mercoledì 31 dicembre 2014

L'Anno che verrà

Siamo in procinto di lasciare il vecchio anno con i soliti festeggiamenti forzati e scoppiettanti per molti, non per tutti, domani è un altro giorno si sa, la speranza è l'ultima a morire, senza non si può vivere  

Brindiamo 
Brindiamo

 a chi vive rifugiato
 a chi nel dolore soffre
 a chi muore ammalato
 a chi non trova lavoro
 a chi ancora combatte 
 a chi naufrago è solo
Brindiamo

 a chi non arriva a fine mese
 a chi chiude le imprese
 a chi spende e spande
 a chi non si sente grande
 a tutti quelli che sono sfortunati
 a chi sostiene gli ammalati
 ai camorristi no, non voglio brindare
 i delinquenti tutti voglio dimenticare,
 chi ha annientato il nostro paese 
 chi ha intascato a più riprese
 chi ha distrutto la dignità 
non merita un brindisi 
 non serve pietà

Benvenuta brava gente
 a tutti un brindisi amaramente 
 sempre convinti che  fare bene 
forse non basta ma sempre conviene
 solleva l'animo
 infonde coraggio
 si resta poveri ma senza oltraggio
 serve dolcezza
 urge bontà
 volersi bene non per metà
Brindiamo

 stringiamo insieme  in un abbraccio tutti i piccini 
per fare coraggio
fioriscano  dolci  nei loro camini
certezze e calore
carezze e onestà
brillante futuro
e grande umiltà

 un brindisi quindi per ripartire
 volare più in alto per non morire

coccole!

mercoledì 17 dicembre 2014

L'Odio e la Pace

Pakistan non Rosso Natale ma Rosso Sangue

 un nuovo orrore negli occhi e nell'anima che non predispone ai lieti giorni e agli eleganti impegni di questo periodo, ma già nell'effimero momento, nell'attuale fagocitante mordi e fuggi le notizie ci assalgono opprimendoci fino al tormento per  scomparire con leggerezza lasciando spazio al nuovo incalzante.
Aprire un quotidiano devasta la mente: in ugual misura assassini atroci, truffe truculente, affari malavitosi, omicidi efferati, dolci ghiotti, allettanti offerte e serate danzanti, visite, feste e atmosfere ovattate. Un sussulto di emozioni esplosive e contrastanti che devastano, turbano ogni buon pensante
Ma ci sono dei limiti al male assoluto? Ci sono dei limiti alla crudeltà? ci sono dei limiti di età per morire di motte violenta? La risposta è No
Ecco dunque che parliamo dell'ennesimo insostenibile abominevole crimine
148 vittime nell'attacco alla scuola di Peshawar in Pakistan, non basta un minuto di silenzio, non è sufficiente una solenne commemorazione per rendere omaggio a quei volti scarni e sorridenti a quegli occhi neri, grandi, che ti osservano attoniti inquietandoti, niente è sufficiente.
Non trovo parole per continuare...

Penso
Quanto nulla nel nostro tutto
Quanti occhi neri e morbidi come soffici gattini rannicchiati
quante paure vigilate vigliaccamente tradite
quante bocche aperte spirate in un sorriso amaro
quanti denti digrignano dolore
quanti sogni traditi, infranti nel vuoto del nulla malvagio
quanta amara ottundente violenza in quelle feroci sobbalzanti schioppettate
quanto nulla nel nostro tutto
quanta compassione amorevole e materna
quanta sacralità in quelle vesti macchiate di sangue
quanto desiderio tradito
quanta affezione stravolta negoziata dal male supremo
non parole, non grida, non più violente aggressioni
solo sussurri e lacrimevoli parole, solo velate carezze e forti tenerezze
solo, 
ciò che resta è solo il desiderio di annientare il pensiero per sprofondare lentamente nel nulla
vuoto odio, accucciata striminzita, ingrigita e dolente 
soffro, 
con me l'umanità tutta incredula e dolente
 sospira.
I bambini che sorridono
L'uomo si fa bestia, la bestia nega l' uomo
Un'altra vita deve essere possibile


giovedì 11 dicembre 2014

NESSUNO escluso, diritto alla pace


Per un mondo sostenibile DIRITTO ALLA PACE, questo il titolo del XVIII MEETING sui diritti umani del 10 dicembre 2014


 INCREDIBILE MA VERO: 10000 ragazzi insieme per parlare di diritti, di pace, di disuguaglianze, di accesso al cibo e ai bisogni primari, di sostenibilità in ogni settore.
Urge, dichiara  Enrico Rossi nella prefazione al volume donato a tutte le scuole che hanno partecipato al Meeting, rimettere al centro I DIRITTI UMANI incrementando la lotta alla disuguaglianza, alla povertà come strumento di emancipazione democratica e di risoluzione delle attuali situazioni conflittuali . " Il tema della sostenibilità deve essere esaminato anche da un punto di vista ambientale ed alimentare...sono infatti aspetti estremamente interconnessi e collegati alle condizioni di vita di ciascuno di noi. L'articolo 25 della Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo recita infatti..."
Articolo 25

1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; e ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale

E’ un Articolo che riassume  tutti gli altri nell'indice della dignità integrale della persona, nel rispetto di chi ha più bisogno, senza retorica ma solo essenziale etica; l' Articolo 25 è la norma internazionale che si prende cura delle necessità vitali delle persone. Come tale, essa non soltanto è credibile, ma spendibile nel senso che ci invita a renderla operativa nella sua completezza, nell'ottica del superamento attento e complesso della soglia di povertà. L’Articolo parla infatti di un tenore di vita che produca e alimenti il benessere integrale della persona e della sua famiglia, cioè dell’essere umano fatto non solo di corporalità ma  di spirito e di materia.

