mercoledì 6 aprile 2016

Napoli stregato e sgarrupato



vedi Napoli e poi muori
Alcuni anni fa ho portato i miei studenti a Napoli, 4 giorni di stimoli e magia, la città  della scienza di Bagnoli, prima che la mano criminale e cinica della Mafia la distruggesse, le ville romane, i sentieri nel parco del Vesuvio alla guidata ricerca di piante pioniere e la città, unica, intrigata e intrigante. Un salto a Procida per  salire percorrendo le stradine esultanti di agavi e aloe pennellate di spighe arancio e  poi affacciarsi su dirupi in ammirazione di fragili barchette apparentemente minuscole.
Fu una esperienza veramente stimolante sotto ogni aspetto.
viaggiare per imparare a vivere
Ci siamo sentiti grandi viaggiatori del Gran Tour, emozionati e intenti a fermare su mappe schizzi e note almeno alcune delle suggestioni ricevute, le altre ferme negli occhi e nella memoria.

Romola, La tenda, 1998, xilografia, 350x250 mm
l'opera utilizzata per l'invito
Il ritorno in occasione di un Vernissage, "Il mondo di Romola" mostra di una cara grande amica Romola Bellandi.
Le opere di Romola riportano in una dimensione altra dove regna una forte creatività che conduce in un mondo semplice e particolare che nelle visioni dell'apparente banale  quotidiano regala incanto e meraviglia.
Romola nasce nel 1929 a Roma da madre russa e padre italiano, cambia dimora diverse volte fino a giungere a Firenze dove insegnerà per molti anni all'Accademia. La sua finestra su Firenze, una dimora/studio abbarbicata sulla collina di Monterinaldi ospiterà negli anni artisti e allievi amici e gatti, l'altra vera passione.

Sono stati 4  giorni di sole e mare accarezzati da spensierata leggerezza.
Perdersi nello scorrere dei vicoli di Spaccanapoli, gustare l'affabile cortesia partenopea, estasiati di fronte al complesso monumentale di Santa Chiara, all'imponenza di San Lorenzo Maggiore e inerpicarsi verso l'alto tra scorci di rara bellezza e di un sapiente degrado che si perde a vista d'occhio, oltre il quartiere sanità, in attesa di intravedere tra alveari fatiscenti e inattese sontuose dimore  il bosco e il magnifico museo di Capodimonte. Gli scorci suggestivi orlati da fioriture generose schiudono azzurri panorami, isole, promontori, insenature sotto l'altezzosa imponenza dei due coni vesuviani. Il cibo nutrito di mare e di erbe, sapori mediterranei e taralli napoletani di mandorle e pepe da non dimenticare e che dire del "guoppo", semplicemente imperdibile.
Da visitare  la romantica casina del  Vanvitelli nel parco del Fusaro, appoggiata sull'acqua con il pontile in legno, regala un sogno.
Clicca sul quartiere desiderato
ogni quartiere una scoperta 
Tuffarsi nei meandri di San Gregorio armeno per perdersi nell'arte presepiale, nelle fattezze raffinate dei personaggi e nelle moltitudini di botteghe che offrono prodotti di  mani sapienti o paccottiglia di ogni genere, al visitatore e osservatore attento cercare la differenza. Gli spaccati che si aprono dei palazzi introversi sorprendono lussureggianti, imponenti e sfarzosi ma dimessi e decadenti
Risultati immagini per san gregorio armeno
castellari raffinati in sughero e cartapesta


La Mostra a Pozzuoli, grande cittadina ridente, affacciata sul mare, un caratteristico porto romantico e vissuto,  paese che dovrà ricostruirsi con l'area di Bagnoli ( le polemiche di questi giorni) per rappresentare il futuro innovativo dell'area.
Una galleria aperta e gestita da Veronica Longo, affacciata sul mare, luminosa e curatissima che al primo piano svela sorprese inattese, un grande laboratorio con macchinari antichi e moderni e tutto ciò che può servire per incisioni e  stampe, sorprendentemente ricco ed attrezzato, manifesta la profonda passione della proprietaria che dalle vetrate luminose guarda lontano.
La mostra intrigante, incisioni dedicate a Matisse, temi diversi e accattivanti, xilografie acquaforti, acquaforti e ceremolli su zinco:  i gatti, il cibo, le conchiglie, i soli.
La mia opera preferita "La giornalaia  di Urbino"
Presentate  anche le videoproiezioni  Diario di viaggio, disegni e acquarelli dell'artista rappresentanti scorci architettonici e paesaggistici.
Presente anche Lilia Daneluzzi, esperta e critica d'arte, curatrice della mostra con Veronica e grande amica dell'artista.
Tutto da non perdere, consiglio un tuffo a Napoli e nella sua  costa, un salto alla Galleria e un contatto con Romola per capire quanto l'arte possa dare a sé ed agli altri.


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