venerdì 1 agosto 2014

Governo battuto e ignoranza al senato


ERRORE /ORRORE
La prima pagina del quotidiano La Repubblica di oggi  venerdì 1 Agosto ci sbatte in faccia una bella/brutta foto con mega cartelli di apparente inno alla DEMOCRAZIA, non entro nel merito delle scelte, delle opportunità e della dignità di chi ci governa ma l'ignoranza non è ammessa per chi in un mese ha occasione di intascare quanto noi comuni mortali in un anno; parte degli introiti dovrebbero essere usati per lezioni di Galateo, di Bon Ton, ma soprattutto di ITALIANO.
Possibile imbattersi in bella vista in scritte a caratteri cubitali del tipo " Qual' E' merce di scambio?" Orrore grida la prof, errore umano gridano in molti, ma che vuoi che sia se a governarci appare evidente che abbiamo un manipolo di somari! QUALE, recita qualunque alunno dignitoso, si tronca in QUAL sia davanti a vocale sia davanti a consonante e non si apostrofa MAI. Di troncamento, appunto, infatti si tratta. Che dire poi rispetto al significato della frase, un sano articolo, la, obbligatorio nel precedere il nome merce, avrebbe sicuramente contribuito a far comprendere il senso della domanda.

Un momento della bagarre ieri al senato (la foto incriminata)
Come si possa parlare di alte regole, affrontare sfide odierne e future, riformare la Costituzione in battaglie infuocate,  senza la consapevolezza di possedere quel minimo di lessico e di informazione linguistica indispensabile ad uno sparuto adolescente per affrontare un percorso scolastico di base, NON mi è chiaro, ma evidentemente il processo evolutivo prevede analfabeti al GOVERNO; avanti tutta, dunque, mi permetto comunque, come già accennato, di suggerire dopo l'ennesimo sproloquio visto ed udito lo stanziamento di qualche centinaia di euro per ripetizioni: dizione, lessico, grammatica e...qualche buona lettura visto che leggere cura mente e corpo, fa bene all'umore ed è fonte di BEN ESSERE non del tanto proclamato anche dai nostri politici BEN APPARIRE


da  un post precedente
Leggere è un po' partire, un po' morire rispetto al nostro io per calarsi in altro, è un po' rivedere i punti di vista, perderli, per poi ritrovarli modificati, legittimamente fluttuanti, protesi verso l'eterno, innovati, innalzati. 
Un buon libro non tradisce, non isola ma accompagna.

Leggere, avevamo già detto, è un bel viaggio, se il viaggio è un sogno e il sogno un viaggio questo appare come  un incubo


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