venerdì 29 gennaio 2016

I ragazzi, la parte migliore di noi

Incontro al liceo Giotto Ulivi
con Emanuela Periccioli, delegata Pari Opportunità del Comune di Borgo San Lorenzo
TEMA DI OGGI 28 gennaio 2016 ore 11,00- 12,00

 Stereotipi di genere, linguaggio sessista e violenza sulle donne
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Scaletta materiali da proporre
Partiamo da noi e dal linguaggio:
·         Stereotipi di genere PPT
·         Lettera Gramellini, vicedirettore del quotidiano La Stampa, da far leggere ai ragazzi
·         Programma 25 novembre con invito alla prossima giornata
·         Legge 15 ottobre 2013 n°119-  In allegato breve storia delle donne
·         Intervento dott.ssa   Veronica Vargiu, assistente sociale e  criminologa
·         Esperienza e informazioni sull’operato dell’Associazione Artemisia
con Maria Stella Dallai, infermiera professionale e volontaria Artemisia

 Suggerisco la lettura della legge 15 ottobre 2013 n°119 ( dal decreto 14 agosto 
                                               2013 n°93, convertito appunto in legge)
Presentato a novembre il Settimo Rapporto sulla violenza di Genere in Toscana
Il Rapporto nasce nel 2009 come strumento attraverso cui l’Osservatorio Sociale Regionale assolve al suo compito istituzionale di monitorare il fenomeno in Toscana ( il Codice Rosa) ( i centri antiviolenza)


del 2005- 2006 la Carta europea per l'uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, in collaborazione con numerosi partners e con il sostegno della Commissione europea.
 Iniziative per l’ applicazione dell’ Articolo 6 - Neutralizzare gli stereotipi
1.Il firmatario s’impegna a neutralizzare e a prevenire, per quanto possibile, pregiudizi, azioni, utilizzo di espressioni verbali e di immagini basate sull’idea della superiorità o dell’inferiorità dell’uno o dell’altro sesso, e/o il perpetuarsi di ruoli femminili e maschili stereotipati.
2. A tal fine, il firmatario dovrà accertarsi che la comunicazione, sia interna all’ente che verso il pubblico, sia conforme all’impegno assunto, promovendo immagini sessuate positive o esempi ugualmente positivi.
 3. Il firmatario aiuterà i collaboratori e le collaboratrici, attraverso la formazione o con altri mezzi, ad identificare e ad eliminare le attitudini e i comportamenti stereotipati, adottando codici di comportamento al riguardo.
4. Il firmatario realizzerà attività e campagne di comunicazione volte a favorire la presa di coscienza sul ruolo controproducente degli stereotipi di genere nei confronti della realizzazione della parità tra donne e uomini.
      STEREOTIPI E PREGIUDIZI rispetto a chi e a che cosa?
          STEREOTIPO  :  pre concetto che attribuisce  caratteri e comportamenti  a un individuo o a un gruppo sociale                                                                                                                                                                                           
          PREGIUDIZIO:   opinione preconcetta, concepita non per conoscenza diretta di un fatto ma in base a voci e a opinioni di senso comune ,non verificate.

          IDENTITA’ -  L’identità nasce e si struttura a partire dalla propria identità biologica.
          Si consolida tramite la rete di relazioni intersoggettive che si istituiscono sin dalla nascita all’interno dello specifico contesto di vita  e di cultura.

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la drammatica realtà difficile da digerire
Ma oggi vogliamo insieme anche  parlare di oggettivazione sessuale (riagganciandoci al testo di Chiara Volpato Deumanizzazione. Come si legittima la violenza), che colpisce donne e in misura/forma differente anche gli uomini. L’iper-sessualizzazione delle donne e degli uomini attraverso le immagini che vengono diffuse dai media, è un fenomeno che influenza entrambi i sessi, laddove troviamo un uomo rappresentato sempre più come ammasso muscolare, in cui la forza fisica prevale sulle emozioni e la dominanza sessuale viene accentuata.
L’ossessione per una forma conformata di uomo e donna viene instillata dai media. L’oggetto donna è dipinto con tratti stereotipati, giovane sottile, levigata, come se non ci fosse il passare del tempo, come se la donna fosse rappresentabile solo nella sua giovinezza/bellezza esclusiva di poche e quindi non rappresentativa, o in qualcosa che le assomiglia a tutti i costi. Mi viene in mente quanto sottolineava Lorella Zanardo( da vedere Il corpo delle donne) in un suo intervento di educazione ai media tra i ragazzi e le ragazze del centro di aggregazione giovanile: le donne anziane (anche secondo l’indagine Donne e Media del Censis 2012 ) rappresentano solo il 4,8% del mondo femminile in tv. Questa mancata rappresentazione comporta una sorta di “non esistenza” di tutto quanto non è conforme a certi canoni. Tutto questo causa un forte senso di inadeguatezza nelle donne. Questa ossessione di una rappresentazione parziale e appiattita dell’universo femminile non riguarda solo le donne comuni, questa “eterna giovinezza” diventa un canone a cui adeguarsi dappertutto.
Occorre agire su più fronti perché la SCUOLA diventi promotrice di Parità
          Sollecitare la consapevolezza degli/delle insegnanti  (elaborazione critica della cultura trasmessa e   modalità di interazione  con gli alunni dei due sessi.
          Contrastare gli stereotipi sessisti
      (effetto condizionante nell’indirizzare i percorsi formativi dei ragazzi e delle ragazze verso scelte  
      tradizionali)
          Rivedere i programmi scolastici, i libri di testo, le materie di insegnamento  allargandole e includendo un’ottica di genere;


