mercoledì 12 gennaio 2022

Accettare l'imprevedibile

 

 



Svegliarsi, perché?

Anna, una cara amica mi ha destata con questo testo così intenso leggendo, credo, nelle soavi parole della poetessa l’astuzia di spingersi oltre l’oblio e riacquistare leggerezza attraverso il peso della nostra epoca.

 Scorro avidamente, mi sorprende il testo intriso di mesta sobrietà e  ragionevolezza contrita, di rispetto lacerato. Nonostante questo mi ritrovo commossa. 

Percepire l'Esistenza senza cercarne la razionalità forse fa bene.

 

 Wislawa Szymborskapoetessa polacca del 1990, molto influente e famosa.

Vinse il premio Nobel nel 1996

 

Sotto una piccola stella

Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.

Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.

Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.

Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.

Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.

Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.

Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.

Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.

Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.

Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.

Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.

Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d’acqua.

E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,

immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,

assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.

Chiedo scusa all’albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.

Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.

Verità, non prestarmi troppa attenzione.

Serietà, sii magnanima con me.

Sopporta, mistero dell’esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.

Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.

Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.

Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.

So che finché vivo niente mi giustifica,

perché io stessa mi sono d’ostacolo.

Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,

e poi fatico per farle sembrare leggere.

Wislawa Szymborska

Elena invece per sostenermi nel nuovo giorno mi scrive:

Il valore delle cose non sta nel tempo in cui esse durano ma nell'intensità con cui vengono vissute. Per questo esistono momenti indimenticabili, cose inspiegabili e persone incomparabili. Fernando Pessoa                                                                                             

Sentirsi amati  aiuta comunque, le parole non sono pietre ma piume che alleggeriscono la ricorsività dell'esistenza

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