giovedì 25 febbraio 2016

Cirinnì Cirinnà, questo bimbo a chi si dà, con l'accento sulla A

Cirinnì Cirinnà, questo bimbo a chi si dà, con l'accento sulla A come Amore, affetti, alleanza, assolutismo, ascolto, attitudine, abbraccio, accoglienza, accudimento, adozione, adattamento, adulterio, amico, amicizia...; chi vuol continuare per aiutarmi, si accomodi...............................

Eccoci ad affrontare un argomento definito da molti delicato, ma quando si parla di DIRITTI la delicatezza lascia posto all'opportunità
a domani, ora devo fuggire...
Eccomi di nuovo...
   Eccomi qua, con i miei se, con i miei ma, con i miei pensieri che non mi va
Di affrontare oggi come ieri in questa realtà, a volte penso sia speciale ma nessuno lo sa
 Me ne resto a casa dove penso a ogni cosa, e la giornata di sicuro non sarà noiosa
Sarà come tante, io sola qui e qualcuno distante, con poca gente intorno e troppa nella mente    Penso per ore, a ogni successo e ogni errore, col naso all'insù spero in un giorno migliore
Un primo passo significativo è stato fatto in questo bislacco anno bisestile, vogliamo sperare che si proceda con fermezza verso la conquista di quanto dovuto, adozioni del figlio dell'altra/o, sulla fedeltà frutto di un diritto di famiglia obsoleto stendiamo un velo più che pietoso, di commiserazione.
Definire storico il ddl approvato al Senato appare esagerato, certamente urgente, dato il ritardo storico con cui  l'Italia affronta questioni di diritti tra incertezza volpina e lentezza  da tartaruga.
Condizioni politiche particolari, visioni divergenti e cattolici irriducibili, pensieri intrisi con quel valore aggiunto dato alla centralità della chiesa, non consentono Balzi veloci e significativi, ma accontentarsi è d'obbligo, ad oggi.
Una legge approvata dal Senato senza OBBLIGO DI FEDELTA', eppure SI SA BENE quanto l'obbligo di fedeltà sia una ipocrita teoria anche nei matrimoni religiosi oltre che nei civili, nessuno ne chiede l'alienazione per un motivo di pura convenienza formale mascherata da etica, in questo senso meglio le unioni civili, se si vuole che non assomiglino al paradosso del matrimonio a noi sembrano più emancipate, giuste e leali.

Amore, amore, amore, quanti delitti, disgrazie, tradimenti e bestialità in nome di questo grande sentimento.
Amor, ch'ha nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer si forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona 
Se invece di Paolo e Francesca, illeciti amanti e non amati, si parlasse di Paolo e Francesco cosa cambierebbe?
Ed ora avanti verso il recupero di quanto emendato, adozioni di diritto per quei bimbi amati ed ancora in un limbo, figli di colpe, illegittimi quindi non legittimi?, Bimbi e basta che per crescere hanno bisogno di tenerezza, amore, sostegno, gioia e cure ricorsive quotidiane, da parte di chi?  Da parte di chi vuole per loro il bene, un futuro nella legalità. 
Scusate se è poco in un mondo dove la schifosa pedofilia dilaga in ambienti cattolici e nei sotterranei della nostra bella capitale, dove poco si parla di minori scomparsi, tanti, di maltrattamenti e soprusi, di abbandono e trascuratezza, di violenza assistita, di bullismo, sfruttamento,  sopraffazione e mille altre sfumature di nero, dove i nostri bambini sono sovraesposti ai mali del mondo ed a pubblicità e videogiochi sconcertanti nella più totale legalità, ci stiamo ancora domandando di chi hanno bisogno per crescere?
Risultati immagini per coppie arcobaleno
al cuore non si comanda e ai bambini si risponde con l'amore











martedì 16 febbraio 2016

E se domani, e sottolineo se...