E voi cosa ne pensate?
Brainstorming con alunno che annota interventi

  I ragazzi interessati e coinvolti, attenti ed estremamente corretti ma  come sempre accade a scuola irrigiditi e insospettiti da paura di critiche e giudizi, timori valutativi ed insicurezze...
Forza ragazzi, uscite dal guscio che vi trattiene, la scuola è a vostro servizio, non voi al suo, la vita vi aspetta chiedendoVI di esprimerVI 

Incontro Super organizzato  anche con gli studenti di prima coadiuvati dai più grandi! La scuola che vorrei ed avrei voluto per i miei figli, i miei nipoti e tutti i ragazzi è così: inclusiva, aperta, concreta, non troppo strutturata, flessibile, innovativa, motivante, lungimirante, capovolta... Continuate voi, aiutatemi ad aggiungere aggettivazioni adeguate...
Ai docenti incredibilmente aperti e disponibili, vorrei dire: "Conosco le fatiche per aprire le aule ed allontanarsi da quanto reiterato negli anni per inventarsi un modo nuovo di comunicare,  suscitare entusiasmo, stabilire relazioni efficaci e indurre a curiosità, ma  le  risposte ripagano,  competenze durature e  apertura mentale, spirito critico e desiderio di capire e conoscere ben oltre le finestre aperte sapientemente da docenti motivati e illuminati"
GRAZIE!
Che dire poi di una televisione bigotta, e si parla di Rai3,  che posticipa la trasmissione Presa Diretta condotta da Riccardo Iacona ( che dichiara il suo disappunto pubblicamente) per evitare di contaminare con argomenti tabù la fascia serale avanzata?
Educazione sentimentale e affettività, bullismo e sessualità, cosa è che crea scandalo per ragazzi costretti a subire quotidianamente atti di bullismo anche pesanti, immagini terrificanti, nudi esibiti senza necessità, strumentalizzazione dei corpi, pubblicità indecenti ricolme di pregiudizi e linguaggio sessista ad oltranza? Che strano pianeta quello in cui viviamo, la vita indecente si esibisce a piene mani senza pudore ma ciò che previene ed educa lo si cela...hai detto mai che si provochi una sana crescita di cittadinanza!

mercoledì 13 gennaio 2016

Hic et nunc

Persa la bozza non salvata, mali di oggi per frettolose e caotiche autentiche
procederemo a chiarirci nuovamente intorno ai concetti espressi e volatilizzati....

iniziava così: svago dopo le feste? Incredibile da credere, difficile da sostenere, eppure le Festività natalizie implicano un alto livello di tensioni, stress ed anxiety che, detti in inglese suonano snob ma in italiano molto meno, debilitanti, frustranti, angoscianti.
Ecco nel mio dire disperso e farneticante ho sottolineato il bisogno di evasione da questo lungo periodo tra cure parentali e famiglia, tra abbuffate di cibo ottundente, sbalzi umorali, cordialità ed  ipocrite finzioni, sommersi ed annientati da un torbido inutile sfarzo, da sfavillanti luci in tempo di crisi e dall'urgente bisogno di incontrarsi, dare e ricevere spesso senza scambiarsi nulla di significativo
Un rituale che si ripete irrimediabilmente uguale da cui purificarsi con qualche cosa di salvifico.


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lo stupore e l'incanto




Ecco, un viaggio, ideale o realistico, metaforico o concretamente fornito di modesti bagagli
La mia catarsi di poca durata, semplice e banale non si è potuta chiamare Burkina come avrei desiderato,  ha avuto un nome vicino ma ridondante  Barcellona, preparativi gradevoli, suggestive immagine tra vento e mare, terra e bellezza, polizia e turismo.


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Barceloneta e Barrios



Hic et nunc, quindi si procede dimenticando

Un tuffo in quel ventoso porto di Barcellona è servito, vita frenetica ma calma, mediterranea ipocrisia di uno stile improntato sul fare senza tempo, tra aspetti tradizionali autentici e viali inondati da paccottiglia inguardabile e ripetitiva ad ogni passo in  un mediterraneo sapere di vita frenetica ma tranquilla, nella Ciutat Vella e Barri Gotic, nei Barrios,  nel cuore della Barceloneta alla scoperta di angoli spesso nascosti,dal sapore antico in angoli ventosi e freschi, poveri ma pulsanti, semplici e degradati, apparentemente ovattati da realistica realtà che si presenta spesso a capo coperto e vesti scure, attraverso grida di bimbi con occhi pece e capelli corvini, scorci che pullulano di vita reale, insomma, ben lontani dal turismo di massa.