mercoledì 21 maggio 2014

Qualche proposta

 APPLICAZIONE DEL METODO FEUERSTEIN

Introdurre il metodo Feuerstein nella scuola dove è poco conosciuto.
Il percorso è lento e graduale.
Personalmente ho incominciato nelle mie classi: essendo docente di italiano ho proposto alcune pagine del Programma Feuerstein come attività di recupero e potenziamento rivolta alla classe intera. Successivamente sono intervenuta in compresenza in diverse classi del T.P.
Abbiamo deciso da tre anni con una collega, formata , di proporre il Metodo alle classi prime del tempo prolungato e nell’ambito dell’orientamento a gruppi di alunni delle classi terze
Proposto nell’anno 2011-12-13  un mini-progetto rivolto solo ad un gruppetto di ragazzi in difficoltà, individuati tra gli alunni delle classi terze ( Orientamento).
 L'intervento è stato di un'ora alla settimana, i ragazzi segnalati dai Consigli di classe.
In mezz'ora spiegazione  del  metodo ai docenti, consegna materiali predisposti e partenza.
Reazione positiva sia da parte dei docenti che degli alunni, in genere molto motivati.
Sarebbe importante applicare il metodo Feuerstein nelle classi, proponendolo ad alunni e genitori, all'interno del Piano dell'offerta formativa della scuola.
Due fattori possono permettere l'inserimento del metodo nella programmazione di classe:
1. le ore di compresenza, in cui è possibile dividere la classe e lavorare sul piccolo gruppo o   
lavorare in coppia;
2. Le ore a disposizione per recupero e consolidamento;
3. L’opportunità di attivare sportelli di  ORIENTAMENTO per alunni in difficoltà;
Servirebbero alcune condizioni:
1. la sistematicità e la durata dell' esperienza: almeno un'ora alla settimana per 1 anno, meglio   
2. la possibilità di lavorare con un gruppo ridotto, non con la classe intera
3. la presenza, durante l'applicazione, di un'insegnante della classe, almeno per una prima lezione

4. la condivisione del progetto con i colleghi ed i genitori 
Curiosate troverete indicazioni interessanti in RETE ( ricordiamo di correggere in verde, la speranza, l'errore è prezioso perché conduce al cambiamento) 

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