Giornata da non perdere per chi in  Massimo Recalcati vede un innovatore lungimirante ed uno scrittore accattivante
Ore 15,00-17,00 in via Faenza 48, nella sala blu del Fuligno un incontro su temi cari alla scuola quali passione e motivazione
IL desiderio di sapere e la vita della scuola
e via, di corsa per inseguirlo nel secondo appuntamento della ricca giornata...infatti alle

ore 17,30 Lo ritroviamo alla Biblioteca delle Oblate per la presentazione del suo ultimo libro Le mani della madre.
Prima dal 2011 al 2013 un'analisi del Padre  con Il complesso di Telemaco, ed ora uno sguardo attento e complice sulla Madre.
L'autore racconta attraverso diverse fonti, letterarie, cinematografiche  ed altre i diversi volti della maternità non necessariamente corrispondenti ad i canoni diffusi.
Assenza e presenza, donna e madre, angelo e tiranno, cura e incuria  del nostro  tempo, doni molteplici a piene mani dalla donna/madre quali il respiro e il volto, il primo del mondo.
La ricerca profonda di una figura mitica ma costante, una mamma reale oltre i luoghi comuni.

Massimo Recalcati, psicoanalista, direttore di IRPA, professore, scrittore, redattore di numerosi articoli sulle pagine culturali del quotidiano la Repubblica, insegna all'università di Pavia

Cosa resta del padre del 2011
Il complesso di Telemaco.Genitori e figli dopo il tramonto del padre del 2013
L'ora di lezione del 2014
Le mani della madre del 2015

Non servono giustificazioni all'assenza, concessa solo la presenza, per seguire, provare a capire ed essere illuminati di luce riflessa
A domani, dunque
Risultati immagini per Massimo Recalcati
 una lettura utile per noi, gente  di scuola
Che spettacolo! Un piacere ascoltare parole tanto leggere quanto profonde intorno alle questioni basiche inerenti la scuola e la passione  necessaria e indispensabile ai docenti  per essere credibili e spendibili, la vita, padre e madre, genitori e amore  oltre l'aspetto biologico, il corpo e le mani della madre tra cura e legami, tra dedizione ed indipendenza
Una libertà di pensiero che scioglie nell'ascolto nodi focali delle  nostre confuse idee
Grazie, grazie!

Metodo e dintorni


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 Insieme si Può
Emanuela Periccioli- Per un laboratorio improntato sul Metodo

