Incontrare di nuovo Guccini dopo la decisione di chiudere con i suoi concerti ti rende felice.
Un uomo ricco, un uomo ironico, un mito.
La sua voce pastosa, calda, profonda, l'uso di poche note e di testi di grande rilevanza storica e sociale hanno contribuito a farlo emergere ed amare profondamente come uno dei cantautori più ricercati. affabulatore di eccellenza, incanta nel racconto con aneddoti apparentemente insignificanti, basici ma spaccati di vita in cui riconoscersi.
La città dei lettori, sabato ore 21, Firenze, nel Belvedere di villa Bardini, gremito un fremito e un balzo, tutti in piedi ad accoglierlo, con il suo incedere sornione, accompagnato poiché afflitto da una macuolopatia bilaterale di cui accenna poi, scende nell'area stupendamente panoramica della terrazza e il mito si fa leggenda.
Ci racconta storie diverse di persone nelle sue valli in fasi diverse della vita e la platea ammutolita coglie anche i sospiri pur scoppiando in tenere risate perché la magia è questa: saper suscitare ilarità con un linguaggio colto su tematiche tristi e usuali.
Un libro da gustare frutto di una penna colta e sapiente ma la presenza ci mancherà, riempie i vuoti delle nostre anime. Dietro scorre la sua musica, una bella serata memorabile in attesa del 14 giugno, il suo ottantaduesimo compleanno.
Auguri Maestro La porteremo sempre con noi con la sua voce ed i suoi testi unici e indimenticabili
Purtroppo così attuale il suo testo vista la strage costante sulle strade di troppi giovani
Canzone per un'amica
L'auto veloce correva
La dolce estate era già cominciata
Vicino lui sorrideva, vicino lui sorrideva
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