giovedì 28 maggio 2015

Una finestra su Artemisia, spalancata sui diritti

UNA FINESTRA SU ARTEMISIA 

Parlare di violenza su donne e minori apre spaccati molteplici e complessi, la violenza colpisce indipendentemente dalla classe economica e sociale, dall'età o dalla provenienza geografica. 
Pensiamo che il fenomeno non vada sottovalutato, e che la politica abbia il compito di dare risposte ad un problema in crescita così scottante, che possa mettere a sistema azioni di componenti diverse, curare l’educazione e la prevenzione, sostenere l’associazionismo oggi fortemente impegnato in questo settore. 
Appare sempre più urgente contrastare la violenza sui minori e sulle donne, per questo abbiamo voluto questa giornata  “Una finestra su Artemisia” con lo spirito di  far conoscere, diffondere e sostenere anche in Mugello questa grande Associazione che si impegna  sul tema della violenza dalla fine degli anni ottanta grazie all'iniziativa dell'allora Assessora del Comune di Firenze, Catia Franci, poi socia fondatrice dell'associazione e sua prima Presidente. L'associazione è stata costituita nel 1991e dal 1992 svolge iniziative di informazione, sensibilizzazione, formazione sui temi della violenza e sostegno alle donne ed ai bambini vittime di violenza in tutto il territorio nazionale.
                                                                                           
Venerdì 5 Giugno
UNA FINESTRA su Artemisia
Villaggio la Brocchi località Canicce 7/1 Borgo San Lorenzo

nel Parco  ore 16,00

      Diffusione materiale informativo
      MANOfatto  mercato del SAPERE mercato etnico a favore di Artemisia con oggetti realizzati da volontarie e Sartoria Auser a cura di Maria Stella Dallai
      Laboratorio per ragazzi- pitture e collage “La donna ieri ed oggi nelle diverse culture, Le tre età di Gustav Klimt” a cura di ReMida, alunni scuole e Scouts
      Le piante ci parlano, a cura di Damanhur Firenze con Cristina Bianchi
      Sensazioni creative, Associazione Il Rocchetto e studio Elle
      I volontari di Badenyà presentano i  progetti  manioca dedicato a donne vedove e Cucito dedicato a ragazze con problemi sociali
      Laboratorio teatrale adulti e dei Piccoli APICULTORI con Anna Scalabrini
      “Biblioteca vivente” a cura dell'Associazione Progetto Accoglienza

nell'Auditorium ore 17,00

 Intermezzi musicali a cura di Francesco Giura e Patrizia Gullì
 Saluti del sindaco e delle assessore Becchi e Bonanni
Promuovere BenEssere, introduce e coordina Emanuela Periccioli

Presentazione dell’Associazione Progetto Accoglienza, a cura del presidente Luigi Andreini
Presentazione dell’Associazione Artemisia a cura della presidente Teresa Bruno e vicepresidente Petra Filistrucchi con il  video della violoncellista Tilly Cernitori e  “Dicono di noi”, 
Il Rocchetto e Studio Elle con Genitori insieme  presentano attività ed iniziative per promuovere il BenESSERE
18,30  presentazione e-book “Alimentazione e psiche per una           
                alimentazione consapevole” con le autrici dott.ssa Annalisa Olivotti, nutrizionista, e dott.ssa Sonia Pestelli, psicologa

Ore 19,30 Apericena a cura di Unicoop Firenze ed Ethnos
 Servizio di sala a cura degli allievi dell’Istituto alberghiero Chino Chini
 costo euro 15, sconti ragazzi e famiglie, i bambini non pagano

      ORE 21,00    Artemisia presenta “La ragazza dagli occhi Blu”
assente per motivi di salute D. Morozzi

La serata prosegue con musica dal vivo, alla chitarra Francesco Giura , voce di patrizia Gullì 

Veronica Vargiu, criminologa, presenta il video

" IL corpo delle donne" di Lorella Zanardo


Il ricavato sarà a favore dell’Associazione Artemisia e dell’Associazione Progetto Accoglienza  

 Vi aspettiamo in un luogo incantevole per una piacevole giornata  da trascorrere insieme all'insegna della condivisione e della  partecipazione attiva.