Braistorming e cooperative learning per gli incontri

Il fondamento del brainstorming è la generazione di idee, in modo individuale o in gruppo, evitando di darne subito un giudizio di valore
 La ricerca scientifica ha dimostrato che questo principio è altamente produttivo sia nello sforzo individuale che nel lavoro di gruppo.
In particolare nel brainstorming di gruppo, è opinione generale che i commenti degli altri partecipanti stimolino le idee di ognuno, in un sorta di reazione a catena delle idee.
Certamente i gruppi non sono imprescindibili per stimolare il pensiero creativo. Anche da soli è possibile fare brainstorming. Inoltre, in un gruppo, dobbiamo ascoltare gli altri e forse utilizzare tempo per ripetere le nostre idee, prima di ricevere sufficiente attenzione dagli altri.
Quello che rende veramente utile l’attività di brainstorming è poter riuscire a capire e armonizzare gli elementi che rispondono alle classiche domande:
Chi, Come, Cosa, Perché, Quando, Dove.
 ( Riflessioni proposte al gruppo per casa su punti 2 e 3 del programma di laboratorio )
Un altro approccio interessante e produttivo è generare l’idea centrale da soli, e poi farla sviluppare da altri in diverse direzioni: si ottiene  spesso molto di più di quanto l’autore iniziale avrebbe potuto fare da solo.
È sempre possibile analizzare nuovamente i risultati di un brainstorming in un secondo gruppo più ridotto o allargato o  più specializzato del primo), per cercare le migliori soluzioni anche con altri strumenti - più convenzionali.
Per i prossimi incontri
 Almeno 2 Fasi: è essenziale che la fase di generazione delle idee sia separata dalla fase di giudizio del pensiero.
  La fase di giudizio non è meno importante. La mappa di idee risultante dovrà essere studiata ed elaborata, annotando gli elementi, collegando ulteriori informazioni, e classificando i nodi fino a raggiungere uno stato valutato come accettabile, idoneo per trarre le necessarie conclusioni a cui si vuol giungere.
Alcune persone sono intuitive e flessibili, altre rigide e logiche. Il pensatore creativo può essere più produttivo nella fase iniziale del brainstorming, il pensatore critico nel valutare le possibilità realizzative.
La diversità ed il confronto una grande RICCHEZZA
 Nota:
Il brainstorming, come accennato, può essere svolto efficacemente sia da singole persone che da gruppi, o da entrambi concorrentemente:
·          Il brainstorming individuale tende a produrre un più ampio spettro di idee rispetto al brainstorming di gruppo, ma tende a non sviluppare le idee con la stessa efficienza, forse perché i singoli spesso rincorrono i problemi che non possono risolvere. Peraltro, i singoli possono esplorare meglio le idee, senza assilli di tempo, senza paura del criticismo e senza essere dominati da altri membri del gruppo.
·          Il brainstorming di gruppo sviluppa le idee più profondamente ed effettivamente, perché le difficoltà che potrebbe incontrare una persona nello sviluppare un’idea, potrebbero essere superate facilmente utilizzando la creatività e l’esperienza di un altro. Il brainstorming di gruppo tende a produrre meno idee perché il tempo si utilizza sviluppando le idee in profondità con il confronto ed il dibattito
  Uguale/Diverso - Per conoscersi, confrontarsi ed alimentare il dibattito ( da proporre in aula)
Il corpo umano - La mia mappa”
Dove è la capitale?
Dove sono le regioni ricche?
Dove sono le regioni povere?
Dove si trovano tensioni o disordini
Dove sono i bassi fondi?
Dove le forze militari per la difesa?
Dove si trovano le grandi risorse di energia?
Dove si trovano le bellezze?
Vi sono luoghi inesplorati?
Disegnare
Costruisci una mappa a tuo piacere con le parole utilizzate nelle risposte

Risultati immagini per mappe concettuali
 tante mappe da organizzare individualmente per costruire un sistema condiviso da esporre.Quadri in Galleria
Un esempio

Questioni di Genere tra lessico e formazione

Federazione Toscana di AICCRE Firenze, via Cavour 18
11 febbraio quarto incontroProgramma di laboratorio e restituzione 
se qualcuno mostrasse interesse  per i materiali prodotti per gli altri 3 incontri cercherò di aggiungere quanto prodotto
In applicazione dell’art.6 della
“Carta europea per l’uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale”
Laboratorio sugli stereotipi di genere
2005- 2006 Carta europea per l'uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, in collaborazione con numerosi partners e con il sostegno della Commissione europea.
 Iniziative per l’ applicazione dell’ Articolo 6 - Neutralizzare gli stereotipi
1.Il firmatario s’impegna a neutralizzare e a prevenire, per quanto possibile, pregiudizi, azioni, utilizzo di espressioni verbali e di immagini basate sull’idea della superiorità o dell’inferiorità dell’uno o dell’altro sesso, e/o il perpetuarsi di ruoli femminili e maschili stereotipati.
2. A tal fine, il firmatario dovrà accertarsi che la comunicazione, sia interna all’ente che verso il pubblico, sia conforme all’impegno assunto, promovendo immagini sessuate positive o esempi ugualmente positivi.
 3. Il firmatario aiuterà i collaboratori e le collaboratrici, attraverso la formazione o con altri mezzi, ad identificare e ad eliminare le attitudini e i comportamenti stereotipati, adottando codici di comportamento al riguardo.
4. Il firmatario realizzerà attività e campagne di comunicazione volte a favorire la presa di coscienza sul ruolo controproducente degli stereotipi di genere nei confronti della realizzazione della parità tra donne e uomini. http://www.funzionepubblica.gov.it/media/277361/linguaggio_non_sessista.pdf
Il linguaggio, parole no e parole si

