domenica 16 maggio 2021

Partir, ancora bellezza en plein air

 

Maggio 2021

Il Giardino delle Rose, uno spettacolo nello spettacolo. 

Un sali e scendi di colori e profumi che ammalianti riempiono gli occhi. 

 Il giardino come il viale dei Colli e i viali di circonvallazione è stato  stato  progettato in vista di  Firenze capitale del Regno d'Italia.

Realizzato nel 1865 da Giuseppe Poggi che aveva progettato una Firenze in grande, all’altezza della nuova situazione ( l’Impresa fu affidata a Giuseppe Poggi il 22 novembre 1864 dalla Commissione Straordinaria creata dal Comune)
Il modello francese del giardino di tipo naturale bucolico sorprende, la posizione si apre a panorami di assoluta bellezza. Copre circa un ettaro di terreno terrazzato nel perimetro tra viale Poggi, via di San Salvatore e via dei Bastioni dal quale si gode una splendida vista della città. 

Oggi il giardino conta circa 1000 varietà botaniche con ben 350 specie di rose antiche. Era in passato  una villetta di proprietà dei padri filippini "Podere di San Francesco", poi terrazzato per dar vita nei balzi ad una collezione di rose.

Aperto al pubblico nel 1895 durante la festa delle Arti e dei Fiori che la Società di belle arti e la Società italiana di orticoltura proposero in ogni mese di maggio. Il giardino nel 1998 si è arricchito di un’oasi giapponese donata dall'architetto  Yasuo Kitayama

Nel 2011 istallate nell’accogliente spazio, molto apprezzate proprio perché in armonia con l’ambiente, dieci sculture in bronzo e due gessi dell'artista belga Jean Michel Folon donate dalla vedova dell'artista al Comune di Firenze:

Un oiseau, 1993- Chat-oiseau, 1994- Chat, 1996- Vingt-cinquième pensée, 2001- Méditerranée, 2001- Panthère, 2003- Walking, 2003- Je me souviens, 2003 Folon sulla panchina invita ad una inevitabile foto i visitatori- Partir, 2005-2005 una  scutura che inquadra un viaggio reale ed immaginario nel bello

 La visita gratuita fruibile  in ogni giorno dell'anno offre la possibilità di sosta nei pratini coronati da favolosi cespugli di rose, da non perdere, magari con qualche raggio di sole.

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