Svegliarsi, perché?
Anna, una cara amica mi ha destata con questo
testo così intenso leggendo, credo, nelle soavi parole della poetessa l’astuzia di
spingersi oltre l’oblio e riacquistare leggerezza attraverso il peso della
nostra epoca.
Scorro avidamente, mi sorprende il testo
intriso di mesta sobrietà e ragionevolezza contrita, di rispetto lacerato.
Nonostante questo mi ritrovo commossa.
Percepire l'Esistenza senza
cercarne la razionalità forse fa bene.
Wislawa Szymborska, poetessa
polacca del 1990,
molto influente e famosa.
Vinse il premio Nobel nel 1996
Sotto una
piccola stella
Chiedo scusa
al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa
alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si
arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino
i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa
al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa
al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
Perdonatemi,
guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi,
ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa
a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa
alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami,
speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi,
deserti, se non corro con un cucchiaio d’acqua.
E tu,
falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,
immobile con
lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,
assolvimi,
anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa
all’albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa
alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non
prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii
magnanima con me.
Sopporta,
mistero dell’esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
Non
accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa
al tutto se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa
a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
So che
finché vivo niente mi giustifica,
perché io
stessa mi sono d’ostacolo.
Non
avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,
e poi fatico
per farle sembrare leggere.
Wislawa
Szymborska
Elena invece per sostenermi nel nuovo giorno mi scrive:
Il valore delle cose non sta nel tempo in cui esse durano ma nell'intensità con cui vengono vissute. Per questo esistono momenti
indimenticabili, cose inspiegabili e persone incomparabili. Fernando Pessoa
Sentirsi amati aiuta comunque, le parole non sono pietre ma piume che alleggeriscono la ricorsività dell'esistenza