25 aprile, Liberazione da regimi totalitari, fine della guerra, verso la libertà.
Nel ricordare atti di eroismo, situazione cruciali, le morti e le sofferenze proviamo ad essere meno celebrativi e più propositivi: uno sguardo alla storia, nostre radici ed un'attenzione al presente, nostro futuro.
Cerchiamo dignità nei volti dei bambini e delle donne siriane, nelle mani dei migranti, nei lager della Cecenia, nelle lotte tribali in molti stati africani, nelle sofferenze di chi è costretto a fuggire dalla propria terra per fame o per non essere perseguitato, negli sbarchi continui che fruttano alle mafie, nella compravendita di corpi ed organi ma anche nel contrastare la forza della nuova arroganza politica, il dominio e la fame di potere, il desiderio di sopravvivenza che copre gli occhi e vela il cuore, troviamo in questo la forza di agire, lottare, esistere e resistere sostenendo i diritti e la legalità. Un presente nel quale ci giochiamo quei valori in cui tanto abbiamo creduto e per cui i nostri Padri hanno lottato.
Proponiamo con insistenza e regolarità letture dei quotidiani nelle scuole, argomentiamo il presente, costruiamo capacità critica, usiamo le nostre LIM per vedere ogni giorno cosa accade, uno sguardo attento sul mondo motiva ed aiuta a crescere, difficile capire ma importante riconoscere. Avviciniamo i migranti per conoscerli, chiediamo racconti, sforziamoci di scoprire dietro la pelle spesso scura la persona con spesso un tragico passato in attesa di una normalità spesso per noi scontata.
Costruiamo studentesse e studenti resistenti e pacifisti combattenti, via le bende dagli occhi, uccidiamo l'apatia, aiutiamo ragazze e ragazzi con la nostra esperienza fuori dalla banalità sintetica degli innumerevoli manuali a crescere in questo mondo bislacco in cui Bene e Male si mescolano in tonalità di intenso grigio di putrida indifferenza.
Aule laboratorio di storia in cui costruire un presente, non studiare passivamente un passato lontano fatto di guerre, avanti tutta...siamo e saremo capaci di infiammare gli animi!
ieri ed oggi |
Raccontare
la forza ed il grande coraggio di tutti
quelli che 72 anni fa decisero di scegliere di opporsi alla DITTATURA VUOL
ANCHE DIRE RESPONSABILIZZARE OGGI I GIOVANI FACENDO LORO COMPRENDERE CHE avere il coraggio di cambiare e di emanciparsi significa garantire i diritti di tutti, l’abbattimento di
terribili discriminazioni per costruire un presente ed un futuro di pace.
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