JOSÉ SARAMAGO, Viaggio in Portogallo (Milano,
Feltrinelli 2015).
Non è vero. Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto:”Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in Primavera quel che si era visto in Estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre il viaggiatore ritorna subito.
Buon viaggio a tutte/i vicino o lontano non importa, basta lasciarsi trasportare dalle emozioni
Aprire gli occhi sulle piccole grandi cose, guardare e vedere, saper riconoscere, avere il desiderio di spingersi oltre e camminare ancora per assaporare lentamente il gusto dello stupore
Ogni sguardo una nuova visione, ogni angolo cela segreti, tutte le vie sono strade nuove da percorrere con il desiderio della consapevolezza di nuove rivelazioni.
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