venerdì 14 ottobre 2016

Cambiare si può

Cambiare i paradigmi dell'educazione?!

Sir Ken Robinson

Un video contaminante da vedere e rivedere, da diffondere

Una lettura INTERESSANTE    Le nuove sfide dell'educazione in 10 comandamenti. Per aiutare i nostri figli a crescere

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Questo libro fornisce ai genitori e agli educatori una mappa di nuovi principi su cui
 fondare il progetto educativo della generazione nata e cresciuta all’inizio del terzo
millennio.
Link
Nostrofiglio.it Prendi tuo figlio per mano e fallo volare (di Marzia Rubega)
Donna&Mamma Per crescere servono anche le regole (di Francesca Capelli)
La Discussione Le nuove sfide dell'educazioe (di Battista Falconi)
Corriere Adriatico Regole per salvare i genitori (di Claudio Fiorani)
Il Ticino Per crescere bene i propri figli (di Simona Rapparelli)
Il Borghese Recensione (di Leonardo Rizzo)
La Destra delle Libertà L'educazione ha bisogno di comandamenti (di Battista Falconi)
CONTENUTO

Genitori disorientati e figli tiranni. Mamme tigri e papà ricotta.
Figli bamboccioni e intimoriti da un futuro senza speranza.
In questa società liquida, senza più riferimenti certi, le relazioni famigliari sono in crisi e rischiano di farne le spese gli adulti di domani, che crescono sospesi tra il desiderio di avere tutto e subito e la fatica di impegnarsi per un futuro pieno di incertezze. Le regole del mercato hanno contaminato sempre più la vita di tutti e i primi a farne le spese sono i nostri figli che, attratti da una felicità a base di consumi ed eccitazione, sembrano incapaci di cercare e approdare ai significati profondi che danno senso all'esistere e che permettono la vera realizzazione di sé.
La crisi dei giovanissimi riflette la crisi del mondo adulto, sempre più fragile e alla ricerca di nuovi comandamenti sui quali fondare il proprio ruolo. Questo libro fornisce ai genitori e agli educatori una mappa di nuovi principi su cui fondare il progetto educativo della generazione nata e cresciuta all'inizio del terzo millennio. Principi che, in un mondo dove tutto è relativo, gli autori elevano alla funzione di "comandamenti", per aiutare gli adulti a presidiare un ruolo che oggi è più che mai necessario.
Con riflessioni, domande guidate, proposte di visione di film, racconti e storie di vita, questo libro si trasforma in una vera e propria bibbia laica per genitori alla ricerca di una nuova luce con cui illuminare il percorso delle nuove generazioni verso la realizzazione di sé.
AUTORI

Michela Fogliani , psicologa, psicoterapeuta e psicopedagogista, è docente di Psicologia e Pedagogia al Liceo delle Scienze Umane "A. Cairoli" di Pavia. È socio fondatore della Società Italiana di Terapia Dialettico Comportamentale e si occupa in particolare del trattamento dei disturbi dello spettro impulsivo, dei disturbi ansioso-depressivi e della personalità. Vive e lavora a Pavia, è sposata e ha due figli di cinque e otto anni.
Alberto Pellai , medico, psicoterapeuta dell'età evolutiva, lavora come ricercatore presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Università degli Studi di Milano, dove si occupa di prevenzione in età evolutiva. Ha pubblicato molti libri per bambini, genitori ed insegnanti, tra cui Nella pancia del papà, Mamma cos'è l'amore Le parole non dette (FrancoAngeli); E ora basta Questa casa non è un albergo (Kowalski editore). Dirige le collane I libri del papà (Edizioni San Paolo) e Parlami del cuore. Favole per bambini di educazione emotiva (Centro Studi Erickson). Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la Medaglia d'argento al merito in Sanità Pubblica.
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Risultati immagini per lo zaino enorme fardello
Su e giù faticosaMente con i manuali come se il sapere automaticamente contaminasse lo studente
Se cambiare si può e si deve oltre l'allegoria della Buona Scuola ( qui si apre
 una visione salvifica ma inefficace) che ha messo tutti letteralmente in 
ginocchio, pensiamo ad invitare i NOSTRI GIOVANI, la generazione che guarda verso il basso, a sollevare lo SGUARDO, non per demonizzare il loro vivere connessi in un mondo virtuale sempre più fagocitante, analogico, a cui le 
ragazze ed i ragazzi non devono rinunciare, ma per suscitare scintille rispetto
 a ciò che realmente li circonda, emozioni reali di un mondo vivo e pulsante che 
è lì davanti  ai nostri occhi e che può catturare attraverso tutti i sensi.
Comunichiamo in modo diverso il concetto di insegnamento (spesso supposte in pillole malgradite), attiviamo la capacità di decostruirlo  per rivisitarlo, non più retorico passaggio di conoscenze ma capacità di offrire  stimoli su punti di vista diversi di un sapere così aperto e vasto, di conoscenze inesauribili tra cui 
appare difficile orientarsi e scegliere per costruire le indispensabili competenze.
Non demonizzare il gioco=libertà, un'azione/stimolo accattivante che innesca meccanismi di curiosità e mette in gioco numerose capacità di apprendere e sperimentare.
I buoni insegnanti, grandi eroi del quotidiano anonimo, sanno bene quanto l'empatia, la capacità relazionale valga più di ogni pesante malloppo di 
manuale, non libro sia ben chiaro, faticosamente portato come fardello da
 casa a scuola, da scuola a casa con relativo mal di pancia e di schiena.

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