In questa tarda primavera umida e piovosa il bisogno di zuccheri diventa
una necessità impellente, non vogliamoci male, per coccolarsi ma con
moderazione divertiamoci con una tradizionale tortina per aprire la giornata
con golosa dignità
torta allo yogurt ( misuratore il vasetto stesso)
1 vasetto di yogurt intero bianco
mezzo vasetto di latte
2 vasetti di farina 0 e 1 integrale o di riso
1 vasetto e mezzo di zucchero
1 vasetto di olio di semi di arachidi o girasole
buccia di limone o di arancia previa lavatura
abbondante
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
Montare yogurt con zucchero,
aggiungere gli altri ingredienti e solo alla fine il lievito, se gradita
una mela a pezzetti aggiunge gusto, infornare a forno caldo e cuocere 30
minuti
Potremo gustare la torta con salsa di fragoline o un cucchiaino di confettura
di arance o frutta di bosco, x i veri golosi con cioccolato caldo fondente
A Roma nella giornata di sabato 19 maggio l'appuntamento alla VIII edizione della Marcia per la Vita ore14.30 in piazza della Repubblica
Siamo per la libertà di espressione ma il cuore e la testa, memori di storie drammatiche e recenti battaglie ci portano altrove, ci conducono a pensare che lamaternità consapevole e la libertà di scegliere vadano rispettate e condivise, SEMPRE
Manifestazione controla violenza a Firenze
Nate già un successo in molti stati previsto il decesso Si cerca di volare la vita ci sorprende nessuna mai si arrende ma nella forza e determinazione incontriamo troppe volte l'esclusione Donna bello e complesso vario e articolato maternità faticosa e cosciente troppo spesso consensiente Non siamo preparate ad essere rifiutate il corpo dunque è mio sono consapevole e lo gestisco IO
Nel quarantennale dellA LEGGE 194
con forza e determinazione SI RIBADISCE LA necessità DI UNA Sanità PUBBLICA E LAICA
Noununadimeno lancia alcune SFIDE INCONTRO E CONSULTORIA RIMANDATI A Lunedì 29 MAGGIO STESSA ORA E STESSO LUOGO Il 22 maggio ricorrono i quarant’anni
dall’approvazione della legge 194 che legalizza l’interruzione volontaria
di gravidanza, Non Una Di Meno torna nelle piazze di tutta
Italia rimettendo al centro del dibattito pubblico la giustizia
riproduttiva e la libertà di scegliere. Il 22 maggio Non una di Meno
Firenze intende inoltre celebrare il quarantennale della 194 attraverso due
iniziative per rimettere al centro i nostri corpi e i nostri spazi di
autoderminazione:
il lancio di un questionario sullo stato di attuazione della
194 sul territorio fiorentino
una consultoria femminista in piazza Santo
Spirito nel pomeriggio alle 18,30
Dopo 40 anni dall’approvazione della legge
194 le donne non hanno visto significativi progressi per la loro salute
riproduttiva sia in termini di diritti che di servizi offerti. La legge 194
avrebbe dovuto creare un sistema di consultori ostetrico-ginecologici gratuiti
ed accessibili a tutte; tuttavia dopo 40 anni le nostre città vedono una
drastica riduzione di questi servizi nei nostri territory ed esercitare il
diritto all’aborto è sempre di più un percorso ad ostacoli. A livello nazionale
il numero di medici obiettori sta progressivamente aumentando ed ha raggiunto
una media del 70%, con punte del 90% in alcune regioni e solo 390 su 654
strutture dotate di reparti di ostetricia e ginecologia effettuano interruzioni
di gravidanza.
A Firenze abbiamo assistito nell’ultimo
decennio alla chiusura di numerosi consultori ostretico-ginecologici lasciando
i pochi attivi dislocati nelle aree più periferiche della città e quindi più
difficilmente accessibili; i tempi attesa per una visita ginecologiche sono
spesso di circa tre settimane rendendo l’accesso ai servizi di salute sessuale
e riproduttiva ormai un lusso per chi si può permettere di ricorrere a
specialisti privati. La Regione Toscana dichiara di essere un “isola felice” in
termini di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza e di un minore
numero di obiettori rispetto alla media nazionale (che però riguarda ben il 60%
dei ginecologi). I dati pubblicati dalla Regione Toscana sull’attuazione della
legge 194 e in particolare sulle interruzioni di gravidanza non ci
restituiscono informazioni relative all’effettiva fruizione dei consultori da
parte delle donne e in particolare: il rifiuto da parte del personale obiettore
di effettuare prestazioni, l’atteggiamento del personale sanitario verso le
donne che vi si rivolgono, il livello di conoscenza da parte delle donne dei
servizi disponibili sul territorio e sui metodi di contraccezione di emergenza.
