bazzeccole: turni, rotazioni rocambolesche, riduzioni drastiche in barba alla COESIONE DELLE CLASSI e alle relazioni presunte maturate in anni di frequenza. Imperativo segmentare come si trattasse di entità inanimate, drasticamente dividere per un distanziamento sociale utile e consapevole.
Ma la realtà estiva ci mostra situazioni grottesche di assembramenti giovanili e non solo, spiagge gremite e discoteche riaperte alla grande... in barba al distanziamento sociale tanto sbandierato, ognuno poi indossa le mascherine che crede, luccicanti, alla moda, eleganti ed in tono con gli abiti, fai da te ma forse prive dei requisiti idonei, allora?
Che dire, il divertimento val molto di più dell'istruzione e far girare l'economia un dovere di tutti in barba all'etica ed al rispetto dei diritti.

Ancora oggi ci si laurea a distanza e ci si diverte gomito a gomito, anacronistico veramente.

Demoralizzati e affranti da lungi a Voi le mani tendiamo cari politici, non distruggete quel poco che resta per il futuro dei nostri ragazzi, Azzolina sorrida meno e spenga quel rosso aggressivo sulle labbra carnose, la vorremmo meno brillante e più riflessiva, La supplichiamo, i consulenti, poveri Noi, non le mancano...

sabato 27 giugno 2020

Calda Estate


E
Brezza marina rinfresca l'aria rigenerando lo spirito

Estate

Un soffio ed è già estate
sulla pelle e nel volto felice
scapigliati i capelli e le idee
intrepide e innamorate del sole
avvolti in ogni pagliuzza dorata di riverbero
accarezzati dalle onde
Generosa di luce e di calore
ci accogli
materna nel tuo grembo
di energia vibrante
colorata di spruzzi vitali


A Sera


Infinite giornate luminose e vaghe
a sera

Mentre il sole rosso cala dietro l’Elba
Le nostalgie mi assalgono
Tra le gobbe dei monti incespicano

Frotte di pensieri si arrampicano veloci
Generando esplosioni di gioia
Tra mille compiaciuti sorrisi e rimpianti



Tema, descrivi l'estate: traccia svolta
lasciarsi  trasportare


 SENSAZIONE di ARTHUR RIMBAUD

 Le sere blu d’estate, andrò per i sentieri

graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
ne sentirò freschezza, assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri, tacendo nel profondo:
ma l’infinito amore l’anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano, lontano e vagabondo,
guardando la Natura, come un innamorato.

lunedì 22 giugno 2020

Firenze deserta

Coronavirus: Firenze libera tutti | SenzaFiltro
Covid fase 3, l'attesa della rinascita
I commercianti giustamente si lamentano, gli alberghi e i ristoranti ancora troppo vuoti, saracinesche abbassate e negozi languidamente sguarniti con sconti occhieggianti, la fase 3 si fa sentire, ci sarà RINASCITA, ne siamo certi, torneranno studenti e stranieri ad affollare le vie del quadrilatero ma per adesso lasciamo che i fiorentini ed i residenti nell'area metropolitana se la godano...

Insolito infatti passeggiare per le vie del Centro e intravedere qualche umano sperduto qua e là, insolito e sorprendente.
Piazza del Duomo con 5/6 umanoidi, un lusso insperato per godere delle bellezze della splendida città ma le persone sono purtroppo come pecore, se non c'é calca non si divertono, manca il gusto di farsi notare e di essere dove tutti si trovano, esserci, in poche parole uguale esistere.

Triste ma vero.