Laboratorio “Insieme per confrontarsi, sperimentare e produrre”  per la costruzione di una didattica volta a distinguere gli stereotipi femminili e maschili valorizzandone i contenuti e le differenze, in allegato i materiali proposti per il 4° incontro
Laboratorio a cura di Emanuela Periccioli

   4° incontro, restituzione
 *Grande difficoltà nell’elaborazione di quanto emerso dovuta alla discontinuità delle presenze, infatti al grande interesse mostrato non corrisponde un gruppo operativo sufficientemente stabile utile per costruire in continuità rispetto agli obiettivi che ci siamo date/i
La possibilità di scrivere una didattica insieme necessaria per l’applicazione dell’articolo 6 della Carta Europea è una grande occasione d’incontro in cui sviluppare una crescita con il contributo delle esperienze di tutte/i
Riportare nelle nostre classi una didattica di genere frutto di una mescolanza di saperi di competenze diverse ed esperienze già in atto può produrre cambiamenti significativi. Parole chiave condivisione- concertazione- contaminazione- diffusione capillare a partire da NOI soggetti proponenti
Abbiamo sostenuto che appare urgente modificare la cultura diffusa ancora legata a pregiudizi sociali, sessisti e di genere, ma come?
La cultura si cambia a partire dall’EDUCAZIONE,  silenzio assordante da parte del mondo della scuola  anche al Convegno “ La legge 66/96 contro la violenza sessuale vent’anni dopo: storie di donne, bambini e bambine” In cui Stefania Saccardi ha rilanciato una grande sfida, sostenendo che deve essere alta la Formazione dei docenti per abbattere gli Stereotipi di genere nella scuola.
Si invoca un grande cambiamento culturale  anche per l’applicazione di ciò che già abbiamo a livello legislativo, i cambiaMenti devono essere patrimonio della scuola visto l’incidenza significativa nel promuovere cittadinanza attiva che il lungo periodo di frequenza scolastica dovrebbe  auspichiamo concorrere a generare. Un invito quindi:  GeneriAMO cambiaMENTI
Nell’affrontare una didattica idonea a superare gli  stereotipi di genere affrontiamo il Bullismo, piaga diffusa nelle nostre scuole,  x dare voce a chi è ridotto al silenzio, a chi vive gravi  problemi e condizionamenti  nel percorso scolastico quotidiano. Aiutiamoli  a  ricostruire la fiducia negli Altri, nelle istituzioni, come? Proprio questo il nostro esercizio nel laboratorio, trovare insieme le strade idonee e realizzare Strumenti di supporto alla didattica
Appare significativo portare l’emozione nel proporre cambiamento significativo
Invito tutte/i a ricercare notizie e video su Paola De Nicola, La Giudice, una donna in magistratura. La giudice analizza con chiarezza e lungimiranza aspetti legati a  stereotipi, stereotipi di genere, linguaggio, codici anche nel suo ancora maschilista settore operativo
Come sfruttare l’opportunità della classe, della comunità scuola per costruire Legami Veri, Significativi, Corretti, che  devono contribuire ad alimentare competenze durature?
 Analizziamo insieme l’Importanza della comunicazione, del linguaggio, dei gesti, degli sguardi, delle coalizioni, empatie, antipatie, rinforzi negativi e positivi. Costruiamo specchi invisibili per guardarCI ed osservarLI
Dobbiamo avere la capacità di sfruttare tutto questo a nostro favore, non ingabbiando i nostri ragazzi ma coinvolgendoli in un dinamismo produttivo ASCOLTO RECIPROCO, OSSERVAZIONE
Concetti  da approfondire con Ma il cielo è sempre più blu di Alessandra Ghimenti in passato la donna ha avuto il corpo di madre ma non ha avuto la Voce; il linguaggio era dell’uomo, la vita femminile, con le dovute eccezioni, relegata in ruoli di silenzio e di obbedienza, la sottomissione all’uomo si traduceva in un DOLCE SILENZIO
Possiamo partire dalla storia, dalle conquiste sociali, dall’INCLUSIONE e dall’ESCLUSIONE, dall’emancipazione, da quanto conquistato e da quanto ancora da realizzare per affrontare il significato delle PAROLE
Parole chiave emerse nel focus  group:
Negazione, vulnerabilità, trasmissione, contrasto, riparazione, diritti, tutela, provocazione, inviolabilità del corpo, stupro, predatore, trauma, brutalità, responsabilità, legittimazione, risorse, seduzione, violenza, silenzio, emozione, trascuratezza, assenso, consenso, stigmatizzazione, cura, rapporti, discriminazione, opportunità, disabilità, diversità, evoluzione, vantaggio, svantaggio, ambiente, rigidità, genere…