In data 22
maggio Non Una Di Meno Firenze intende quindi lanciare un questionario online
indirizzato alle donne per indagare sul livello effettivo di fruizione e lo
stato dei servizi dei servizi sanitario-ginecologici pubblici sul nostro
territorio. Il questionario mira quindi a valutare quanto davvero il diritto
alla salute sessuale e riproduttiva così come sancito dalla Legge 194 sia
effettivamente garantito. Il questionario è disponibile online a questo
indirizzo:….
Il 22
maggio saremo anche in piazza Santo Spirito a partire dalle 18.30 con una consultoria
autogestita per ri-politicizzare il ruolo del consultorio e risignificarlo come
spazio politico, culturale e sociale oltre che come luogo delle donne per le
donne. Qui offriremo informazioni e distriburemo materiali sulla salute
sessuale e riproduttiva e sui servizi disponibili sul nostro territorio. Questa
sarà anche l’occasione per presentare e distribuire il nostro questionario.
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Non
Una Di Meno denuncia la responsabilità di Stato e
Regioni nella continua violazione del diritto alla salute riproduttiva: anche
questa è violenza di genere.
Vogliamo
la contraccezione gratuita.
Vogliamo
l’accesso gratuito all’assistenza sanitaria per l’ivg, la gravidanza e il parto
indipendentemente dalla cittadinanza e dai documenti.
Vogliamo
gli obiettori fuori dalle strutture sanitarie pubbliche e dalle farmacie.
Vogliamo
la RU486 a 63 giorni e senza ospedalizzazione, somministrata anche nei
consultori pubblici.
Vogliamo
l’eliminazione delle sanzioni amministrative per le donne che ricorrono
all’aborto fuori dalle strutture sanitarie pubbliche.
Vogliamo
welfare per l’autodeterminazione, la sanità pubblica, laica e a nostra misura,
i consultori aperti alle donne di qualunque età, alle persone gay, lesbiche,
trans e alle migranti. Vogliamo l’educazione sessuale nelle scuole.
Roma- Da vedere il video con tutta la forza che sprigiona e coinvolge
Appuntamento quindi il 22 Maggio in Santo Spirito verso le 18! Noi ci saremo ecco il questionario anche on line A 40 anni dalla legge 194
La legge 194 è stata emanata il 22 maggio del 1978, e ha
sancito il diritto per le donne di interrompere una gravidanza indesiderata o
pericolosa per la salute in modo gratuito.
Una legge del 1975 aveva istituito i consultori, ovvero
presidi diffusi sul territorio che offrono servizi sulla salute sessuale e non
solo.
Quanto ne sai di queste leggi e di come influenzano la tua
salute sessuale? Rispondi a queste domande e lo scopriremo insieme!
NUDM Firenze
Sezione 1 -
Consultori
Ti è mai capitato di recarti in un consultorio
ostetrico-ginecologico?
Si
No Non so cosa sia
Sei a conoscenza che esistono i consultori giovani?
Si
No Non so cosa siano
Quante volte ci sei andata nella tua vita?
1 volta 2-3 volte 3/5 volte Più di 5 volte
E con quale frequenza?
meno di 1 volta
all’anno 1 volta all’anno più volte
all’anno
Per quale motivo sei andata? (puoi indicare più di un motivo)
Ricerca
informazioni Contraccezione
Contraccezione
d’emergenza (pillola del giorno dopo) Visita ginecologica
Gravidanza Aborto spontaneo
Interruzione
volontaria di gravidanza Disagio psicologico
Altro, specificare………………………………………………………………………..
Per
quale motivo (fra quelli sopra indicati) ci sei andata la prima volta?
Ricerca
informazioni Contraccezione Contraccezione
d’emergenza
Al cuore non si comanda
uno sguardo
una parola
una intesa profonda
un respiro
un sospiro e un brivido
ti riconosco e ti amo
ti guardo e penso di non poter fare a meno di te
come una goccia nel mare
come un animale nel branco
come una voce intima e vicina
come un'ala sospesa e leggera sospinta dal vento
l'uguaglianza e l'amore non hanno genere
ll 17 maggio si celebra la Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, giornata istituita dall’Unione Europea nel 2007.
Il suo obiettivo è contribuire a sradicare l’omofobia, condannare e superare tutte le forme di discriminazione che ancora moltissime persone sono costrette a subire sulla base del loro orientamento sessuale.