Considerazioni del giorno dopo: 
l'ambiente sempre accogliente, il panorama superbo, il garbo di tutti, la festosità dei coinvolti, gli assenti prenotati che non si sono sognati di disdire, alla faccia della correttezza, tanti contrattempi all'ultimo tuffo, l'impegno di non molti ma buoni!
120 persone a tavola, un discreto incasso, qualche spesa pesantuccia ( SIAE) la constatazione un po' dolorosa che il cibo attrae più della parola e dell'immagine. 
Grazie a chi ha partecipato, a chi ci ha salutato anche di passaggio, a chi si è impegnato ed a chi ci ha creduto nonostante tutto!


lunedì 18 maggio 2015

Dalla Normandia al Burkina a chilometri 0

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Burkina Faso uno stato interno molto povero
In nome della FRATELLANZA un percorso ambizioso
Un viaggio da nord a sud con chi ritiene importante e doveroso rivolgere attenzioni a certi paesi in via di sviluppo, eufemismo accettabile, sostenibile ma impegnativo per tutti quelli che credono fermamente nella cooperazione, ritenendola un impegno civile e democratico non più rimandabile.
l'Associazione Badenyà, fratellanza appunto, mira allo sviluppo del Burkina con molti progetti, ora partner dell'associazione francese Cap  Developpement per incrementare la costruzione di latrine, indispensabili per l'igiene e la qualità della vita. Più latrine x tutti, il principio fa sorridere, la necessità implica un'emergenza, la tecnica raggiunta da Badenyà nella realizzazione una competenza di pregio.

Dal sito di Badenyà:
http://www.progettobadenya.it/



IL PROGETTO
L’obiettivo del Progetto Badenyà è di stabilire un legame forte e continuo tra le comunità di Scarperia, del Mugello e chiunque voglia sostenere l’iniziativa, ed una precisa comunità di un territorio del Quarto Mondo, con l’impegno di sostenere, nel tempo, progetti ed interventi di aiuto, di solidarietà e di opportunità di sviluppo.
Attraverso un rapporto solidale e duraturo realizziamo progetti di sostegno di varia natura, con la possibilità inoltre di controllare, monitorare e verificare direttamente il risultato di queste iniziative di solidarietà.
La scelta d’intervenire a Nouna nella provincia del Kossi in Burkina Faso è in linea con gli obiettivi che ci poniamo.
 IL BURKINA FASO E NOUNA
Il Burkina Faso è uno dei cinque paesi più poveri al mondo, dove la metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà e non ha accesso all’acqua potabile. Il tasso di analfabetismo supera l’80%. In Burkina Faso due bambini su dieci non arrivano al quinto anno di età, decimati dalla diarrea, dalla malaria, dall’AIDS, dalla meningite e dal colera. La speranza di vita è inferiore ai cinquanta anni di età.
Nouna è un comune situato nel nord ovest del Burkina Faso, vicino al confine con il Mali, ed è il capoluogo della provincia del Kossi, una delle zone più siccitose del paese e di tutto il continente africano.
Gli abitanti del comune sono 70.000, di cui 20.000 nel capoluogo Nouna e gli altri 50.000 dislocati in 59 villaggi, alcuni dei quali distano dal capoluogo anche oltre i 70 chilometri.
CON CHI COLLABORIAMO
Abbiamo stabilito un solido rapporto con tutte le rappresentanze del tessuto sociale di Nouna: amministrazione comunale, comunità religiose, villaggi, associazioni di volontariato e di categoria. Assieme a loro concordiamo e realizziamo direttamente interventi di sostegno e sviluppo sulla base di progetti presentati direttamente da loro.
 COME LAVORIAMO A NOUNA
La metodologia di lavoro scelta da Badenyà per realizzare i progetti è diretta e trasparente e non prevede alcun passaggio attraverso soggetti terzi. Qualunque organizzazione, associazione o soggetto riconosciuto ufficialmente presente a Nouna può proporre ogni anno dei progetti o microprogetti (limite di spesa 2.000 euro).
La fattibilità e attendibilità dei progetti presentati, inizialmente è valutata da Calvin responsabile del progetto Badenyà a Nouna Per quanto riguarda i progetti relativi alla costruzione di impianti (pozzi, latrine pubbliche, mulini, ecc.) è prevista una quota di compartecipazione non monetaria da parte di coloro che lo hanno presentato. I progetti ritenuti validi sono quindi inviati in Italia per essere esaminati e in seguito approvati.
Tutti i progetti approvati e finanziati sono poi seguiti direttamente sul posto da Calvin sia nella fase di realizzazione sia nella successiva di controllo della corretta gestione.
 Calvin ha la responsabilità di seguire i progetti riguardanti i pozzi, le latrine pubbliche, i mulini, le aule scolastiche, e i progetti riguardanti i servizi gestiti da associazioni locali, quali la mensa scolastica, il sostegno alle famiglie con malati di AIDS, le foresterie per studenti provenienti dai villaggi, ecc.
 Dal Mugello un'ottica di emancipazione e sviluppo sostenibile, coinvolgere e sensibilizzare per crescere insieme, un piacere ed un dovere civile!
In Normandia incontrati per il ventennale della Associazione Cap Developpement i membri del consiglio di amministrazione ed il presidente con alcuni benefattori, nella speranza che il fine che ci accomuna crei sviluppo migliorando la condizione di vita in Burkina.Un bel viaggio tra pascoli e ridenti cittadine, tra fiori e dimore storiche alla ricerca di equità e sviluppo. Veauville Les Baons, Arromanches, Bayeux, Le Havre, Fecamp, Etat,  Honfleur, Rouen, Beauvais
Grazie ai miei compagni di ventura, grazie per avermi coinvolto e per credere fermamente in quello che fanno con il sorriso e la forza di voler raggiungere gli obiettivi impegnativi idealmente programmati