Non è sempre la solita storia. Basta, al  Giorno della marmotta, Ricomincio da capo, Se non ci fosse domani, non ci sarebbero conseguenze e cattivi risvegli ( ricercare autonomamente il significato e gli spunti da credenze e film)
Dobbiamo essere concreti ma anche SOGNATORI per Permettere di Sognare
Ob. Dobbiamo saper aprire Squarci Di Gioia nel condurre il percorso scolastico e di vita, nella scoperta e nel produrre cambiaMenti
Abbiamo l’opportunità, se presenti, di selezionare esperienze positive già esistenti, di fare rete, di costruire interazione
Discussione sui temi emersi- Si affrontano molti temi che evidentemente ci stanno a cuore, ne riporto alcuni sommariamente, a fronte di lungo dibattito molto interessante
ü  il tema delle disuguaglianze, alunni, ragazzi diversi provenienza da gruppi sociali molto divrsificati, seguiranno percorsi formativi scontati ( istituti professionali, tecnici, licei…) con relativa ghettizzazione, serve favorire la costruzione di una rete, serve stabilire comunicazioni funzionali
ü  il tema della censura, vita precaria un po’ per tutti, veloce, senza possibilità né desiderio di approfondire, società liquida,  le immagini che emergono e ci inondano spesso distorte, si potrebbe partire dalla letteratura dalla storia dell’arte, dalla musica  per trovare riferimenti espliciti alla sessualità e alle differenze (es. soddisfare il bisogno del basso ventre…) aiutare i ragazzi a Cercare aspetti storici di crescita civile e sociale, politica e giuridica ( es. Matilde di Canossa vista dai bambini …) percorrere il passato per capire il presente e costruire il futuro
ü  il tema della motivazione, Differenze utili ad un linguaggio di genere per equilibrare il rapporto, lavoro sulla toponomastica oggi, l’omologazione dei giovani ( es. attività e richieste su toponomastica al femminile, analisi di immagini pubblicitarie, di scritti da blog, di sms…) Non è sempre la solita Storia
ü  Il tema dei diritti civili, Unioni civili, si legge da la repubblica una pagina di opinioni di ragazze e ragazzi relative al disegno di legge Cirinnà, ( es.commento bambini/e, disegni scritti lettere…)
ü  Il tema delle sfide, le nostre SFIDE, Daniela Bartolini racconta in modo appassionato le sue Sfide che sono anche proposte da attuare ( es, di attività promosse sul territorio)
ü   Il tema della condivisione e valorizzazione di quanto messo in campo, fare RETE, cercare, rafforzare I contatti con la Rete di scuole,  le Commissioni Pari opportunità, con gli assessori o consiglieri delegati, approfondire cercando rinforzi, strade da percorrere insieme ( es, di proposte demonizzate in campo attività sul Genere…)
ü  Il tema delle differenze, diversità classi eterogenee ma con recente tendenza a ghettizzazioni, ( es. troppi bambini cinesi insieme, troppi …) la diversità come valore se si riesce a dare valore intenzionale alla diversità, un ritorno indietro anche rispetto alle problematiche; troppi bambini diagnosticati problematici perché non corrispondenti né adeguati al modello di scuola proposto. Scuola ambiente ancora troppo rigido
ü  Concertazione prossimo incontro caldeggiando l’invito alla Partecipazione di molti docenti in rappresentanza  delle diverse scuole, invito esteso  anche a chi non ha ancora mai partecipato, sarà nostra Cura mettere al corrente di quanto emerso e avviato
Per sorridere : Al liceo il giovane Einstein si scontra con la rigida mentalità degli insegnanti che rendevano la scuola simile ad una caserma. L’avversione ai metodi di insegnamento autoritari e nozionistici non sfugge agli occhi degli insegnanti che non risparmiano rimproveri spesso immotivati nei confronti dell’alunno che siede nell’ultimo banco con un sorriso ironico perennemente stampato sul volto. “Con la sua sola presenza lei distrugge il rispetto della classe nei miei confronti” gli dirà un professore.
La madre si confiderà scrivendo ad un’amica “sono preoccupata per Albert, fatica ad imparare e non sappiamo cosa potrà fare
Questioni di  ansie materne, rigidità istituzionali e futuro di un maschio nella società