17 maggio 2018
Nella diversità di ciascuno siamo tutti uguali
La Giornata internazionale contro
l’omofobia, oggi è
celebrata in oltre di 140 paesi, con moltissimi
eventi
Stop OMOFOBIA! Queste mobilitazioni uniscono milioni di persone a sostegno del
riconoscimento dei diritti umani per tutti, a prescindere dall’orientamento
sessuale o dall’identità di genere.
Il 17
maggio del 1990 l'omosessualità fu
rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale
pubblicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Dal 2007, in questo giorno, ogni
anno, si celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia
quale momento non solo di riflessione ma anche di azione per denunciare e
lottare contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all'orientamento
sessuale. "La Città Metropolitana di Firenze - spiega
Benedetta Albanese, consigliera delegata della Metrocittà - promuove il
superamento delle situazioni di discriminazione nei confronti dell'orientamento
sessuale e dell'identità di genere di ogni singolo individuo. Per questo, nel 2015, ha riconfermato l'adesione,
firmata tre anni prima dalla allora Provincia di Firenze, alla Rete Re.a.dy
(Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per
orientamento sessuale e identità di genere)".
La Rete Re.a.dy, nata in Italia dal 2006 su iniziativa di un gruppo di amministrazioni tra cui la Regione Toscana,
si propone di favorire politiche locali di parità rispetto all’orientamento
sessuale e all’identità di genere e di diffondere buone prassi sul territorio
nazionale per contrastare le discriminazioni e promuovere una cultura del
rispetto reciproco in cui le differenze siano considerate una risorsa da
valorizzare. Alla Rete possono aderire Regioni, Province, Comuni, Associazioni
di Enti Locali, Istituzioni e Organismi di parità. Nel 2017 le amministrazioni toscane aderenti
alla Rete Re.a.dy sono 27:
nel territorio metropolitano hanno
aderito, oltre alla Città Metropolitana di Firenze, il Comune di Capraia e
Limite, il Comune di Certaldo, il Comune di Firenze, il Comune di
Montespertoli, il Comune di Pontassieve, la Consiglierà di Parità della Città Metropolitana. Proposta adesione anche per Borgo San
Lorenzo, vedremo.
–La Regione Toscana intende promuovere
tolleranza e favorire una cultura del rispetto delle differenze per prevenire
le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di
genere, intende prevenire il bullismo e valorizzare le buone prassi esistenti creando
continuità e legami con i programmi educativi e formativi svolti o in corso di
svolgimento.
la Toscana nel 2004 con la legge 63,è stata la prima Regione ad approvare una legge contro le
discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ribadendo e
sottolineando il dettato dello Statuto regionale, che all'art. 4 afferma
"il rifiuto di ogni discriminazione legata all'orientamento
sessuale".
Nel 2010, è stato istituito un
Osservatorio regionale permanente con il compito di aiutare e sostenere
l'azione della Regione nello studio, censimento e monitoraggio dei casi di
discriminazione. Ed in seguito ai risultati di un'indagine conoscitiva sul fenomeno,
sempre del 2010, condotta presso tutti i Comuni toscani e a varie mozioni
presentate in Consiglio regionale, sono state sviluppate azioni ad hoc rivolte
agli studenti delle scuole. Contribuisci a rimuovere pregiudizi e facili emarginazioni, promuovi idee e libertà Diffondi pensieri POSITIVI
Mugello da fiaba 2018Venerdì
11 maggio or 16,30, sabato ore 12
Al mio bel Castello C’era una volta una fiaba capovolta
Laboratorio
sugli stereotipi di genere a cura di Emanuela Periccioli
Tra Filosofia pratica,
scrittura creativa e Pari opportunità
“La principessa, il principe, rospo o
ranocchio o rana”
idea tratta da una
fiaba dei fratelli Grimm “Principe ranocchio” o “Enrico di ferro”
Io racconto, scrivo, descrivo, invento, disegno e trasformo
Materiali: voce e
fantasia, blocchi, colori, matite, pennarelli, parole e personaggi
e mail genitori se si
desidera x invio storia scritta o raccontata a più voci
C’era una volta il paesaggio … un giorno una principessa
… o un principe … passeggiando
… vicino allo stagno … fuori dal suo … castello … incontrò un rospo o una rana …
… vicenda e intreccio …
Conclusione chiusa o aperta?
Porta paesaggi e Porta personaggi da ideare insieme
Anche gli animali ci ascoltano
Apertura e
spontaneità con le parole e i disegni di bimbi, ragazze e ragazzi in un incontro tra diversità x riscoprirsi uguali
nei diritti, gli uni e le une con gli altri e le altre, nel rispetto della
propria individualità e delle peculiarità di ciascuno e di ogni popolo
Prova te:
Se Pinocchio diventò un pidocchio
Biancaneve e i sette Savi ...
