venerdì 30 settembre 2016

...si riparte, alla Grande, quante cose da fare

Buongiorno, dopo vacanze intense, non prive di impegni, alti e bassi si riparte in gran forma!

Cari ragazzi vi invito ad attivarvi per conoscere l'Europa!
i gemellaggi sono ottime occasioni di scambio utilissimi per imparare le lingue, scambi con famiglie graditissimi, forza coraggio e valigia pronta...
Gemellaggi che passione potrebbe essere il titolo di un altro Post dopo aver partecipato con grande piacere con la delegazione ufficiale di Dicomano, in rappresentanza di Borgo san Lorenzo, al viaggio nella cittadina di  Gross Umstadt ( gemellaggio europeo a 4 stati, Italia, Germania, Portogallo e Francia, ), nei prossimi giorni arrivo della delegazione tedesca a Dicomano  racconterò qualche dettaglio! Un programma molto ricco predisposto per gli ospiti.

Attivato con grande successo il secondo incontro del progetto ciclico  "Insieme alle badanti", molta affluenza, grande interesse, temi trattati. lingua, pronto soccorso, relazione alimentazione e cucina con realizzazione e degustazione ricette. 
Sarà consegnato un attestato di frequenza alle partecipanti.

Attiva, con molti volontari e diversi  ragazzi e ragazze che intendono apprendere la nostra lingua, la  scuola di italiano per stranieri, incontro per chi volesse partecipare questa sera venerdì 29 settembre alle ore 21 al centro d'Incontro in piazza Dante a Borgo san Lorenzo.

Domani sera  ore 20 cena a sostegno di Nosotras, contro le mutilazioni genitali, un impegno importante visti i numeri!                     
           Insieme a Nosotras Contro la Violenza di Genere

Mutilazioni genitali purtroppo in aumento anche in Italia
Istruzione femminile negata in molti paesi
Sfruttamento femminile diffuso

Le molte  Campagne in atto  di Nosotras hanno come obiettivo quello di abbattere tutte le barriere che impediscono alle bambine di vedersi riconosciuto il diritto a completare il ciclo di istruzione con almeno nove anni di educazione
:
  1. l'educazione delle bambine diventi una priorità per i leader mondiali
  2. il completamento dell'educazione secondaria di qualità delle bambine sia il focus dell'azione internazionale
  3. si aumentino i fondi destinati all'educazione delle bambine
  4. si metta fine alla piaga dei matrimoni prematuri
  5. si combatta la violenza di genere a scuola e nel contesto esterno
  6. ragazze e ragazzi partecipino alle decisioni e siano fonte di ispirazione per coloro che hanno il potere di agire.
7.     
Nosotras onlus: “Adotta un’ex mutilatrice”
Per Gloria, ma più in generale, per tutte le donne che sono delle “mutilatrici” c’è una possibile soluzione.Nosotras Onlus ha pensato alla campagna Ex Ex, adotta un’ex mutilatrice. Sara Demurtas, responsabile del settore Mgf di Nosotras, ha spiegato che l’idea alla base del progetto è una raccolta fondi. Versando cioè una cifra destinata ad una mutilatrice, la donna riceve un sostentamento economico e può “abbandonare il coltello. E il fatto che questo avvenga fa pensare che le mutilazioni possano effettivamente diminuire in Africa”.
8.      Perché è in questo continente che le Mgf sono più diffuse. L’Oms le divide in quattro gruppi principali. Nel primo è compresa laclitoridectomia, con “la rimozione totale o parziale del clitoride o, in alcuni casi, solo della pelle che lo circonda”. Poi c’è l’escissione, che prevede “la parziale o totale rimozione del clitoride o delle piccole labbra con o senza escissione delle labbra maggiori”. L’infibulazione propriamente detta invece, si basa sul restringimento dell’apertura vaginale. Infine ci sono altri interventi, che comprendono pratiche di varia natura che agiscono sui genitali per modificarli, ad esempio “punture, perforazioni, incisioni, raschiatura e cauterizzazioni”. In questo quarto tipo rientra anche l’utilizzo di acidi immessi direttamente nel canale vaginale.
9.      Careggi: “Numero di infibulate arrivate in Italia cresce”
In Italia quindi, ci sarebbero 35.000 donne, residenti nel territorio, che sono state sottoposte a queste pratiche. E 1.100 bambine sono potenziali soggetti a rischio. Le cifre che il ministero delle Pari opportunità ha raccolto sono però datate. La ricerca risale al 2009. L’istituto Piepoli, che ha partecipato all’analisi, ha confermato che non c’è uno studio così approfondito più recente.
10.      Pubblicità
11.   Il dottor Omar, medico e direttore del centro per la prevenzione e la cura delle Mgf dell’ospedale Careggi di Firenze, una delle strutture all’avanguardia in Italia sul tema, ha detto che “non ci sono censimenti nuovi. Ma il numero di donne con Mgf con cui veniamo a contatto è cresciuto di pari passo con l’aumento degli sbarchi”. Centri ospedalieri come Careggi o come ilSan Camillo di Roma, cercano di prevenire le mutilazioni e di curare ferite fisiche e psicologiche. “A Firenze cerchiamo di sensibilizzare le famiglie – ha detto il dott. Omar – di spiegare loro che esiste una legge che vieta le mutilazioni, di dialogare affinché le donne decidano di deinfibularsi. Facciamo prevenzione quindi, ma ci occupiamo anche della cura, proprio deinfibulando”.
12.   “Perché esistono le Mgf? Sono consuetudini. O servono per relegare il femminile nella subalternità”
Ma perché in molti Paesi si praticano le mutilazioni genitali femminili? La dottoressa Maria Concetta Segneri, antropologa delll’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti, ha spiegato alcune delle motivazioni che stanno dietro alla perpetuazione di queste pratiche: “In Africa spesso sono considerate consuetudini per entrare nell’età adulta. Sono utilizzate per venire accettate nella società, per sposarsi ad esempio. In alcuni contesti invece, può accadere che siano usate per spingere il femminile verso una condizione di subalternità. E questo può accedere, per esempio, durante periodi di conflitto armato tra gruppi sociali. Le motivazioni che si trovano alle base delle MGF insomma, possono cambiare. Quando una donna emigra invece, la pratica può essere risignificata. A questo punto bisogna capire perché le persone continuino a praticarla. Bisogna interrogarsi sul perché una cittadina straniera che vive da anni in un Paese come l’Italia decida comunque di escidere o infibulare sua figlia. Oltretutto in Italia le MGF sono vietate per legge”.
13.   In Italia si infibula illegalmente
Nel nostro Paese infatti, c’è una legge del 2006, recante “disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile”. La presenza di una normativa però, non esclude che qualcuno possa tornare nel proprio Paese per affrontare la pratica o che, escissioni o infibulazioni, vengano comunque fatte per vie illegali. C’è stato, ad esempio, un caso a Perugia dove nel 2014 sono stati arrestati due coniugi nigeriani con l’accusa di aver sottoposto le proprie figlie all’infibulazione, al di fuori comunque dei confini nazionali. Un altro caso si è verificato  “anche a Verona”, come ha detto il dottor Omar del Carreggi. In quel caso era finita in manette una nigeriana che era disposta a sottoporre alla pratica dietro pagamento. Succede quindi, anche in Italia.

Vi aspetto numerosi, sarà una piacevole serata arricchita da musica e danze egiziane




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