Cordiali saluti, alla prossima, io ci sarò
Emanuela


martedì 9 febbraio 2016

Con gli occhi di un bambino

Il reale che a pelle respiriamo infarcito di macedonie di colori sapori odori e parole cosi diverse tra loro sarebbe, è  proponibile ai bambini o ai giovani cosi intriso di contraddizioni evidenti?
se anche a Sanremo vince la rabbia ... fammi vedere il colore lì dove non c'è il sole..., siamo del gatto

Risultati immagini per ingenuità dei bambini
 lo stupore e la scoperta
+Con gli occhi ormai persi di una bambina/o, confusa/o mi immergo nelle visioni e nei messaggi del quotidiano
Vita/morte
salute/malattia
risparmi/profitti
Giochi/sparatorie
Lavoro/disoccupazione
Diritti/ diseredati
Legalità/traffici illeciti
Caos traffico/pubblicità itineranti
Uguaglianza/disparità
Industria del lusso/ sfruttamento disperato
Crisi/spreco
Buona alimentazione/schifezze, additivi e pesticidi
Stili di vita sani/immobilismo indotto e pubblicità devastanti
Sostenibilità/Spregiudicatezza
Legge/abuso
Rispetto ambientale/distruzione e desertificazione
Onore/disonore furbesco e vincente
Fai da te/fa la Cina
Emergenza sociale/gioco d'azzardo
Carissimi bimbi, le fiabe raccontano spesso storie truci ma a lieto fine, che dite, pensate che la sopravvivenza dei più fragili in questa giungla sia legata a questo ultimo aspetto?
Che la speranza sia ancorata al destino non al volere/potere?
Che i diritti di tutti, lèggi Cirinnà siano scandali a ciel sereno?
Che le famiglie, quali? Siano il baluardo, la roccaforte di questa nostra società di magnaccioni?
Come spiegarvi  dolci nostri bimbi che il lieto fine non si intravede,  da dove noi adulti referenti poter partire per non cadere in banali spiegazioni inspiegabili?
Forse basterebbe dire che...
Cari dolci bambini, il mondo non è più quello di una volta, per fortuna, diremo tutti in coro, proprio così, per fortuna, oggi non ci sono problemi irrisolvibili, lo smartphone 6  ci iuta tutti, l' iPad ci sostiene, il tempo non esiste, la solitudine incalza, l'autonomia si conquista da subito, i vostri desideri saranno immediatamente soddisfatti, l'autorità degli adulti non vi limiterà, le ali per volare sono amputate molto presto per impedirvi con i sogni di farvi male, i vostri denti nuovi ed affilati affondano in pappette stucchevoli e velenose che vi impediscono di assaporare il genuino che ancora esiste sopraffatto dal chimico e dalla facciata falsa del mulino bianco che ci inonda e sopraffà.
Ma un consiglio, vorrei darvi da nonnetta attempata ma vigile, attenti cari piccoli agli orchi ne vagano tanti a scuola e per strada, attenti a non postare cose di cui potreste pentirvi in un inimmaginabile futuro o che potrebbe nuocervi da subito, il lupo è buono ma l'uomo è tanto cattivo, uccide e tortura, deruba e violenta, depreda in giacca e cravatta, demonizza ciò che è buono e potenzia il peggio,.
