venerdì 26 giugno 2015

Migranti

Ho voglia di salutarVi con lo sguardo rivolto verso chi ha meno di noi nonostante tutti i  nostri guai, a chi non mancano, sicuramente di ogni genere...ma affrontabili con speranza, mentre  certi drammi epocali, certi sguardi persi, le assurde vicende tragiche, i corpi lividi, le nude mani inermi, non lasciano pensare a propositi vitali ma a depositi mortiferi semplicemente inaccettabili 
A tutti un abbraccio solidale e un impegno da rinnovare in attesa che i governi si muovano, che la politica agisca, che la democrazia affronti il problema di libertà e inviolabilità dell'UOMO, nella speranza che ogni Uomo riesca a vedersi nell'Altro

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mani tese x risposte incerte
Migranti, coloro che devono lasciare tutto ciò che possiedono, di materiale e di affettivo, ogni tipo di appartenenza per partire senza mete né certezze
Nessuno lascia la casa a meno che  non sia la bocca di uno squalo
Scappi al confine solo quando vedi tutti gli altri scappare 
I tuoi vicini corrono più veloci di te, il fiato insanguinato in gola 
Devi capire che nessuno mette i figli su una barca 
A meno che l’acqua non sia più sicura della terra 
Nessuno si brucia i palmi sotto i treni 
Sotto le carrozze
Nessuno passa giorni e notti nel ventre di un camion nutrendosi di carta di giornale
A meno che le miglia percorse non siano più di un semplice viaggio
Nessuno striscia sotto i reticolati
Nessuno vuole essere picchiato o compatito
Nessuno sceglie campi di rifugiati o perquisizioni a nudo che ti lasciano il corpo dolorante. Né la prigione.
Nessuno ce la può fare 
Nessuno può sopportarlo
Nessuna pelle può essere tanto resistente
Voglio tornare a casa, ma casa mia è la bocca di uno squalo
Casa mia è la canna di un fucile 
E nessuno lascerebbe la casa
A meno che non sia la casa a spingerti verso il mare
A meno che non sia la casa a dirti
Di affrettare il passo 
Lasciarti indietro i vestiti 
Strisciare nel vuoto deserto 
Attraversare nudo gli oceani.
Annega. Salvati. Fai la fame
Chiedi l’elemosina
Dimentica l’orgoglio
È più importante che tu 
SOPRAVVIVA 

Ricordiamoci che MIGRANTI sono Donne, Bambini, Uomini 

Un bel libro da portare in vacanza e da leggere o rileggere tutto di un fiato, il terzo di Fabio Geda 
  "Nel mare ci sono i coccodrilli"  

sabato 6 giugno 2015

Sempre argomenti pesanti, che noia!

Rosa è bello! Ci piace!                    



Intorno al BEN ESSERE

La parola benessere, dal latino, subsidion sociale,  si riferisce all'idea di buona salute, di ricchezza, di felicità,  ma in  un signficato soggettivo rispetto al quale  ciascun individuo appare sovrano nell'indicazione dei criteri e dei pricipi. Si può associare  l'idea di star bene ad una condotta stabile di normalità, o alla possibilità di spostarsi, cambiare, viaggiare, di possesso di beni materiali, o ancora di azzeramento degli stessi visto come liberazione, alla salute fisica o psichica, allo stare da soli o in compagnia: un'idea che cambia a seconda del momento che si sta vivendo, a seconda dell'età, della condizione sociale... Oggi  l'attenzione  viene posta sulla qualità dei momenti e non sulla quantità degli anni che viviamo. In questo modo, il "bon vivre" degli amici francesi, viene inteso da ognuno in modi diversi a seconda delle proprie esperienze, 

 Alla cultura "del piacere immediato" e "dell'accelerazione del tempo"- tra fast-food, internet e cellulari - che contraddistingue la nostra società, la psicologia del benessere propone che ognuno riesca a capire quali siano le cose veramente importanti per la propria vita. Benessere può voler dire avere la possibilità di  Vivere a contatto con La natura, utilizzare una sana alimentazione, aver  voglia di muoversi e vivere in equilibrio, sfruttare la sensorialità nella sua pienezza

Accrescere la propria autostima ed avere un buon rapporto con se stesse, vivere atteggiamenti che rispondo ai propri bisogni autentici può aiutare a superare gli ostacoli inevitabili della vita.

Sembra che una condizione mentale serena determini un migliore andamento delle forme patologiche e una minore probabilità di ammalarsi.  Cibo e mente, quindi  psiche. Da numerosi studi scientifici è emersa e si è sempre più confermata negli ultimi anni la stretta interconnessione tra cibo e mente, laddove il primo può influenzare l'altra e viceversa. Il mantenimento del benessere psicologico, oltre che fisiologico, passa quindi anche da una sana alimentazione, contraddistinta da una dieta equilibrata da cibi prescelti in base ai loro principi e valori nutrizionali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto da tempo l’accento su una concezione di salute che non sia solo assenza di malattia, ma che preveda strategie per il mantenimento o miglioramento dello stato fisico, psichico/mentale e sociale

Il benessere psicologico è quindi una condizione che include diverse dimensioni, sia psichiche che sociali, uno stile di vita insomma

 Ben Essere, viviamo con leggerezza, alla giornata, fuori dai soliti problemi che ci affliggono.

Vero sarebbe bello ma ogni mattina sfogliando con ritualità l'amato quotidiano ci imbattiamo in notizie che non vorremmo ascoltare, in questioni di grande interesse ma noiose e in dati sempre più allarmanti e sconcertanti del vivere comune.
Di oggi, tra la solita corruzione che non fa più notizia, il dibattito sull'eutanasia che sembrerebbe un diritto, il papa a Sarajevo tra minacce e santini, la proposta del cibo in scadenza ai poveri alla faccia della sobrietà e solidarietà ma sicuramente contro lo spreco, il greggio a 75 dollari, come ritrovare in un attimo la forma smagliante perduta in vista di eventuali vacanze e poi... un articolo di Chiara Saraceno con i risultati dell'indagine ISTAT sulla violenza alle donne: 1 donna su tre ha subito violenza nel corso della vita.
La fortuna sta nel fatto che l'Italia monitora costantemente con rapporti ogni 5 anni, il fenomeno.  Forse diminuiti i casi di violenza in famiglia, forse potenziata la responsabilità tra i giovani, forse aumentate le denunce, ma un incremento c'è rispetto alle violenze gravi dei soggetti più incalliti, evidentemente.
Urgente porre l'attenzione al fenomeno, la politica da sempre maschilista( quote rosa permettendo)  faccia la sua parte e sostenga denunci, formi, informi ed educhi, ma soprattutto investa!
Con un' ottica globale visto ciò che accade  nel mondo, Siria India Afganistan Libia  Egitto Tunisia...dietro o dentro casa mia!
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DICIAMO No, basta violenza di ogni tipo!