mercoledì 14 ottobre 2015

Suggerimenti e Riferimenti

Ogni giorno sulle pagine dei quotidiani rimbalzano immagini di orrori o inferni, si tratta di stragi di migranti che cercando salvezza restano impietriti per sempre o irretiti in maglie di criminalità e legalitaria trucida prassi, di omicidi spesso passionali che vedono nel grande mitizzato cavaliere azzurro un terribile sanguinolento orco,  di malapolitica e malasanità che distruggono la fiducia e inchiodano alla giustizia gli indegni avidi nostri rappresentanti, i  malcapitati del momento. Potremmo continuare l'elenco ma se si scruta nell'intimo privato di ognuno, oltre al lato pubblico delle questioni morali o materiali  si scoprono macerie,  un inferno personale fatto di passioni tristi, di emozioni stropicciate, di ambizioni e frustrazioni, di perdite e di memorie, di sacro e di profano...
Questo libro appassiona per concedere al lettore di trasferirsi dal buio dell'inferno letterario alla luce del paradiso metaforico
Buona lettura

la copertina

Un giorno tutti ci troveremo in una selva oscura. Per me quel giorno giunse otto anni fa. Ero uscito di casa in una mattina come tutte le altre; a mezzogiorno ero vedovo e padre».  Spaesato e travolto dal senso di vuoto per l'improvvisa morte della moglie, a Joseph non bastano le tenere smorfie della piccola Isabel per restare ancorato alla terra. D'istinto si aggrappa al mondo lontano delle sue radici: ritorna in seno alla famiglia d'origine, un nutrito gruppo di immigrati calabresi, che lo circonda di un affetto pragmatico e silenzioso, e lì cerca la forza per ricominciare a vivere. La trova nel poeta che più ama, Dante, che nel dolore della perdita – per la donna amata, per la sempre rimpianta Firenze – ha vissuto e scritto un capolavoro. Attraverso la Divina Commedia, Joseph scende nell'Inferno della solitudine, risale verso la delicata speranza del Purgatorio e trova nel Paradiso la riappacificazione con i suoi fantasmi e la promessa di una futura felicità. Che ha il volto sorridente della sua bimba, compagna dolce e paziente di questo travagliato viaggio, e di un nuovo amore. Oltre la selva oscura è un memoir di grande impatto emotivo, coinvolgente e universale, che celebra i legami più autentici – «Casa mia era il respiro di mia figlia sulla mia spalla» – ma anche lo straordinario potere della letteratura. Perché solo una grande opera sa entrare in risonanza con i nostri sentimenti, guarisce il dolore e ci restituisce la capacità di amare.

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