 Bimbi dolcissimi e futuri cittadini, non lasciatevi impaurire da chi è vestito di stracci, un luogo comune superato, cercate sempre il bello, non quello di facciata, cercate di Sentire, di Relazionarvi con gli Altri di Sviluppare capacità Critica, di Uscire dal Bozzolo con valide letture e ricerca di Amici sani con cui Confrontarvi, cercate nella giungla cosa selezionare, nei boschi cosa raccogliere e costruite il vostro TESORO personale, da custodire lontano dall'aggressione delle immagini stucchevoli o violente, nella buona e nella cattiva sorte
Temete la casa, spesso le persone di fiducia non sono come le vorreste, salutate gli stranieri, non mangiano i bambini come i comunisti  e...
se vi fate male non vi leccate le ferite, le infezioni uccidono, Hiv è ovunque, la meningite vi può raggiungere, le mani e le ferite non si lavano più con la pioggia, ormai acida...
Cosa vi resta poveri bimbi di oggi?
Vi resta la speranza piccoli giovani, sovrani del futuro che i furbetti siano smascherati a partire dai nostri cari politici, che le guerre finiscano per mancanza di armi anche quelle chimiche, che il cibo coltivato in terreni fertili perché sani sia buono ma puro, che le disuguaglianze trovino una piattaforma di sicurezza e di partenza ugualitaria, che i vostri coetanei sfruttati, maltrattati non siano più una risorsa per molti, che chiunque vi voglia bene pensi prima a voi che a sé, che i vostri abiti siano comodi e naturali, che i parchi non ospitino veleni e siringhe, che gli alberi possano farvi ombra e compagnia, che le strade siano libere e sicure, i trasporti accettabili, le case piccole ma serene, che le pagine di un libro vi illuminino,  che le bambine abbiano gli stessi diritti dei loro amici maschi, che nessuno sia più violato in nome di desideri inconfessabili, che nessuno sia più curato a spese di altri, che la scuola sia un luogo sereno di incontro illuminante con persone illuminate che vi capiscono e vi sostengono credendo nelle vostre alte risorse e capacità, seppur da sviluppare con amore e pazienza, che nessuno venga adescato in nome dell'ingenuità, che le nonne sopravvivano con i nonni ancora un po' nonostante il loro forte disadattamento e che tornino i lupi, quelli veri che NON FANNO PAURA, bambini e ragazzi, non fanno paura, garantito! Parola  di prof
Risultati immagini per bambini e ingenuità
 e vaiii!

TRANQUILLI;! SCHERZAVO!

venerdì 5 febbraio 2016

Una realtà bucolica ma devastante

Bla Bla Bla, 
intrighi di potere, alternanza di Bene e Male, opinioni contrastanti, reduci, situazione attuale devastante per presenza sul posto di vittime e carnefici, quanti sforzi per arrivare ad una sentenza, 2 commissioni regionali, la seconda ancora al duro lavoro di ascolto di testimoni, i consiglieri tutti che dichiarano che il Forteto è ed è stato uno scandalo a livello di SISTEMA, quante ne dovremo ancora sentire e quante persone che, ancora non vogliono sentire...
Risultati immagini per il forteto
incanto e disincanto...



