sabato 31 dicembre 2016

La grande musica ci fa sentire migliori

Ancora un Mercoledì 30 dicembre a Borgo S. Lorenzo per ricordare  il drammatico  bombardamento aereo del 1943, 73 anni fa, in cui molte persone, oltre 100 persero la vita. 

Un pomeriggio gelido ma intenso di celebrazioni a partire dalle 17 di fronte al Municipio per la partenza del corteo accompagnato dalla Banda Musicale dell’Associazione Filarmonica “G. Verdi” e la deposizione di una corona di alloro al Monumento in piazza del Poggio in onore alle  Vittime civili di tutte le guerre.
La  celebrazione della S. Messa  in memoria dei caduti nella Chiesa del Santissimo Crocifisso è stato un momento intenso e solenne, evocativo.
 Ma la serata si è conclusa con un mirabile,  memorabile e toccante concerto al teatro Giotto che resterà nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Il Requiem di Mozart a Borgo San Lorenzo

  l'Orchestra Camerata de' Bardi, la Corale Santa Cecilia con le eccellenze delle voci soliste hanno profuso emozioni intense  eseguendo il celebre ‘Requiem’ di Mozart. Un grazie per rappresentare nel territorio l'Alta Competenza musicale e per aver  permesso di innalzarci con la loro commovente esecuzione.
Si tratta di una pagina drammatica, quella eseguita, lasciata incompiuta dal compositore salisburghese e terminata dall'allievo Franz Xaver Süssmayer  su appunti lasciati dal maestro.
Una messa funebre dai forti toni toccanti per tenere viva e alta la memoria dei cittadini scomparsi  durante il secondo conflitto mondiale.
Nella serata  l’esecuzione impareggiabile ha rappresentato con incanto sublime  la drammaticità della morte e lo sgomento luttuoso nella tragedia.
Volgiamo anche oggi uno sguardo attento ad ogni guerra con questa sentita pagina musicale che ha fatto vibrare corde latenti di sentimenti rari spesso coperti dal bisogno di apparire più che di essere. Riflettiamo sulle  guerre e i bombardamenti attuali che lacerano e distruggono, che uccidono e devastano, un pensiero alla Siria con i suoi bambini, lo sconcerto negli occhi spauriti e increduli di chi con dolore sopravvive allo sfacelo domandandosi Perché. 

 Abbiamo con l’ascolto muto e il religioso silenzio appreso una grande lezione dalla musica che nutre cuore e mente, la pace è urgente, la morte imposta per mano di genti ostili un folle gesto, una inutile degenerazione del clima di convivenza civile, un clima che  auspichiamo per l’anno in arrivo.
La morte semina morte negli animi dei miseri superstiti, non un invito alla pietà ma a valorizzare la vita per  il valore di  ogni singolo essere umano e di ciò che lo circonda dalla natura all'arte, dagli animali alle cose care.
A tutti buon 2017, quando la testa si nutre di cosi alti contenuti, quando la musica riempie l’anima, quando il dono elargito è così alto, generoso e intenso ci sentiamo molto più buoni
Un grande onore essere stata con Voi
Risultati immagini per bombardamenti in siria
mai più
Grazie, Grazie 

Come nasce una musica magica:

Risultati immagini per requiem di mozartIl Conte Franz von Walsegg zu Stuppach decise di celebrare l'anniversario della morte della moglie avvenuta il 14 febbraio 1791 commissionando a Mozart un Requiem che avrebbe voluto far passare per opera sua. Il compositore allettato dalla proposta economica accettò. Il 1791 per Mozart fu un anno molto impegnato ,il Requiem fu completato fino al secondo brano, in gran parte abbozzato, e poi lasciato molti mesi fra le carte che furono ereditate, dopo la morte di Mozart il 5 dicembre del 1791, dalla moglie Constanze. Fra quelle carte furono rinvenute prove che il compositore conoscesse il committente.
Tornando al Requiem, il motivo di tanta trascuratezza nel terminarlo è da additare dunque ai pressanti impegni, ma non è da tralasciare il fastidio che Mozart, uomo giustamente orgoglioso e con grande senso della dignità personale, provasse per il gesto di Walsegg e per il Requiem stesso. Eppure quest'opera, anche grazie all'ottimo lavoro di propaganda di Constanze, è diventata uno dei maggiori veicoli della fama di Mozart subito dopo la sua morte. Negli ultimi anni del Settecento ebbe innumerevoli esecuzioni in varie città, prima tedesche poi europee, e fu scelto spesso per commemorare la morte di personalità più o meno importanti. In questa composizione sacra il romanticismo ritrovò subito il suo clima e il Requiem, che alimentava l'aneddotica, anch'essa tutta romantica, della morte tragica e della sua colonna sonora, è divenuta fino ai nostri tempi una della creazioni più famose ed eseguite di Mozart. L'opera fu completata da Franz Xaver Süssmayr, allievo del compositore e amico di famiglia su commissione di Constanze, che consegnò all'incaricato del conte, circa due mesi dopo la morte del marito, la partitura, spacciandola per autentica. In ogni modo Constanze, che aveva fiutato l'affare in termini di immagine e di denaro, ne tenne copia anche per sé e tentò all'inizio di far credere che il Requiem fosse autentico davvero. Mozart invece aveva completato solo i primi due pezzi (IntroitusKyrie e parte del Dies irae) e aveva lasciato appunti, più o meno nutriti fino all'Hostias, con i quali sviluppare le parti seguenti.
II Requiem è una composizione su testo latino, chiamata con locuzione poco cordiale "messa da morto"; è una messa composta da un insieme di brani finalizzati a celebrare la memoria di un defunto. Nel tardo Settecento la struttura della Missa pro defunctis era stabilita da una lunga tradizione, ma la scelta dei testi era in alcune occasioni lasciata alla discrezione del compositore che poteva adattarsi all'usanza locale.
Il Requiem di Mozart è così ordinato: Introitus (cioè introduzione) costituito dall'invocazione all'eterno riposo contenuta nel Requiem aeternam e seguito dall'invocazione al Cristo salvalore nel Kyrie eleison. Segue la sezione della Sequentia composta da alcuni brani. Il primo è il Dies irae, in cui si descrive il cataclisma del giudizio universale e la fine del mondo. Poi, nel Tuba Mirum è cantato come, al suono della tromba, i morti si risveglieranno. Segue l'apparizione di Cristo giudicante nel Rex Tremendae e la rievocazione salvifica del calvario nel brano successivo, il Recordare. L'attuazione del giudizio divino avviene nel Confutatis, nel quale si dipinge il momento in cui i dannati saranno puniti e i beati saranno salvati. Il Lacrimosa è un'addolorata riflessione sul dramma del giudizio finale e un'ulteriore sottolineatura del ruolo centrale di Cristo come figura salvifica, elemento che caratterizza anche la successiva sezione dell'Offertorium costituita dal Domine Jesu Christe, appassionata richiesta di salvezza, e dal seguente Hostias, in cui si invita il peccatore alla preghiera. Segue il Sanctus, evocazione della grandezza di Dio che termina con il canto dell'Osanna, e il Bendictus, ulteriore omaggio alla figura di Cristo, chiuso ancora dall'Osanna. Nell'Agnus Dei il figlio di Dio compare come agnello sacrificale che dona pace e salvezza. Segue poi la sezione finale della Communio, aperta e chiusa dal Lux aeterna in cui si invoca per i beati la luce eterna della salvazione e si canta la gioia dell'assunzione tra i santi.

                                   La guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri
                                                         (Hannah Arendt)

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