martedì 24 ottobre 2017

Responsabilità

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Non sempre la giornata
appare colorata
talvolta cupa e grigia
altre noiosa e ligia
solo al dovere attenta
senza vibrazioni
intenta alle solite ripetitive azioni

Che fare?

I nostri giovani addestrati all'ascolto
con molte competenze deviano l'intento
pensiamoci e pensiamoli
il loro sacrificio non fa crescere
ma l'arteficio  usato
può essere cambiato

Se vibrazioni autentiche riusciamo a suscitare
come per noi, veterani d'ascolto
consapevoli che non tutto il còlto
possiamo capire e utilizzare

Guizziamo come pesci,
strisciamo negli anfratti,
balziamo appena desti alla scoperta
di ogni minimo frammento che induce al cambiamento

Ogni mattina un raggio, un alto proposito:
sorrido, mi alzo, mi nutro, incuriosisco
e con responsabilità civica reagisco
Nella vita ti devi ricordare sempre due cose: 1) essere felice; 2) la password

domenica 22 ottobre 2017

ReMida Borgo, 7 anni di crescita

23 Ottobre 2017
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AUGURI a REMIDA BSL, centro attivo di riuso creativo,
 7 anni e li dimostra tutti nei percorsi di crescita attivati
con piccoli e grandi, curiosi esploratori o attenti osservatori 
Ore 16, 30 incontro di formazione con docenti
laboratori e... merenda della nonna: mens sana in corpore sano
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Pronti alle sfide di un nuovo anno scolastico e molto altro ancora


Come dono speciale per un luogo speciale, dove molti giovani figli e figlie si incontrano e intrecciano legami crescendo vicini ad  adulti di riferimento, le parole di Recalcati

Osservo la vita dei miei figli crescere, diventare autonoma e farsi ai miei occhi sempre più misteriosa.
Penso che questo mistero sia il marchio di una differenza che deve essere preservata e ammirata anche quando può sembrare sconcertante.
Resto sempre stupito di fronte alla loro bellezza e al loro splendore come di fronte al loro disordine e alla loro indolenza. Infinitamente diversi da come ricordo la mia condizione di figlio. Eppure così incomprensibilmente uguali. Non pretendo di sapere o di comprendere nulla della loro vita, che giustamente mi sfugge e mi supera.
Nel camminare fianco a fianco – nel silenzio dei nostri corpi vicini – percepisco il rumore del loro respiro come una differenza inesprimibile. E’ un fatto: ogni figlio porta con sé – già nel suo respiro – un segreto inaccessibile. Nessuna illusione di condivisione empatica potrà mai venire a capo di questa strana prossimità.
La gioia tra noi accade proprio quando l’incondivisibile che ci separa genera una vicinanza senza nessuna illusione di comunione.
I nostro figli sono nel mondo – esposti alla bellezza e all’atrocità del mondo – senza riparo. Sono – come tutti noi – ai quattro venti della vita nonostante o grazia all’amore che nutriamo per loro.
Non so davvero nulla della vita dei miei figli, ma li amo proprio per questo. Sempre alla porta ad attenderli senza però mai chiedere loro di tornare. Vicino non perché li comprendo, ma perché stimo il loro segreto.
Massimo Recalcati, Il segreto del figlio – Ed Serie Bianca Feltrinelli. Pag. 20

martedì 3 ottobre 2017

Gironzolare x riconoscere

Le Terme del tettuccio valgono un viaggio, uno spettacolo per gli occhi e un tuffo in un recente passato di fasti spettacolari.
Montecatini mantiene un fascino alto borghese con le sue ville immerse in ampi parchi, le vie del centro, le piazzette di Montecatini alto dove diventa gradevole perdersi piacevolmente inseguendo un caffè, magari utilizzando per la salita la spettacolare funicolare costruita il 4 giugno 1898; un borgo antico, medievale circondato da possenti mura e oltre 25 torri.
veduta panoramica
"Montecatini Alto era un castello di origine romanica a 299 metri di altitudine e proprio questo antico castello che fu sede del comune fino al 1905 ha dato origine alla Montecatini che oggi conosciamo. Inizialmente l'unica Montecatini esistente era quella sulla collina, e le terme altre non erano che una palude sottostante il castello. Era però risaputo fin dall'antichità che le acque di tale palude avevano capacità curative, infatti il patrimonio termale di Montecatini era probabilmente già noto agli Etruschi e ne abbiamo documenti che ne parlano risalenti al 1387, però non era mai stata data sufficiente importanza a tale fenomeno. Nel 1530 si provvide a contenere in vasche i bagni termali

