venerdì 18 luglio 2014

Intorno al viaggio, in tempo di vacanze estive


A proposito di vacanze, l'anno  è terminato, promozioni e bocciature lasciano spazio a leggerezze estive, le scuole, nonostante tutto quello che si dice, sono chiuse nell'orario pomeridiano e semi-deserte al mattino, vuote, appaiono come scheletri smarriti in cerca di significato; nel frattempo per ammortizzare il tempo qualche addetto ripulisce scaffali ed aule senza la minima conoscenza rispetto all'utilizzo dei materiali, molti oggetti gettati senza il dovuto processo di documentazione ancora ostico e  difficile da digerire e... poi si riparte a settembre, freschi si fa per dire, spesso iniziando ex novo un percorso magari già da altri ben strutturato...così va la scuola.
  Altre partenze ci attendono senza però dimenticare che:
  Partire è un po’ morire        
                                                                                                     In merito alla melanconia       
  Partire è un po’ morire - rispetto a ciò che si ama
poiché lasciamo un po’ di noi stessi
in ogni luogo ad ogni istante.
E’ un dolore sottile e definitivo
come l’ultimo verso di un poema …
Partire è un po’ morire
rispetto a ciò che si ama.
Si parte come per gioco
prima del viaggio estremo
e in ogni addio seminiamo - un po’ della nostra anima. 
Edmond Haracourt

Non servono ulteriori parole per commentare, il testo si presta ad essere letto e riletto per scoprire sempre qualche aspetto nuovo, qualche suggestione; è questo il valore della poesia.

                                                                                                       In merito alla scoperta

Viaggiare è una brutalità. 
Obbliga ad avere fiducia negli stranieri e a perdere di vista il comfort familiare della casa e degli amici. 
Ci si sente costantemente fuori equilibrio. 
Nulla è vostro, tranne le cose essenziali, 
l’aria, il sonno, i sogni, il mare, il cielo,  
tutte le cose tendono verso l’eterno o ciò che possiamo immaginare di esso. 
Cesare Pavese
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell'avere nuovi occhi M.Proust 
Se il viaggio è un sogno e il sogno è un viaggio possiamo pensare di partire restando nelle "nostre tiepide case"



in merito alla lettura
Leggere è un po' partire, un po' morire rispetto al nostro io per calarsi in altro, è un po' rivedere i punti di vista, perderli, per poi ritrovarli modificati, legittimamente fluttuanti, protesi verso l'eterno, innovati, innalzati. 
Un buon libro non tradisce, non isola ma  accompagna.




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