Venerdì 29 gennaio si è svolta, presso il Centro d’Incontro di Borgo San Lorenzo, una interessante serata “Lettura di documenti ufficiali inerenti la questione Forteto, Confronto e considerazioni” organizzata dal gruppo di autoaiuto ‘Con il cuore e con la mente' e dalla 'Banca del tempo'.
L’interesse emerso dalla richiesta di  sostegno da parte di  alcune donne direttamente coinvolte ha permesso di organizzare numerosi  incontri alla Banca del Tempo utilizzati per letture ed approfondimenti sul tema Forteto che hanno poi destato il bisogno di aprirsi in un primo incontro rivolto anche alla popolazione, organizzato casualmente nella giornata in cui è stato presentato dal Consiglio regionale, in Regione, il libro Setta di stato.
Durante l'incontro sono stati letti documenti ufficiali, si è parlato della vicenda “Forteto” dopo la conclusione del processo di primo grado, alla luce della sentenza emessa il 17 giugno 2015 dal tribunale di Firenze, della relativa condanna  e delle motivazioni pubblicate a settembre. 
 Erano presenti i rappresentanti delle due Associazioni organizzatrici, volontari di Artemisia, che segue con il progetto Oltre, finanziato dalla Regione Toscana, le vittime del Forteto, dell’associazione Astolfo e un bel numero di semplici cittadini. 
 Ha coordinato la serata la prof.ssa Periccioli, delegata alle pari Opportunità del Comune, che ha spiegato in maniera molto semplice e chiara lo scopo dell'incontro: quello di riuscire ad avere una conoscenza della vicenda attraverso lettura di atti ufficiali, lontana da posizioni ideologiche e/o di parte. 
In apertura i saluti con la lettera dell'assessora alla cultura del comune di Borgo san Lorenzo Cristina Becchi, in riferimento alla sua esperienza di giornalista sui fatti del Forteto;  con le parole per la diffusione dei  due eventi di Teresa Bruno e Petra Filistrucchi, Presidente e vicepresidente dell’Associazione Artemisia; successivamente si è proceduto con letture di documenti tratti dalle motivazioni della sentenza.
Numerosi gli  interventi di fuoriusciti dalla cooperativa con l’intento di  spiegare il loro percorso di vita all'interno della stessa e i motivi che, dopo molti anni, li hanno spinti all’abbandono; rilevanti gli interventi di molti degli intervenuti.
Sono emersi anche aspetti particolari dell'attività della Fondazione Forteto, come  la collaborazione con le scuole del Mugello e della provincia, evidenziando che tale  collaborazione ha contribuito a far  accrescere all’esterno la propria immagine positiva, ottenendo di fatto crediti incondizionati sia sul fronte Politico che Istituzionale.
Dalle letture emerge infatti che più l’immagine esterna si rafforzava con l’azione di personaggi illustri, spesso in buona fede,  utilizzati appositamente al fine di accrescere  il Prestigio del Forteto,  più l’asticella  della follia criminale si alzava.
 I presenti hanno dimostrato vivo interesse a ciò che è stato presentato, con  domande e con la richiesta di continuare ad approfondire la conoscenza di questa realtà che poteva anche apparire molto positiva e che ha purtroppo condizionato negativamente la vita di decine e decine di persone, spesso, ma  non necessariamente, molto fragili. 
Sono stati suggeriti anche incontri con professionisti esperti nella conoscenza di realtà comunitarie complesse, in cui le persone coinvolte possono perdere ogni capacità di giudizio e di critica, ogni contatto con il mondo esterno, come se l’unicità della  vita reale fosse solo quella immagine distorta della coercitiva realtà di appartenenza. 


Il prossimo appuntamento sarà venerdì 26 febbraio, sempre nell’ Auditorium de  Centro d’Incontro, saranno benvenuti tutti coloro che vorranno partecipare all’ incontro.