Chi potrà godere di questi momenti magici prima dell'arrivo in massa di turisti e vacanzieri pizzerecci e goderecci si faccia avanti, potrà apprezzare in tutta tranquillità e sicurezza le Cappelle Medicee, l'Accademia, l'Opificio delle pietre dure, il museo Dell'Istituto Degli Innocenti, il giardino delle rose e degli Iris, tante ammalianti bellezze a pagamento o gratuite, coraggio, non pensiamo soltanto a far girare L'ECONOMIA MA A FARCI GIRARE LA TESTA per il piacevole stordimento


mercoledì 3 giugno 2020

Gioia pura

Gioia pura, la si prova raramente, è un attimo, un veloce battito e svanisce, una scarica di adrenalina che ti fa vibrare, sussultare e sentirti viva/o provocando una rinascita insperata e inattesa.
Quando? Come? Puo ripetersi più volte? Domande complesse, intanto godiamone a pieno per poi capire e rielaborare.
Una sopresa improvvisa per gli occhi, una scoperta furtiva, una notizia inattesa, uno sguardo complice, il sole sulla pelle, una pagina emozionante, un incontro, una scoperta ed è fatta, lo stato muta ed il benessere ti inonda piacevolmente sviluppando insperate energie.
Come una nuvola che scopre il sole, come una manciata di petali profumati, come una dolce musica ed una cucchiaiata di gelato, così l'emozione ti prende, ti carica  e ti porta altrove.

La gioia  è effimera, impalpabile, delicata, si effonde facilmente, ma altrettanto facilmente può vanificarsi, fornisce una potenza incommensurabile.
La gioia è un’emozione di alta intensità che proviamo quando crediamo, con certezza, che uno scopo per noi molto importante sia stato realizzato.
 La gioia si prova dopo il raggiungimento di qualche cosa, la speranza prima o durante l'attesa quindi è il fattore TEMPO a determinare la diversità tra questi due stati d'animo.

La gioia è una emozione totalmente positiva ed  è il nome che diamo a quel turbamento che sperimentiamo quando un bisogno, un'aspettativa, un desiderio sono stati soddisfatti oppure un problema che ci affliggeva è stato risolto.
Immediatamente cambia il nostro stato, ci si sente elettrici, eccitati e soddisfatti.
Quanti sentimenti possiamo scomodare in nome di questa intensa trepidazione, per descriverli utilizziamo parole forti, sinonimi quali:
felicità
soddisfazione
contentezza
allegria
delizia
appagamento e piacere

La gioia intesa come emozione è lo stato che viviamo in conseguenza di una esperienza che risulta appagante. 

...
L'Inno alla Gioia è l'adattamento del quarto ed ultimo movimento della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven .
E’ una marcia di gioia, festante, scintillante di colori argentini, che accompagna l'uomo che percorre il cammino gioioso della vita ma è soprattutto un grandissimo messaggio di pace e di fratellanza; con tale composizione Beethoven volle formulare un aperto invito alla fratellanza universale e proprio per rendere tale messaggio il più chiaro possibile, egli decise di far cantare nel finale un testo del poeta tedesco a lui contemporaneo, Friedrich von Schiller: l'Inno alla Gioia.
L'ode è una lirica nella quale la gioia è intesa non come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato a cui l'uomo giunge quando si libera dal male, dall'odio e dalla cattiveria.

Proprio per questa esortazione alla fraterna amicizia, la melodia su cui viene intonato questo Inno alla Gioia è stata adottata come "Inno europeo" dal Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione europea dal 1986.
Come inno è volutamente rimasto privo di testo ed utilizza il linguaggio universale della musica, riuscendo ad esprimere gli ideali di libertà, pace e solidarietà perseguiti dall'Europa.

Beethoven la presentò per la prima volta e la diresse nel teatro della Porta di Carinzia a Vienna il 7 maggio 1824.
Si narra che in tale occasione il pubblico gli tributò una fervente ovazione, ma lui non manifestò di apprezzarla. Gli si avvicinò allora la cantante Carolina Unger che, consapevole della sua completa sordità lo invitò con un gesto a girarsi verso il pubblico. A quel punto Beethoven, resosi conto dell’esultanza dei presenti, constatò il suo trionfo e si commosse.

Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, ne ha realizzato, su richiesta del Consiglio d'Europa, tre versioni strumentali per piano solo, fiati e orchestra sinfonica.


Beethoven ha una grande fiducia nel progresso e nel miglioramento dell'umanità. Per lui c'è sempre qualcosa da raggiungere al di là del limite: gli ostacoli della vita sono necessari perché superandoli si diventa migliori, si deve andare avanti nonostante le difficoltà ed avere fiducia nel futuro.


Un monito essenziale, da oggi 3 giugno 2020 tutto sembra tornare alla quasi "normalità", una conquista non indifferente di questi tempi. Gioia pura.

lunedì 25 maggio 2020

Ti conosco mascherina


Storia del Grand Tour -Viaggio in Italia.1680 -1830 - YouTube
benvenga un riposo ristoratore ma se intravedi persone indossa la mascherina

In molti affetti dalla sindrome della Capanna, smarriti, resi incerti e diffidenti da lunga prigionia  ci guardiamo intorno e vorremmo  non vedere...

Dopo essere riusciti ad oscurare la scuola e a rasentare il comico ed il ridicolo con le affermazioni paradossali della ministra Azzolina, sabato 23 Maggio 2020 abbiamo vissuto la grande prova per ripartire con la vera e rischiosa Fase 2.
 Tornare a camminare e passeggiare animando fin troppo vie e piazze alla riscoperta di ciò che ci è mancato risulta un puro piacere nonostante l'oscurantismo dei tanti cari volti sconosciuti che si celano dietro le mascherine protettive di ogni foggia. Occhi che ti scrutano ricambiati, ti conosco?
 Forse si, ci conosciamo senza riconoscersi, ci diamo il gomito per un saluto da distanziamento sociale e via, niente capannelli, lunghe soste, o contatti occasionali.
Talvolta sfugge un sorriso ma non lo si può percepire, forse nello sguardo accattivante e benevolo si colgono pagliuzze dorate amicali e affettive, viene la voglia di stringersi ed abbracciarsi ma la rigorosa impossibilità ci riporta immediatamente ad un sostenuto contegno indotto da dettami governativi e gomito gomito sembra già intimità.
In tempi pandemici ci dicono, mutano rigorosamente i comportamenti socialmente utili, il bisogno di contatti reali si risolve in abbuffate di zuccheri compensativi che allargano non gli orizzonti ma le forme, devastandole. Qualche testa ben acconciata viene mostrata con superbo orgoglio dopo tanta sofferenza e la mascherina in tono con la maglietta ostentata ed esibita come il top dell'eleganza e della ricercatezza.
Poche piccole  veniali vanità consolatorie in un momento di crisi più profonda di quanto appare mentre il sole splende nuovamente nonostante il grigio si impossessi delle nostre belle città e dei nostri teatri in un profondo cupo baratro che sembra ancora lontano ma si già intravede all'orizzonte.
Da confinati la speranza era alta ed anche consolatoria, da liberi forse dimentichi di tante sofferenze ci diamo alla pazza gioia come se nulla fosse cambiato ma il distanziamento sociale resta fisico e psicologico, la crisi morde e l'estate in agguato segnerà il riconoscimento di chi, mano al portafoglio, potrà occupare tutto lo spazio che vorrà, alla faccia della tanto sbandierata solidarietà e umanità superficialmente ritrovata in tempi Covid.

Un consiglio? Utilizziamo intanto la nostra creativa fantasia, la letteratura, per partire alla avventura attraverso grandi viaggi privi di rischio ed economici, alla portata di chicchessia che possono però condurci lontano.
Buon Grand Tour a tutte/i come viaggio iniziatico per ritornare ad imparare a vivere nel rispetto di una saggia ed equilibrata distanza con il divieto di assolvere solo cosi al piacere del bello che ci sazia.
L'Italia favolosa e reale ci aspetta ricordandoci che, dopo tante letture con visioni da sogno e quindi preparati a dovere, una  partenza reale anche se distanziati è d'obbligo.