Firmata a Parigi il 10 Dicembre del 1948 la Dichiarazione voluta dalla Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamava per la prima volta nella storia i diritti che riguardavano tutte le persone abitanti di questo mondo, tutte, senza nessuna distinzione.
Ogni essere umano in quanto tale poteva godere di diritti, insomma, il diritto di avere diritto acquisito semplicemente con la nascita seppur in ogni remoto angolo della terra.
Per la prima volta si scriveva che esistono diritti inalienabili di cui ogni essere umano deve godere per la semplice ragione di esistere.
Eppure questa generosa e lungimirante Carta è ancora molto disattesa e in genere poco letta, il mondo della scuola ha l'obbligo di diffonderla sensibilizzando docenti e discenti,  renderla conosciuta a tutti e motivare alla  realizzazione dei suoi fini.
Uno dei tanti gruppi di alunni in ... AZIONE
Il Meeting attua questo scopo con grande merito, personalmente presente alle 18 edizioni  ho registrato un impegno sempre maggiore da parte degli organizzatori per motivare i partecipanti con una  giusta mediazione tra impegno cognitivo e coinvolgimento emotivo, per evitare gli sprechi dei primi anni per catturare l'attenzione, in alcuni momenti denunciata da  un silenzio assordante, dei ragazzi presenti in numeri così imponenti.
Nota dolente, le scuole fiorentine appaiono indifferenti ai percorsi proposti sia alla giornata di  formazione dei docenti, precedente all'incontro, sia alla partecipazione stessa; sorge una domanda spontanea che in città siano tutti già tanto evoluti? La risposta purtroppo è un' altra, vale più, in molte scuole urbane dove x  respirare cultura basterebbe oltrepassare il portone, un capitolo di uno dei tanti manuali tanto costosi quanto pesanti   ( in ogni senso) di una scomoda e faticosa partecipazione vissuta.
Dalla provincia e dalle altre province giungono ogni anno a frotte alunni grandi e medi nonostante il disagio del trasporto e relativi orari non proprio da campanella.
Quanti dubbi storici intorno all'annoso problema meglio vivere le cose o ascoltarle, fare o subire, comprendere in prima persona attraverso il valore dell'esperienza o  ascoltare passivamente l'esperienza di altri? La scuola nella maggior parte dei casi ha già risposto, ma esistono le eccezioni ed ecco che docenti faticosamente illuminati, alunni disciplinati e curiosi invadono in una tradizione che si rinnova ogni anno il Nelson Mandela Forum muniti di striscioni, di magliette appositamente dipinte, proponendo performance,video, flashmob e slogan ideati per l' appuntamento prezioso lontani anni luce da contestazione e ribellione proprio perché non subiscono in una condizione carceraria ( scusandomi x l'indegno accostamento) ma VIVONO e respirano ARIA NUOVA

UN mondo diverso è possibile, basta crederci e invitare i giovani alla speranza
UNA scuola diversa è possibile, basta crederci e invitare i giovani alla speranza

Una bella esperienza: 10000 ragazzi/e interessati/e ed autonomi/e in un ampio spazio

venerdì 5 dicembre 2014

Intorno al Natale tra consumismo e religiosità

Una delle tante belle immagini ricorrenti
Buone Feste, anzi, BUON NATALE!
Si parla del  25 dicembre, a scuola simbolo di vacanze e di consumo, di doni richiesti e forse ricevuti di libertà conquistata  per ben 15 giorni, non pochi
Ma partiamo dall'inizio
Il Natale viene celebrato il 25 dicembre da molte delle chiese cristiane, comprese la chiesa cattolica, quella protestante e alcune chiese ortodosse.

