Capri Revolution di
Martone
1914. Un gruppo di giovani del nord Europa si unisce in una comunità sull'isola di Capri avendovi trovato il luogo ideale in cui sperimentare una ricerca sulla vita e sull'espressione artistica. Sull'isola abita con la sua famiglia Lucia, una capraia la cui attenzione viene attratta da questi 'strani' individui a cui inizia ad avvicinarsi. Al contempo sull'isola è arrivato un giovane medico condotto portatore di idee che mettono la scienza e l'interventismo al primo posto.
Bel film con fotografia da sogno e quadri dai
colori caldi e teatrali.
Primi del ‘900, un’isola selvaggia e superba:
Capri
Siamo in una comune di giovani cosmopoliti di
buona famiglia guidati da un pittore- santone
asceta che sperimentano a Capri prima del conflitto mondiale un modo di
vivere integrale nella natura selvaggia e incontaminata dell’isola. La Danza e l’agricoltura guidano i loro animi
da buoni Hippie antesignani, praticano il nudismo come liberazione dal superfluo legame degli abiti, pacifisti e vegetariani, vivono una rivoluzione
senza remore.
Un giovane moderno medico si oppone con il suo credo nella scienza alle ardite idee ma la vera rivoluzionaria è la pastorella dell’isola,
guardiana delle capre, Lucia che
intravede nello scrutare il modo di vivere dei bellissimi giovani un’alternativa
alla sua grama e ripetitiva quotidianità resa ancor più dura dal sovrano
maschilismo dei fratelli e dall’ottusità degli isolani a cui non bada.
Sulla propria pelle intraprende un cammino
realmente di rinascita trovando la forza per una rivoluzione personale inattesa
L’eroina è lei priva di vizi e di stereotipi,
ostinata e riflessiva, impara a leggere e riesce anche se con sofferenza ad
intravedere una nuova vita di conquistata libertà.
Dopo un tragico addio dei fratelli che partono
per la guerra Lucia, in una veste
rinnovata per la sua partenza da quel territorio ostile che le ha permesso però
di comprendere che si può vivere diversamente in un altro modo e mondo, va a
salutare la madre che intelligentemente ben comprende il desiderio di riscatto
socioculturale della figlia.
Stringendola a sé in un abbraccio materno liberatorio
comprende attraverso gli occhi di sua figlia da vittima assoggettata a quel
mondo ostile che un’altra vita è possibile
Da vedere👍
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