giovedì 13 novembre 2014

Proposta di lettura "SI Può"

File, Fondazione italiana di Leniterapia ha presentato il 6 ottobre alle Oblate il bellissimo libro  di Beatrice Masini e Arianna Papini “SI PUÒ” edito da Carthusia

 Una favola, breve ma di un’intensità profonda un nuovo strumento dedicato a tutti ma in particolare ai docenti sempre così “difficilmente distratti” rispetto a temi di complessa gestione relazionale e sentimentale come la perdita, il distacco. La lettura del libro è avvincente, scorrevole, ti prende e non ti lascia perché non è scontata ed il punto di arrivo appare incerto. 
Cattura fin dall’ inizio con parole semplici, spontanee che si fanno portavoce di un quotidiano perduto e di un presente sconcertante  perché inesorabile, la trama infatti  ci cala, prendendoci per mano con delicatezza estrema, nel tumulto e nell’ impeto delle emozioni scaturite da eventi scongiurati ma inarrestabili.
La vita è già complicata di per sé e quando giunge qualche cosa tra capo e collo di tristemente inatteso i confini dell’ignoto si spalancano, quale sorte, che fine, come si potrà? Si può, valore assoluto espresso nel titolo, sicurezza, fierezza risolutiva, questo è il tesoro nascosto nelle pagine del bellissimo libro, la certezza nonostante tutto di essere capaci nella ricchezza di relazioni di costruzione immaginaria, di  trovare la capacità di  andare avanti per affrontare la ricostruzione del  futuro.
 Tre piccoli  eroi senza nome, con un volto neutro sapientemente tracciato dalle mani esperte di Arianna Papini, tanto impreparati quanto fragili  in un mondo che cambia improvvisamente disarmati e disarmanti di fronte alla triste realtà piuttosto ostile. Venuti da lontano per intraprendere un cammino, un viaggio lungo e faticoso per lasciarsi alle spalle le cose perdute con “cuori pesanti e valigie piccole”,  in un percorso dove i pensieri sono nuvole che si dissolvono con i ricordi e le valigie racchiudono cose segrete della vita che non c’è più, ma che, come protagonisti determinati, appaiono sostenuti dallo stare insieme, dal dialogo e da un dopo, un futuro da costruire in tre. Lo stupore del lettore sta nell’ incontrare un buco non per piombarci dentro e perdersi, aspetto prevedibile, ma per ricostruire tramite oggetti preziosi, al momento inutili, un mondo di concretezza dove ci si può perdere nella dolcezza del passato costruendo con impegno il presente ed il futuro.
Adatto ad essere messo in scena, godibile a più riprese nel leggerlo e rileggerlo, un monito per grandi e piccini, un esempio, si può, basta volerlo impegnandosi insieme nell’ intraprendere viaggi metaforici nella giusta direzione.
Vincere in un mondo svuotato di senso significa riportare la serenità e la felicità gli uni negli altri, costruire un’alternativa alla sconfitta nel dolore, sancire la fine di un periodo per ricostruirvi sopra qualche cosa che permetta di affrontare la vita.  Un libro non per sognatori, seppur intriso di sogno, che offre incredibili spunti di lavoro e di dialogo. Non si può soccombere, non si deve, Il sole, la casa, finalmente un sorriso, le ultime pagine cedono al colore chiaro e luminoso di un giorno senza tempo, ma la storia non finisce qui, il seguito ti accompagna, ti consola, perché c’è magia nella realtà.
da leggere e mettere in scena
La ricerca di parole semplici e chiare per la narrazione, di colori ovattati e tratti insoliti quasi mitologici nella rappresentazione, il formato grande e leggero, la copertina invitante e rassicurante, questi elementi, uniti, rappresentano a mio avviso il valore assoluto dell’opera da non perdere nella lettura e nel possesso.

Grazie per questa importante produzione  a File e a Carthusia che ha subito accolto e messo in atto l'idea proposta, libro da diffondere con determinazione soprattutto nelle scuole dove non sempre si riesce a conoscere chi abbiamo di fronte né a comprendere di che cosa è portatore; il distacco relazionale, la facciata di classe, la neutralità che non tradisce coinvolgimento fanno il resto. 
La Scuola buona parte da qui, dalle emozioni 

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