 Le chiese ortodosse russa, serba e di Gerusalemme invece celebrano il 7 gennaio perché non accettano la riforma gregoriana del calendario, promulgata da papa Gregorio XIII nel 1582, e continuano a seguire il vecchio calendario giuliano, il cui 25 dicembre corrisponde al nostro 7 gennaio. 
La chiesa armena valorizza l'Epifania,  celebrando contemporaneamente il Natale il 6 gennaio con l'arrivo dei MAGI. 
La chiesa armena di Gerusalemme pero' utilizza il calendario giuliano, e la festività cade il 19 gennaio. 
I paesi che celebrano il Natale il 25 dicembre riconoscono il giorno precedente come giorno di Vigilia. 
In Olanda, in Germania, in Scandinavia ed in Polonia il giorno di Natale ed i giorni successivi sono chiamati Primo e Secondo giorno di Natale. In Gran Bretagna, Canada e Australia, il 26 dicembre viene chiamato Boxing day, mentre in Italia, Irlanda e Romania viene chiamato giorno di Santo Stefano.  Cosa rappresenta la festa del Natale? La celebrazione della nascita di Gesù che nacque secondo  i Vangeli da Maria a Betlemme, dove lei e  Giuseppe si erano recati per partecipare al censimento della popolazione organizzato dai romani.
Il 25 dicembre, nell'antica Roma, si festeggiava la festa del dio Mitra, Dio del Sole, che godeva di molta importanza anche nei territori colonizzati. La festa del sole era la più importante e sentita da tutte le popolazioni che risiedevano nei confini dell'impero romano le quali celebravano idealmente la nascita del sole in concomitanza con il solstizio d'inverno.
 Molte popolazioni usavano celebrare la nascita del sole con riti collettivi e feste familiari, quasi sempre nei giorni prossimi al solstizio  d'inverno. 
La festività era talmente diffusa ed "unificante" che l'imperatore Aureliano nell'anno 273  estese a  tutto l'impero decretandone la denominazione ufficiale di "Natalis Solis Invicti" e fissandone la data nell'ottavo giorno prima di capodanno 
Chi vuole approfondire trova interessanti notizie nella Rete come personalmente ho fatto, ma...per tornare ad oggi la festa appare pagana o religiosa? A VOI la risposta 
La festa commerciale, infarcita di un consumismo bieco che appare ineludibile per non essere fuori dal banchetto sicuramente prende il sopravvento, ci cattura prima attraverso subdoli messaggi e via via ci porta per mano, amorevole, fino alla disperazione del NON NE POSSO più, fino a che qualche illuminato non prende coscienza del drammatico irreversibile percorso ed allora?
Si insinua un dubbio atroce, si poteva essere diversi? Agire in modo difforme dalla massa? Attivare senso critico fino a mostrare spiccata contraria personalità?
ESSERE DIVERSI O ESSERE SIMILI SEPPUR NELLA diversità
ESSERE OPPURE APPARIRE? 
Prendendo atto che il crescente divario tra ricchi e poveri aggrava disuguaglianze secolari di genere casta e religione, che in società economicamente disuguali meno donne accedono all'istruzione ed ambiscono a ruoli di " potere", meno bambine/i ottengono risposte ai loro bisogni di ogni genere serve per i dati consultare il 5° Atlante dell'infanzia (a rischio) in Italia , non resta che riflettere su dati e tabelle, infatti:
SEMBRIAMO RICCHI ma le percentuali ci comunicano tristemente che siamo poveri   
SEMBRIAMO CIVILI ma le statistiche e le cronache ribadiscono gradi di inciviltà allarmanti
SEMBRIAMO FELICI e ancora i dati di suicidi, dipendenze ed altro ritraggono un paese, un mondo tristemente infelice
Chi vuol continuare...                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Cibo e festività
Unica costante, non purtroppo per tutti, che ci unisce durante queste festività è l'aspetto conviviale legato al consumo di  cibi ed usanze locali e di famiglia; non esistono piatti tipici nazionali ma ogni regione propone pietanze ghiotte ed ogni famiglia le adatta nella tradizione intima e affettiva del rito della propria tavola.
Il binomio Cibo/Natale appare dunque sempre vincente, nei diversi culti si sottolinea l'importanza del consumo o del divieto di consumo di alcuni alimenti ribadendo così una certa sacralità del cibo infatti il rapporto con l'alimentazione appare come qualche cosa di  fortemente spirituale, si nutre il corpo per compiacere l'anima o non si nutre per mortificarla, per approfondire il concetto filosofico di anima, ragione, spirito rimandiamo saggiamente ad un altro momento.
Ma in questa società profondamente disuguale potremmo provare a dare un senso alle festività incalzanti attraverso la ricerca di felicità nelle piccole dimenticate cose, nei piaceri delicati e casalinghi di gusti buoni e ricorsivi riti tradizionali, nei gesti di prossimità, nel valore della sobrietà non intesa come mortificazione ma come sano stile di vita rispettoso di sé e degli altri.
Bella la scritta che campeggia sull'ingresso della sede della Misericordia
SIATE EGOISTI A NATALE GENEROSI TUTTO L?ANNO

Una ricetta 

 BENESSERE

Prendere pazienza in quantità uguale al sorriso, 
impastare sapientemente con il fluire non con l'incalzare del tempo,
ripescare quelle sopite parole di affabile dolcezza,
rintuzzare sprofondando quel flebile rancore misto a rabbia che socchiude il tuo sguardo,
spendersi per qualcuno, non importa chi e come,
incrociare l'altrui volto costruendo coriandoli acquarellati,
dimenticare che l'esistenza è dolore trovando nell'altro quel conforto
spesso non  cercato o trichiesto 
che ci rende umani in un'altalena di equilibri 
di dimensioni e sensazioni variabili
volte e sconvolte nella frenetica  ricerca della tanto sbandierata 
felicità