crescere crescere crescere
Chi sono i partner?
CAP Développement, nouveau dispositif créé par France Active, met l’expérience du réseau France Active au service du développement des très petites entreprises en recherche de financement. QUEL EST SON OBJECTIF ? CAP Développement est un contrat d’appui au projet de développement qui lie le représentant local de France Active et la jeune entreprise. Son objectif est d’accompagner et financer les jeunes entreprises en phase de premier développement. Il repose sur 2 piliers : Un accompagnement personnalisé: une analyse économique, sociale et financière du projet, un accompagnement et des conseils sur le financement, un suivi de l’activité.
Un prêt participatif adapté aux besoins des TPE, qui facilite l’accès aux crédits bancaires dans de bonnes conditions. Il est destiné au financement d’investissements et/ou de fonds de roulement.
 Serata celebrativa dei 20 anni dell'Associazione

domenica 3 maggio 2015

EXPO si EXPO no

SI/NO, BENE/MALE, GIUSTO/SBAGLIATO

EXPO si, EXPO no
Uno dei tanti dilemmi attuali di una società in cui il dubbio lascia sempre più spazio alle certezze e viceversa, dove comprendere da che parte stare appare sempre più complesso, dove le innumerevoli variabili condizionano il semplice pensiero disorientando anche i più ottimisti benpensanti.
Scegliere sempre più difficile, restano tanti grigi al posto del Bianco o Nero, partiamo dalle mille sfumature di grigio appunto senza schieramenti ideologici.
Dal 1 maggio al 31 ottobre 140 paesi in mostra, molti grandi assenti, obiettivo dare una risposta ad una esigenza vitale, garantire cioè + cibo x tutti, sano, equilibrato, basico, prodotto nel rispetto degli equilibri planetari. Un obiettivo così alto da spaventare, ma anche solo sfiorare il grave problema suscitando dibattito e riflessioni strategiche sarebbe un successo.
La bellezza dei padiglioni avveniristici e sfarzosi ti avvolge e conquista, ( avremmo potuto farne a meno visti i costi esorbitanti?) l'imponenza dell'impianto stupisce e sorprende, mancano odori, sapori, profumi, mortificato il tatto a tutto vantaggio della vista, abbagliati da migliaia di schermi che raccontano storie, vite, diversità e alimenti, troppi  messaggi analitici, complessa una sintesi che avvicini,  da interiorizzare. Glaciale l'insieme.
Troneggiano ovunque torrette Ferrero, pubblicità Algida e Coca-Cola, una reale immedesimazione nel nostro occidente promozionale. 
Entrare e cercare di capire dal valore della biodiversità ad un futuro sostenibile
Aree da Cinecittà contrastano con le  costruzioni avveniristiche degli stati emergenti, ma il padiglione 0 appare in tutto il suo imponente aspetto mettendo in luce a partire dalla Pangea la biodiversità e l'opera dell'uomo spesso dannosa per l'ambiente, distruttiva. 
7 miliardi di individui da nutrire ricercando un'equità ed una sostenibilità difficile da trovare, senza proposte visibili e spendibili.
Come soddisfare i diritti di chi non ha accesso ad una dignitosa e sufficiente razione giornaliera di cibo? 
Come parlare di sobrietà  in tanto sfarzo? Come affrontare concetti base di equità pubblicizzando le multinazionali? 
Necessità di cambiamento? 
Sobrietà come stile di vita?
Ritorno all'essenzialità? 
Tutto l'insieme opulento di grandeur appare decisamente in contrasto con certi sbandierati e condivisibili principi.
Stupirsi e consumare, l'imput imperante, luci, giochi d'acqua e tanto lustro apparente, una nuova Gardeland? 
O sarà l'occasione per reali opportunità per tutti coloro i quali  necessitano con  prepotente urgenza di questa opportunità? 
Certo serve un occhio critico al visitatore, un orecchio attento a cogliere le differenze ed a valorizzare certi angoli più nascosti nella loro modestia, non basta lasciarsi affascinare dai lustrini ma urge lasciarsi contaminare con consapevolezza dai bagliori vitali di chi tra granaglie e fatica costruisce il suo pane quotidiano e lo fa per la sopravvivenza, talvolta, troppo spesso,  non basta.
Risultati immagini per expo
Un pesce d'aprile/maggio o un impianto romano?
Ce lo auguriamo vivamente, la speranza è l'ultima a morire...