La zona era comunque rimasta insalubre ma il territorio fu recuperato grazie al Granduca Leopoldo che fece costruire dei canali per lo smaltimento delle acque e  per facilitare l'uso delle sorgenti termali fece costruire degli stabilimenti 
Fu così che iniziò a prendere vita anche un secondo borgo, Montecatini Terme, prima conosciuto come "Bagni di Montecatini", appunto perché facenti parte del comune di Montecatini Alto. Quindi nel 1905 i Comuni di "Bagni di Montecatini" e "Castello" furono due. Nel 1940 il "Castello" diventò una frazione dei "Bagni", divenuti ormai una stazione termale internazionale. Le mura avevano una circonferenza di quasi due chilometri con sei porte di accesso, furono distrutte nel 1554 da Cosimo I dei Medici; oggi rimane solo la porta di "Borgo". 
Delle molte torri , alcune sono state incorporate nell'abitato del campanile alla pievania, una fa parte dei resti della rocca; una terza è quella dell'orologio e un'ultima è antistante al Convento di Santa Maria a Ripa (sec. XVI). 
Nel 1315 Montecatini Alto visse il suo avvenimento più importante quando fu teatro e vittima della sconfitta subita da Firenze, di cui era alleata, per opera del ghibellino Uguccione della Faggiola, Signor e di Pisa e di Lucca, e di Castruccio Castracani. Di questo episodio storico sono rimasti interessanti documenti. Montecatini Alto vanta una piazza principale ancora lastricata con la pavimentazione di pietra, resti, stemmi, lapidi, portali e l'antica cancelleria Comunale salvatasi dalla distruzione del 1554, e poi trasformata nel Teatro dei Risorti."
 Tornando nella piana di Montecatini, nell'area termale intensa e costellata di grandi hotel la spettacolarità delle terme del tettuccio lascia senza fiato.
 L'ingresso magistrale incute reverenza, superato il fasto di accesso, beandosi dei mille ornamenti doverosa una sosta per gustare un cornetto o le tipiche cialde nello storico magnifico bar, con relativa visita ai bagni,  proseguire poi uscendo dalle vetrate laterali per  una passeggiata nel parco secolare, un vero arboreto  per godere di un'architettura imponente e superba.
Lo stabilimento Tettuccio, "Bagno nuovo"  fu appellato con questo diminutivo fin dal XIV secolo proprio per la tettoia che copriva la prima   sorgente. Il progetto dell'architetto Gaspero Maria Paoletti 
( 1779-1781) fu poi rivisitato nella visione dell'intero complesso dall'architetto fiorentino Ugo Giovannozzi 
 Il progetto, impostato sul concetto delle terme romane, fu portato a termine nel 1928. 
Lo stabilimento si trova immerso in un parco ricco di magnifici cedri del Libano, sequoie, palme, tigli, glicini, pini, allori, sorprendente la progettazione dell'insieme, una visione caratterizzata da  imponenti colonnati, tribune, fontane e  aiuole fiorite bordate di bosso, molto curate
 "Il monumentale ingresso alle terme è protetto da una grande cancellata e da un'ampia tettoia in ferro battuto e vetrate policrome, opera della manifattura Berti di Pistoia. Sulla sommità del prospetto principale sono collocate quattro grandi statue in marmo di Carrara, scolpite da Corrado Vigni, che rappresentano: la Sorgente; la Medicina; l'Igiene; la Salute. I fastosi elementi decorativi della facciata sono stati realizzati da Aristide Aloisi.
L'elemento che caratterizza l'edificio è una fonte, a forma di conchiglia in granito sorretta da un gruppo bronzeo di figure marine (una grande piovra, due pesci, due coccodrilli, alcune rane), opera dello scultore fiorentino Sirio Tofanari il cui nome risalta sul carapace di un grosso granchio. L'acqua termale che sgorga dalla fonte dà il nome allo stabilimento, ed è raccolta in una piscina con un parapetto ornato da cavallucci marini. Ai lati della fonte, si erge un colonnato a semicerchio, che evidenzia sull'architrave l'iscrizione: BALSAMO CHE TOLTO VIEN DI SOTTERRA E S'APRE AL CHIARO GIORNO.
Nel 1926, il pittore pescarese Cascella disegna sette pannelli allegorici policromi di grandi dimensioni, realizzati in mattonelle di ceramica, per la galleria dei banchi di mescita. Ciascun pannello riporta un architrave in marmo, che reca scolpito il titolo delle diverse raffigurazioni, incentrate sul tema degli effetti benefici dell'acqua nelle diverse età della vita: L'Infanzia; L'Adolescenza; La Bellezza; La Fonte; La Forza; La Maturità; La Vecchiaia. Al centro dell'ultimo pannello, in basso, è nitidamente riportato il nome dell'autore, e l'anno di installazione dell'opera (1927), curiosamente preceduto da un cornetto rosso. 
Nel pannello dell'Adolescenza, sulla mattonella posta nel vertice in basso a sinistra, è riprodotto lo stemma della "Fabbrica Mattonelle Smaltate G.R. Percossi e C. Civita Castellana".
Sul lato destro del piazzale interno è collocata una tribuna circolare rialzata, adibita a sede dell'orchestra. La cupola è caratterizzata dagli affreschi di Ezio Giovannozzi, che ritraggono i diversi gruppi di strumentisti, con le diciture: Archi e Pianoforte - Ottoni e Timpani - Oboe e Flauti - Organo ed Arpa. I quattro gruppi sono inframezzati da pitture trompe - l'oeil con tenori, baritoni e soprano che cantano sporgendosi dai palchetti. L'architrave posto sopra le colonne della tribuna riporta un'iscrizione che recita: " IL SUON CHE DI DOLCEZZA I SENSI LEGA."
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 Una gita fuori porta da non mancare
Girellare poi per le vie del centro storico per incontrare nell'Hotel San Giorgio la cordiale ospitalità della famiglia Pirillo che con amore, competenza e discrezione vi sapranno accogliere coccolandovi tra delizie e  suggerimenti di visita.


Montecatini Vi spetta