domenica 28 gennaio 2018

Giornata della memoria tutto l'anno ... per non dimenticare

Oggi criminalità e violenza, ieri il male assoluto


Ogni 27 gennaio apriamo bene le orecchie, spalanchiamo i nostri occhi e sollecitiamo i nostri giovani ad un ascolto che sia memoria e cittadinanza attiva, perché non si deve dimenticare, non si può capire ma abbiamo l'obblogo di riconoscere e far conoscere il valore del male ieri ed oggi 

 il 27 gennaio  2018 
Oggi è Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto. 

Con questo termine si indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati, noi per primi,  nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le persone ritenute appartenenti a categorie riconosciute dal regime bazista e fascista ( leggi raziali) "indesiderabili", che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, tra cui 5-6 milioni di ebrei, di entrambi i sessi e di tutte le età.

Le leggi razziali compiono 80 anni e qualche recrudescenza tra ignoranza e rozzezza si intravede di nuovo,  I discorsi di Mussolini recuperabili, i fatti tangibili, non c'è giustificazione ideologica che tenga, i crimini restano crimini

"Tutto davanti a questi occhi" di Walter Veltroni,  testimonianza struggente di Sami 
Modiano, uno dei pochi ragazzi sopravvissuti a Birkenau
Il toccante docufilm della surata di  45 minuti, si apre con  una veduta aerea del lager, immagine sottolineata dallo struggente  brano “Auschwitz” di Francesco Guccini, suonato al piano da Danilo Rea
 Veltroni, non appare, la sua voce fuori campo  formula  poche domande misurate e discrete,  la potenza delle parole e del volto di Modiano fa il resto

... Dopo un viaggio da incubo Sami arriva con la sorella e il padre a Birkenau nell’agosto del 1944. Donne e uomini vengono separati, ma Sami riesce a ritrovare Lucia, che dopo la morte della madre di un anno prima, a Rodi, gli aveva fatto da mamma. 
I loro brevi incontri serali, da lontano, sono interrotti dalla morte della ragazza. 
Un lutto da cui non si riprende il padre, che decide di consegnarsi in infermeria, verso morte certa. 
Proprio le ultime parole del genitore al figlio :“Tu sei forte Sami, tu devi farcela”, sono l’ancora a cui il quattordicenne si aggrappa per resistere.
Da proporre ai nostri studenti, da vedere ed ascoltare più volte
www.ilpost.it/2018/01/27/sami-modiano-tutto-davanti-a-questi-occhi/
Per i nostri Studenti e per le nostre studentesse un consiglio: consultate  quando ne avrete interesse il centro di studi di Torino Primo levi

primo levi
oggi 29 Gennaio, un nuovo appuntamento

Cinema Odeon Firenze presenta il film VITA ACTIVA: THE SPIRIT OF HANNAH ARENDT. La filosofa ebrea tedesca Hannah Arendt, sollevò  un  acceso dibattito  negli anni ’60 coniando il concetto di “banalità del male”. Dopo aver assistito al processo al nazista Adolf Eichmann, svoltosi a Gerusalemme, la Arendt osò scrivere dell’Olocausto con parole che non si erano mai sentite prima. Scappata dagli orrori della Germania nazista, la filosofa ebreo-tedesca Hannah Arendt, allieva di Martin Heidegger,  nel 1940 trova rifugio insieme al marito e alla madre negli Stati Uniti, grazie all’aiuto del giornalista americano Varian Fry. Qui, dopo aver lavorato come tutor universitario ed essere divenuta attivista della comunità ebraica di New York, comincia a collaborare con alcune testate giornalistiche. Il film offre un ritratto intimo e straordinariamente documentato della vita privata e intellettuale della Arendt, attraverso i luoghi dove ha vissuto, lavorato, amato e sofferto, mentre scriveva delle ferite ancora aperte del suo tempo. Come dimostra l’interesse costante nei confronti della sua figura e delle sue opere, le sue analisi sulla natura del male, i totalitarismi e le ideologie restano più attuali che mai.
The German-Jewish philosopher Hannah Arendt caused an uproar in the 1960s by coining the subversive concept of the “Banality of Evil” when referring to the trial of Adolph Eichmann, which she covered for the New Yorker magazine. Her private life was no less controversial thanks to her early love affair with the renowned German philosopher and Nazi supporter Martin Heidegger. This thought provoking and spirited documentary, with its abundance of archival materials, offers an intimate portrait of the whole of Arendt’s life, traveling to places where she lived, worked, loved, and was betrayed, as she wrote about the open wounds of modern times.
VITA ACTIVA: THE SPIRIT OF HANNAH ARENDT (Israele, Canada, 125′) – Un film di Ada Ushpiz
Versione originale (inglese, tedesco, ebraico) con sottotitoli in italiano | Original version (English, Deutsch, Jewish) with Italian subititles
Lunedì 29 Gennaio ore 21
Cinema Odeon Firenze

- Anniek Cojean dice che un preside di liceo americano aveva l’abitudine di scrivere, ad ogni inizio di anno scolastico, una lettera ai suoi insegnanti


«Caro professore,
sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti; bambini uccisi con  veleno da medici ben formati; lattanti uccisi da infermiere provette; donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiore e università. Diffido – quindi – dall’educazione. La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti. 
La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani».