Il casalingo e la regina
POLLICINA E MIGNOLINO ...
ALICE NEL PROFONDO NERO ...
CAPPUCCETTO GROSSO e Il CENERENTOLO E LA PRINCIPESSA ...
tutti supereroi
alcune ricerche
STEREOTIPI più RAPPRESENTATI
Stare alla finestra:
passività femminile Bambine - figlie malinconiche in attesa del… principe
POLTRONA E GIORNALE
Padre e marito GREMBIULE E CIABATTE Madre e moglie
Spazi della casa:
Cucina MADRE MOGLIE Scrivania , Soggiorno, Sala pranzo PADRE MARITO Rituale
della cena e zuppiera: MADRE MOGLIE
Professioni dei
protagonisti
AI PROTAGONISTI MASCHILI
attribuite 50 diverse tipologie
professionali, tra le quali: re, cavaliere, maestro, ferroviere, marinaio,
mago, scrittore, dottore, poeta, giornalista, ingegnere, geologo, esploratore,
scultore, architetto, bibliotecario, scienziato, medico, direttore d’orchestra,
etc.
ALLE PROTAGONISTE FEMMINILI
attribuite 15 tipologie professionali,
tra le quali: “maestra” (in assoluto la più frequente), seguita da strega,
maga, fata, principessa, casalinga, etc.
il carro
armato telecomandato, il razzo spaziale, il robot, giocare a carte, giocare col
computer e con gli scacchi • Gli sport: calcio, nuoto, pallacanestro, hockey
sul ghiaccio • Le attività preferite: andare in bicicletta, ascoltare la musica,
cantare, disegnare, cavalcare, fare gli scherzi, guardare la tv, inventare
storie, leggere fiabe e leggere libri di avventure, leggere fumetti.
Giochi e attività delle bambine • I
giochi : le bambole, la Barbie, gli scacchi, la dama. • Gli sport: sci,
pattinaggio, nuoto e pallacanestro. • Le attività preferite: ammirare la
natura, correre per i sentieri di campagna, catalogare francobolli, catalogare
cartoline, cucinare, fare le pulizie, disegnare, fare grandi feste, guardare la
tv, leggere, recitare commedie, ricevere amici, ma anche costruire un barometro
e fare piccoli esperimenti scientifici.
Adulti di riferimento e insegnanti propongono sfide banali o complesse e forniscono sostegno ai minori per vincerle. Anche
nei momenti cruciali di crescita esprimono aspettative positive, non smettono mai di
alimentare l'autostima nei bambini e ragazzi e di manifestare il
convincimento che possano riuscire sia nella scuola che nella vita. Fanno il possibile perché tutti ricavino il massimodalle esperienze senza scendere a compromessi.
Di mamma ce ne è una sola, non più vero ora lecitamente anche due, i tempi cambiano e le retoriche sono in decadenza, meglio così...
La dolcezza, l'abbandono fiducioso, la dedizione, la spassionata cura, il totale annientamento sono ben evidenti nel dipinto
Madre con bambino
Gustav Klimt nato a Baumgarten, 14 luglio 1862 – morto a Vienna il 6 febbraio 1918) è stato un pittore austriaco, uno dei più significativi artisti della secessione viennese. il movimento si poneva come obiettivo rompere gli schemi tradizionali pittorici dell'800 con la creazione di uno stile che si distaccasse da quello accademico Mamma ti evoco chiamandoti anelando la tua voce soave l'ingordigia di possesso l'esclusività dell'ascolto mi batte il cuore solo al pensarti custodita in un lembo di carne tenero risorta migliaia di volte nel vibrante ricordo mamma Parola magica che frastorna accogliente accompagna suadente mamma la doppiezza dal termine allarga le labbra le stringe in un tenero sforzo mamma non serve altro da aggiungere alla parola consolatrice il suo sguardo, la sua voce e le tenere mani sono parte vitale di Noi Le tre età della vita (1905)
Questo dipinto vinse il premio all’Esposizione d’Arte Internazionale di Roma del 1911 e l’anno seguente fu acquistato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. La tela unisce il decorativismo geometrizzante a un’inattesa introspezione psicologica nelle espressioni delle tre figure: la drammatica premonizione della fine nella vecchiaia, la tenerezza protettiva nella giovane donna e l’abbandono sicuro del bambino.
Una raffigurazione metaforica e realistica della vita: donna e madre donare tutto in attesa della inevitabile DECADENZA