venerdì 17 febbraio 2017

La paura della diversità

Teatro di Rifredi 18 e 19 Febbraio  da non perdere!

                    Fa’afafine





MI CHIAMO ALEX E SONO UN DINOSAURO
testo e regia Giuliano Scarpinato
con Michele Degirolamo
e in video Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori
visual media Daniele Salaris per Videostille progetto scenico Caterina Guia
luci Giovanna Bellini - illustrazioni Francesco Gallo per Videostille

MS Rifredi 1883 e Arci di Firenze al fianco del Teatro di Rifredi, dove il 18 e il 19 febbraio andrà in scena "Fa'afafine”. Per promuovere la partecipazione dei più giovani sarà offerto un omaggio agli under 18 che assistono alla messa in scena.

Lo spettacolo che tanto scandalo ha suscitato negli animi di alcuni bigotti  “Mi chiamo Alex e sono un dinosauro" di Giuliano Scarpinato andrà  in scena nel fine settimana, avrei voluto vedere se la censura con forza medievale ne avesse proibito la presentazione demonizzandolo, roba da Inquisizione.
L’opera  con il patrocinio  di Amnesty International è stata segnalata non per l’orrore che presenta e rappresenta ma per i molti premi vinti: il Premio Scenario Infanzia 2014, il Premio Infogiovani 2015, l'Eolo Award 2016 come "miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani".

Lo spettacolo in particolar modo rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di secondo grado, è tratto da "Il mio bellissimo arcobaleno" di Lori Douron.  
Narra semplicemente la storia di Alex, bambino gender fluid che un giorno si sente maschio e uno femmina, realtà esistenti non certo da negare in un monopolio esclusivo del binario unico maschio e femmina. 
Di questi giorni in cronaca testimonianze di genitori e Associazioni per raccontare e parlare dell’aspetto ed informare, uno sportello presente al Meyer a cui poter rivolgersi. Non tabù dunque ma realtà da affrontare senza angoscianti proibizioni né tantomeno oscurantismo retrogrado
Troppe le  polemiche, molte insensate giunte in particolare dalla Curia fiorentina che in una lettera pubblica ha ammonito le scuole e le famiglie cattoliche sui rischi che la visione dello spettacolo potrebbe comportare per i ragazzi.
Non si affonda sul problema della pedofilia, dilagante nella chiesa ma si demonizza la diversità, inconcepibile.
il presidente di Arci Firenze Jacopo Forconi dichiara
“L’unico rischio in cui si può incorrere andando a teatro a vedere lo spettacolo di Scarpinato è quello di tornare a casa e riflettere su quanto sia crudele e sbagliato il discriminare una persona, adulta o bambina che sia, perché diversa.
 Siamo davvero felici che a Firenze questo bello spettacolo sia portato in scena al Teatro di Rifredi, perché siamo convinti del grande valore educativo di spettacoli come questo, che educano al rispetto delle differenze, all’empatia umana e alla necessità di crescere i nostri figli non sulla base di dogmi e schemi, ma preoccupandoci della loro serenità, aiutandoli ad esprimere se stessi e i propri bisogni, e a non lasciarsi guidare dai pregiudizi.”


Dove è andata a finire quella cultura inclusiva del dialogo tanto sbandierata nella valorizzazione della accoglienza e delle diversità anche dalla Chiesa?  
Quante battaglie  per  arginare il fenomeno del bullismo che oggi appare in aumento e che sulla diversità agisce in modo subdolo e devastante.  Che dire? Che Fare? Come prevenire?
Riflettiamo, l’occasione è ghiotta per sconfiggere il moralismo, il perbenismo ed il  negazionismo, tutti a teatro, tutti!

Tante opinioni a confronto http://www.uccronline.it/2015/11/13/la-femminista-michela-marzano-conferma-la-teoria-del-gender-esiste/
https://www.wired.it/attualita/politica/2015/03/13/teoria-del-gender/

Ognuno può leggere ed informarsi, non negare punto e basta

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