Immagine frase Partire è un po' morire-Dai rimedi della nonna
una grande verità

mercoledì 20 maggio 2020

La scuola, ultima cenerentola

Aule vuote alla scuola di Mezzani. Protesta per la sospensione ...
aule vuote troppo a lungo
La Scuola proprio bistrattata, l'ultimo dei pensieri, mi dispiace molto, in attività con pochi colleghi mi sono battuta nella pratica e diffusione di Modelli più autonomi in aula di cui oggi si parla come di nuove grandi scoperte.
Credo che bisognerebbe farsi sentire in qualche modo. 
Molto interessantre l'appello inoltrato qui riportato a firma di una decina di intellettuali.

 Intorno al 25 e 26 maggio un aggiornamento, il dibattito unico e inconcepibile con la proposta indecente: riaprire per l'ultimo giorno di scuola
Il Comitato tecnico scientifico dice no all'ultimo giorno in classe. Speranza promette: a settembre tutte le aule aperte
In che mani siamo, l'appello viene proprio da Firenze con il sindaco Nardella, " Studenti a scuola almeno per l'ultimo giorno: per i ragazzi è importante salutare compagni e insegnanti"

Per gli studenti sarebbe importante crescere in un ambiente sano e costruttivo non in un parco giochi maleorganizzato.

I privati, a loro spese, devono inventarsi nuovi modi di proseguire attività non vitali mentere la Scuola muore in un doloroso isolamento (con sistemi di forte disuguaglianza educativa o meglio istruttiva) poco consolatorio per tutti: alunne e alunni, docenti e familiari.

La scuola è socialità. Non si rimpiazza con monitor e tablet
L’appello di 16 intellettuali contro la prospettiva di un “modello in remoto”
Il filosofo Massimo Cacciari è tra i firmatari della lettera sul nuovo modello di scuola del
18 maggio 2020

Per quanto ancora frammentari e non univoci, i messaggi che ci raggiungono in questo esordio della fase 2 a proposito della scuola sono ben più che allarmanti.
La prospettiva che emerge è quella di una definitiva e irreversibile liquidazione della scuola nella sua configurazione tradizionale, sostituita da un’ulteriore generalizzazione e da una ancor più pervasiva estensione delle modalità telematiche di insegnamento. Non si tratterà soltanto di utilizzare le tecnologie da remoto per trasmettere i contenuti delle varie discipline, ma piuttosto di dar vita ad un nuovo modo di concepire la scuola, ben diverso da quello tradizionale.
Ebbene, si può certamente riconoscere – come da più parti nel corso degli ultimi anni si è sostenuto in maniera argomentata – che la scuola italiana avrebbe bisogno di interventi mirati, collocati su piani diversi, tali da investire gli stessi modelli della formazione e lo statuto epistemologico delle varie discipline. Ma altro è porre all’ordine del giorno un complessivo e articolato processo di riforma, frutto di una preventiva e meditata elaborazione teorica, tutt’altra cosa è appiattire il complesso processo dell’educazione sulla dimensione riduttiva dell’istruzione
Basterebbe mettere il naso oltre le Alpi per avvedersi che quasi tutti i Paesi europei, in prima fila i nostri competitors sul piano economico, hanno già riaperto (o stanno riaprendo) le scuole, pur permanendo condizioni sanitarie analoghe a quella italiana.


 Tutto da vedere in questo periodo così critico di emergenza, ma mentre la Francia con il ministrio dell'Istruzione Blanquer decide di richiudere le scuole da Noi sembra che un assordante silenzio abbia posto fine ad ogni possibile, necessario, indispensabile dibattito.




Classi pollaio, diciamo 'sì' alle telecamere! | ScuolaInforma
Il problema delle classi pollaio era stato sollevato da tempo, ben prima dell'avvento del Covid 19