martedì 7 aprile 2015

L'ora di religione

L'ORA DI RELIGIONE

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interessanti confronti ed aperture all'insegna della convivenza civile

Non del film si tratta ma di una sensata proposta che potrebbe venire incontro a molti problemi sollevati negli ultimi anni, non per risolverli ma per affrontarli.
Certo in tempo di Pasqua non appare una proposta di senso né di consenso ma da qualche parte dobbiamo iniziare visto che la SCANSIONE DELL'ANNO è sottolineata da eventi religiosi che nella scuola dettano il cammino ed appare lecito, nulla da dire a proposito.
Ma se la conoscenza reciproca si viene formando proprio a partire dal periodo di scolarizzazione non si capisce perché sia così  difficile trovare il tempo ed il coraggio di superare l'insegnamento confessionale della religione cattolica, previsto dalla legge come facoltativo con ben tre opzioni di scelta offerte ai genitori ( avvalersene; studio individuale, materia alternativa, uscita o entrata anticipata o posticipata) a vantaggio  di un insegnamento delle religioni che apra la mente con aspetti storici, filosofici, con dibattiti su questioni attuali e criticità.
Il rispetto non si acquista, si conquista e quale miglior occasione di integrazione, interazione che l'analisi tra giovani vicini tra loro, frequentanti la stessa scuola, quindi compagni, ma di costumi svariati, di principi diversi e divergenti?
Se giovani cristiani e musulmani, ebrei e buddisti, atei e agnostici, insieme ognuno con il suo pensiero guidati da un docente laico potessero restare insieme ed imparare l'uno dall'altro non sarebbe una conquista democratica all'insegna della diversità e della conoscenza, dell'interazione ed accrescimento culturale?
Molti docenti illuminati già seguono queste tracce di apertura ma sono controllati, monitorati e costretti ad una alfabetizzazione cattolica prevista dalla normativa che non lascia grandi libertà di progettazione.
Si sbandiera tanto la diversità come valore ma poi siamo i primi a distinguere e dividere in base alle tante diversità non certo all'insegna di un accrescimento culturale

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