Che messaggio positivo in questa società spesso disonesta ma soprattutto ipocrita quello di Luigi Pirandello che nel 1917, quando l'America decise di entrare in guerra durante il primo conflitto mondiale, scrisse Il piacere dell'onestà. Un breve testo di strani intrighi che affronta il problema dell'ESSERE e dell'APPARIRE e di chi è senza maschera nella realtà.
Ladri in politica senza scrupoli, ladri di idee poveri di pensiero, ladri ladri, punto e basta, cioè quella categoria di persone che per vivere o sopravvivere, per bisogno o per vizio sottrae beni a chi con il lavoro e tanta onestà ha creato per sé e per la sua famiglia una vita confortevole, di normalità.
Ho voglia di scrivervi oggi
Cari ladri,
cari criminali, fagocitate quello che con amore, pazienza e tempo abbiamo scelto e messo insieme, depredate le nostre case, auto, borse, con il disprezzo della dignità altrui, voi che del distruggere siete signori ma che da poveretti quali siete non vi sentirete mai ricchi con ciò che ci sottraete perché le nostre lacrime e il nostro dolore erodono il vostro desiderio e vi fanno sottrarre lo sguardo sprezzante quando ci incontrate.
Cari ladri, io oggi grazie a voi sono più stanca e un po' più povera ma recupererò serenità per la mia onestà intellettuale e morale.
Cari disonesti, non solo disprezzo per voi che con l'inganno, con furbizia e agilità ma avide e sporche mani avete lordato la mia roba e la mia casa, anche rabbia che si tramuta lentamente in pena, compassione per la viltà, la scaltrezza malvagia e il disgusto che suscitate senza poter dichiarare la vostra illecita attività clandestina e la vostra umiliazione, forse pena qualora scoperti.
L'orgoglio dell'onestà è tenace, si nutre di poche, piccole cose ma gratifica e soddisfa più di un bottino sottratto con inganno e cupidigia.
Scrivere di voi per me non è solo uno sfogo, mi permette di riflettere facendo luce ( non la vostra torcia che illumina le tenebre del vostro turpe desiderio), ma chiarezza in un momento di rabbia per rinfrancarmi pensando che tra il male ed il bene sceglierei sempre quest'ultimo.
Quanta pena cari ladri, vi auguro con il cuore che il male fatto vi torni indietro, che ciò di cui illecitamente vi siete impossessati non vi crei godimento, che tutto il male del mondo si unisca per intaccare la vostra arroganza, che le mani vi cadano, le gambe non corrano più, che gli occhi non vedano e le labbra restino mute.
Vi auguro inoltre che possiate un giorno guadagnare pochi soldi, con la fatica dell'onesto lavoro, cogliendo la differenza tra ciò che è valore e ciò che non lo è.
Per bisogno ruberei forse anche io, un bisogno estremo, il cibo o i farmaci per i miei figli, ruberei, ne sono certa. Spero vi spinga un prepotente bisogno di sopravvivenza, allora forse potrei capire, ma la devastazione è comunque gratuita anche in questo caso .
Vi penserò spesso creature malvagie dell'oscurità, non soltanto venerdì sera, vi maledirò sempre, per ben 4 volte mi avete lordato, vi auguro che proviate quello che con i miei familiari e amici ho provato io, di cuore, con fermezza e sincerità.
A San Valentino si usava tempo fa inviare biglietti pieni di insulti ed immagini negative a spasimanti indesiderati o avversari in genere, i "Vinegar valentines", un uso oggi purtroppo perduto, recuperiamolo per certe occasioni che fanno gli uomini ladri.
Care creature malvagie, questo è il mio
Buon San Valentino |
l'unione fa la forza, allertiamoci con rumori o strane manovre |
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