(Fonte: Anniek Cojean, Les mémoires de la Shoah, in Le Monde del 29 aprile 1995).



Dopo La giornata della memoria qualche parola di speranza

Cittadinanza attiva: una sfida da lontano a due passi dal voto


OGGI, Domenica 28 Gennaio ore 18.30 all'Odeon di Firenze

 Lectio Magistralis "La Democrazia della Terra"


Importante ascoltare in molti e diffondere il messaggio,
spargere semi di speranza contro le disuguaglianze e lo strapotere delle multinazionali, contro le ingiustizie sociali ed una politica cieca che stordisce di parole ma non agisce diritti, aprire ai giovani perché sappiuano che un altro mondo "sarebbe" possibile

Risultati immagini per vandana shiva

La Lectio Magistralis di VANDANA SHIVA: 
 «Siamo tutti membri della comunità terrestre. Abbiamo tutti il dovere di difendere i diritti e il benessere di tutte le specie e di tutti i popoli. Gli esseri umani non hanno il diritto di abusare dello spazio ecologico di altre specie e di altri popoli, o di trattarli con crudeltà e violenza»
Una delle sfide che fronteggia l’umanità consiste nella necessità che i cittadini si sentano autorizzati a cambiare il sistema politico dominante e il modello economico basato sullo sfruttamento che minaccia il nostro futuro e la sopravvivenza del pianeta. 
Sotto l'influenza delle multinazionali, i governi agiscono sempre più spesso per conto di esse, portando all'estinzione della democrazia “del popolo, dal popolo, per il popolo”. Il potere politico sta riflettendo l’1% della piramide economica, schiacciando il 99% e con loro la Terra e le sue specie. 
Lo Stato si sta trasformando in un'entità aziendale, lasciando i popoli del mondo e del pianeta a subire le conseguenze del cambiamento climatico, senza nessuna sanzione per le imprese che ci hanno portato alla crisi. La nostra sfida è capire come spostare il sistema politico lontano dal modello economico dominante, non sostenibile e basato sullo sfruttamento. Nei Paesi del Sud, questa trasformazione si è attuata sotto l'egida di termini come “aggiustamento strutturale” e “liberalizzazione del commercio”, mentre in Europa va sotto il nome di “austerità”. 
Si tratta di una modalità di estrazione di potere dal popolo, lasciando le persone sempre più impotenti, incapaci di proteggere la loro terra, la loro vita, e di garantirsi i mezzi di sussistenza. 
Si tratta di un sistema che crea insicurezza economica e fa della “paura dell'altro” il mezzo per garantirsi successi 

per saperne di più :
www.enciclopediadelledonne.it/biografie/vandana-shiva/


Non ha tradito le aspettative la Grande lottatrice ecodemocratica, folto pubblico, applausi convinti e prolungati  ma quante sfide improbabili, il cammino di pochi non sufficiente, servono governi illuminati e illuminanti, utopia a un mese dalle elezioni? 
Votare con cuore e cervello per un futuro più equo
Chi Nutrirà Il Mondo?
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martedì 9 gennaio 2018

Il dolore



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                                           Si sta come
                                           d'autunno
                                           sugli alberi
                                           le foglie

Intorno al dolore non c'è storia da raccontare, il dolore ti prende e ti porta via, in un deserto dove non puoi nutrirti di altro se non della sofferenza, in un patos che soffoca ed opprime distruggendo

Vorremmo che Il DOLORE non esistesse, vorremmo poterlo cancellare con la sofferenza nostra e quella delle persone a cui si vuole bene, impresa dura e difficile, dobbiamo ammettere che nella bilancia della sopravvivenza solo riuscire a trovare un equilibrio permette di sostenere la pesantezza del dolore

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Eliminare il dolore dalla vita sarebbe auspicabile ma non appare possibile perché la vita è un continuo mutamento, è fluidità e si modifica ad ogni istante.

Consapevoli di questo cerchiamo Compensazioni continue finché in un modo o nell’altro siamo di nuovo raggiunti e affossati da uno stato doloroso fisico o psichico da cui solamente con enormi difficoltà proviamo a discostarci  uscendone spesso perdenti, sconfitti, delusi, affranti.

E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite

lupo di mare

leggendo Ungaretti si aprono orizzonti e la mente vaga nel tempo accompagnata da un GRANDE alla ricerca di emozioni planetarie 

http://mcozzapoesie.altervista.org/joomla/pdf/Ungaretti.pdf