lunedì 7 febbraio 2022

A Mamma RAI con gratitudine



Dopo l'indigestione del Festival di Sanremo seguitissimo ed apprezzato dai più e la strepitosa meritata vittoria di Mahmood&Blanco ecco la rivoluzionaria intervista di Fabio Fazio nella sua trasmissione di intrattenimento a Papa Bergoglio. 

Rai 1 e Rai 3 con diversi approcci hanno tenuto banco incollandoci di fronte allo schermo per curiosità o pura vanità, io c'ero anche se sul divano e non in poltrona di prima fila  e posso parlarne, forse questo il peccato veniale.

Serate televisive diverse, una Kermesse ammantata da brillantini, bonarietà e commozione con qualche perla e distinguo di evidenti diversità valoriali e una sobria intervista fino alla deludente ovvietà dei temi affrontati da Fabio Fazio nelle domande rivolte a Papa Francesco che si riscopre ancora una volta umano, semplice e vulnerabile.

 Tante canzoni, molti ospiti.

Ama sulle moderne orme di Pippo Baudo perfetto con uno stile di grande affabilità e le sue eleganti giacche da mago.

La prima e seconda serata scorrono lungamente stente con i colori sgargiati degli abiti in platea, con una ornella Muti spenta oltre gli occhiali un Fiorello come solito animatore, uno Zalone piuttosto deludente ed un improbabile quanto lento e non rispettoso dei tempi televisivi monologo tra le lacrime di Lorena Cesarini sul razzismo. Andando avanti nei giorni qualche cosa in più si muove, ci desta l'apprezzatissimo Gianluca Gori con l'unicità della sua creatura, Drusilla Foer, ironica, elegante, intelligentemente colta e snob, e che dire di Giovanotti, forte, simpatico, credibile, sempre al passo con i tempi e di  Marco Mengoni bravo da brividi con L'essenziale. Nella finale colpisce la genuinità spontanea e competente della bella Ferilli, il suo nonmonologo, " non sono qui per parlare di temi, perché la presenza mia deve per forza essere legata ad un problema grosso, cosmico... Io sto qua per il mio lavoro, le mie scelte, la cosa migliore che mi poteva accompagnare su questo palco è la mia storia". Nella semplicità geniale e come sempre nel suo dire romanesco e nella sua presenza e bellezzza ( la bellezza capita, è vero, ma ce se lavora pure parecchio) una presenza discreta senza necessità di spacchi e scollature vertiginose ma di significato sul palco. Classifica pienamente condivisa.

 Non ci eravamo ancora ripresi dalle lunghe e impegnative serate in diretta che nella prima domenica di febbraio ci è stato offerto un ripasso di testi e personaggi sempre sul palco del maestoso Ariston con la padrona indefessa del canale televisivo, Zia Mara, ormai la bionda, si fa per dire, zietta d'Italia, spontanea e populista nella sua accattivante e sorridente generosa genuinità ( poi che ci sarà tanto da ridere sempre?) Dopo lo Speciale siamo arrivati a sera stremati da parole d'amore, ovvietà, battibecchi e la noia dei soliti noti e inutili opinionisti, vedi la Parietti.

Una pizza veloce per cena perché ad attenderci c'è incredibilmente sua Santità il Papa.

 


Buonasera e grazie di questo incontro. Mi piace tanto. 

Ci spiazza da subito

 Fazio visibilmente arrossato e commosso incalza con domande semplici poste con lodevole sapiente umiltà e Sua Santità risponde come Uno di noi affrontando in modo serafico tematiche gigantesche con linguaggio piano e semplice e una maestria di apparente ingenuità come solo Lui sa fare.

Abbracciare la sofferenza, toccare con mano le difficoltà di molti, il male assoluto la guerra, un controsenso della Creazione, il costo delle armi che permetterebbe di risolvere tutti i problemi di fame,  sottosviluppo e mancata scolarizzazione, i bambini...

 In collegamento dalla Residenza di Casa Santa Marta in Vaticano risponde in modo rasserenante alle questioni poste,  i migranti che vanno sempre accolti e la cultura dell'indifferenza, i poveri e la necessità di toccare il dolore dell'altro, i problemi divisi in due categorie, la mondanità spirituale, l'ascolto dei giovani, la violenza, i danni causati dal chiacchericcio...

Una intervista al Pontefice vale da sola una carriera, ma le domande sono sembrate poco incisive, un'occasione grande di ascolto da record in parte persa rispetto alle aspettative di incalzare su tanti temi specifici primo fra tutti corruzione e pedofilia.

La Domenica faticosamente è andata ma abbiamo tutta la settimana per metabolizzare, argomentare, i temi non mancano, con un piede fuori dalla crisi pandemica possiamo ragionare su Iva Zanicchi, (grande in ogni senso, se fosse stata a riposarsi forse meglio) su Rettore (magra anoressica ma ancora Pop alla grande) sulla levità artificiale di Orietta Berti ( ci è o ci fa?) su abiti improbabili ma di alta moda, su cinguettii, gridi accorati e miagolii che impediscono di comprendere i testi canori, sulle diverse musicalità, sul valore magico dell'orchestra e sulle grandi questioni del mondo in un'etica tutta da rispolverare.

Soddisfatti ora che abbiamo di che dibattere per giorni e giorni ci accasciamo finalmente. E se domani e sottolineo se...(che  nostalgia di Mina) Di  Maio ci concederà nuove rivelazioni  andremo oltre.

 Diamo ragione comunque alla saggezza della verace Sabrina  che sul grandioso palco dell'Ariston lascia il segno citando Calvino: 

"In  tempi così pesanti bisogna saper planare sulle cose con il cuore senza macigni e perché la leggerezza non è superficialità."

 ITALO CALVINO, Lezioni americane, 1988

Prendete la vita con leggerezza. Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore. [...] La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l'abbandono al caso. Paul Valéry ha detto: Il faut etre léger comme l'oiseau, et non comme la plume [ndr  Si deve essere leggeri come l'uccello che vola, e non come la piuma].

Per chi invece vuol dilettarsi con lo sport a livello mondiale su RAI sport ci sono i XXIV Giochi olimpici invernali, Pechino 2022, che si stanno svolgendo a Pechino, capitale della Cina, fino al  al 20 febbraio 2022. 

L’Italia partecipa con 121 atleti, 73 uomini e 48 donne che si cimentano in 14 discipline. Carolina Kostner portabandiera alla chiusura si spera con molti meritati atleti premiati e intanto ancora  due magnifiche donne con oro e argento, evvai!

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