Incontro al liceo
Giotto Ulivi
con Emanuela Periccioli, delegata Pari Opportunità del
Comune di Borgo San Lorenzo
TEMA DI OGGI 28 gennaio 2016 ore 11,00- 12,00
Stereotipi di
genere, linguaggio sessista e violenza sulle donne
Scaletta materiali da proporre
Partiamo da noi e dal linguaggio:
·
Stereotipi di genere PPT
·
Lettera Gramellini, vicedirettore del quotidiano
La Stampa, da far leggere ai ragazzi
·
Programma 25 novembre con invito alla prossima
giornata
·
Legge 15 ottobre 2013 n°119- In allegato breve storia delle donne
·
Intervento dott.ssa Veronica Vargiu, assistente sociale e criminologa
·
Esperienza e informazioni sull’operato
dell’Associazione Artemisia
con Maria Stella Dallai, infermiera
professionale e volontaria Artemisia
2013 n°93, convertito appunto in legge)
Presentato a
novembre il Settimo Rapporto sulla violenza di Genere in Toscana
Il Rapporto nasce nel 2009 come strumento attraverso cui
l’Osservatorio Sociale Regionale assolve al suo compito istituzionale di
monitorare il fenomeno in Toscana ( il Codice Rosa) ( i centri antiviolenza)
del 2005- 2006
la Carta europea per l'uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella
vita locale. Elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, in
collaborazione con numerosi partners e con il sostegno della Commissione
europea.
Iniziative per l’ applicazione dell’
Articolo 6
- Neutralizzare gli stereotipi
1.Il
firmatario s’impegna a neutralizzare e a prevenire, per quanto possibile,
pregiudizi, azioni, utilizzo di espressioni verbali e di immagini basate
sull’idea della superiorità o dell’inferiorità dell’uno o dell’altro sesso, e/o
il perpetuarsi di ruoli femminili e maschili stereotipati.
2.
A tal fine, il firmatario dovrà accertarsi che la comunicazione, sia interna
all’ente che verso il pubblico, sia conforme all’impegno assunto, promovendo
immagini sessuate positive o esempi ugualmente positivi.
3. Il firmatario aiuterà i collaboratori e le
collaboratrici, attraverso la formazione o con altri mezzi, ad identificare e
ad eliminare le attitudini e i comportamenti stereotipati, adottando codici di
comportamento al riguardo.
4.
Il firmatario realizzerà attività e campagne di comunicazione volte a favorire
la presa di coscienza sul ruolo controproducente degli stereotipi di genere nei
confronti della realizzazione della parità tra donne e uomini.
STEREOTIPI
E PREGIUDIZI rispetto a chi e a che cosa?
•
STEREOTIPO : pre
concetto che attribuisce caratteri e
comportamenti a un individuo o a un
gruppo sociale
•
PREGIUDIZIO: opinione preconcetta, concepita non per
conoscenza diretta di un fatto ma in base a voci e a opinioni di senso comune
,non verificate.
•
IDENTITA’ - L’identità nasce e si
struttura a partire dalla propria identità biologica.
Si consolida tramite la rete di relazioni
intersoggettive che si istituiscono sin dalla nascita all’interno dello
specifico contesto di vita e di
cultura.
la drammatica realtà difficile da digerire |
Ma oggi vogliamo insieme anche parlare di oggettivazione sessuale (riagganciandoci al testo di Chiara Volpato Deumanizzazione.
Come si legittima la violenza), che colpisce donne e in
misura/forma differente anche gli uomini. L’iper-sessualizzazione delle donne e
degli uomini attraverso le immagini che vengono diffuse dai media, è un
fenomeno che influenza entrambi i sessi, laddove troviamo un uomo rappresentato
sempre più come ammasso muscolare, in cui la forza fisica prevale sulle
emozioni e la dominanza sessuale
viene accentuata.
L’ossessione per una forma conformata di uomo e donna viene instillata dai media. L’oggetto donna è dipinto con tratti stereotipati, giovane sottile, levigata, come se non ci fosse il passare del tempo, come se la donna fosse rappresentabile solo nella sua giovinezza/bellezza esclusiva di poche e quindi non rappresentativa, o in qualcosa che le assomiglia a tutti i costi. Mi viene in mente quanto sottolineava Lorella Zanardo( da vedere Il corpo delle donne) in un suo intervento di educazione ai media tra i ragazzi e le ragazze del centro di aggregazione giovanile: le donne anziane (anche secondo l’indagine Donne e Media del Censis 2012 ) rappresentano solo il 4,8% del mondo femminile in tv. Questa mancata rappresentazione comporta una sorta di “non esistenza” di tutto quanto non è conforme a certi canoni. Tutto questo causa un forte senso di inadeguatezza nelle donne. Questa ossessione di una rappresentazione parziale e appiattita dell’universo femminile non riguarda solo le donne comuni, questa “eterna giovinezza” diventa un canone a cui adeguarsi dappertutto.
L’ossessione per una forma conformata di uomo e donna viene instillata dai media. L’oggetto donna è dipinto con tratti stereotipati, giovane sottile, levigata, come se non ci fosse il passare del tempo, come se la donna fosse rappresentabile solo nella sua giovinezza/bellezza esclusiva di poche e quindi non rappresentativa, o in qualcosa che le assomiglia a tutti i costi. Mi viene in mente quanto sottolineava Lorella Zanardo( da vedere Il corpo delle donne) in un suo intervento di educazione ai media tra i ragazzi e le ragazze del centro di aggregazione giovanile: le donne anziane (anche secondo l’indagine Donne e Media del Censis 2012 ) rappresentano solo il 4,8% del mondo femminile in tv. Questa mancata rappresentazione comporta una sorta di “non esistenza” di tutto quanto non è conforme a certi canoni. Tutto questo causa un forte senso di inadeguatezza nelle donne. Questa ossessione di una rappresentazione parziale e appiattita dell’universo femminile non riguarda solo le donne comuni, questa “eterna giovinezza” diventa un canone a cui adeguarsi dappertutto.
Occorre agire su più fronti
perché la SCUOLA diventi promotrice di Parità
•
Sollecitare la consapevolezza degli/delle insegnanti (elaborazione critica della cultura trasmessa
e modalità di interazione con gli alunni dei due sessi.
•
Contrastare gli stereotipi sessisti
(effetto condizionante nell’indirizzare i
percorsi formativi dei ragazzi e delle ragazze verso scelte
tradizionali)
•
Rivedere i programmi scolastici, i libri di
testo, le materie di insegnamento
allargandole e includendo un’ottica di genere;
E voi cosa ne
pensate?
Brainstorming con alunno che annota interventi