Diamante, Cosenza, Calabria, Costa dei cedri, una gemma tra le tante, un Borgo che racconta molte storie di personaggi e di parole, di volti e metafore, narrazioni sapienti e struggenti sui muri delle abitazioni. Una storia, tante storie x rivitalizzare il paese.
Un aggregato urbano proteso sul mare azzurro intenso, qualche manciata di case vecchie e nuove, accatastate ed arroccate, intricate in vicoli di scalette che si inerpicano e sorprendentemente discendono tanto da confondere, un bianco concentrato abitativo di esplosiva potenza evocativa dove portali imponenti lasciano spazio a modesti ingressi di forme e legni antichi e romantici, dove le piante esplodono ovunque anche nel degrado in una miscellanea vitale varietà di fiori spontanei e coltivati, dove i murales diffusi hanno contribuito alla rinascita di una Comunità affacciata sul mare di uno dei Borghi più caratteristici del cosentino.
Forte realismo nel raccontare personaggi del luogo |
Collane di peperoncini pendono festose dagli affacci laddove grandi e piccoli vasi ospitano coltivazioni resilienti e i muri raccontano storie locali di tradizione e di ricerca, di vita e di morte.
Una conquista degli occhi passeggiare sul lungomare che tenuamente colorato fa bella mostra di sé, sinuoso e suntuoso, affiancato dalla magnificenza dei ficus fatti alberi con chiome curate tondeggianti da ammirare mentre lo sguardo si disperde nella fusione di azzurri, tra cielo e mare di mille variazioni di blu.
GenerIamo CambiaMenti il percorso, valorizziamo con saggezza attraverso partecipazione, innovazione e creatività, nuovi modi per esprimersi insieme per ritrovare forti e severe radici armoniche proiettate in modo dinamico verso un futuro sostenibile.
Diamante proteso sul mare si distende custodino dalle motagne |
Un'opera gigantesca di iperrealismo romantico ed accattivante |
Ecco che il prezioso motto del grande Don Milani può essere scomodato anche qui " I Care", l'opposto del me ne frego, tanto in voga quanto perdente, + impegno x tutti a partire dal coinvolgimento dei giovani, delle scuole, dalla valorizzazione del territorio nella sua vocazione per una visione alta del Bene Comune.
Piante scale e colori |
"...
L’idea dei “Murales” è dovuta al pittore Nani Razetti, milanese, ma diamantese di adozione, il quale propose al sindaco del tempo, Ing. Evasio Pascale, il progetto di rivitalizzare il centro storico. L’Operazione Murales, iniziata nel 1981, portò a Diamante, dall’Italia e dall’Estero, ottantatre pittori, che nel mese di giugno iniziarono a dipingere i muri del centro storico, ormai diventati delle grandi tele, facendo rinascere nella gente che vi abita il gusto della conservazione del proprio passato, per un’idea viva, che proietti nel futuro."
Si cammina tra i vicoli mentre tra Sogno e Realtà si confondono i Pensieri onirici di bimbo
Considerazioni
Un tessuto sociale ricco necessita di una seria ed innovativa politica di integrazione, con investimenti nelle specificità dei vari territori e formazione dei nuovi arrivati, non ancora cittadini ma di fatto si, per permettere l'avvio di un nuovo RINASCIMENTO per l'Italia e l'Europa ( fondato sulle Comunità).
Una nuova identità in cui ogni realtà mantiene e valorizza le proprie caratteristiche valorizzando così la ricchezza tradizionale del territorio, la sua peculiarità in una visione più ampia di Rete di Bellezza e Buone Pratiche che partendo dal basso siano coinvolgenti e determinanti per uno sviluppo sostenibile in un sistema basato su microdemocrazia, empowerment e partecipazione civica.
Un tessuto sociale ricco necessita di una seria ed innovativa politica di integrazione, con investimenti nelle specificità dei vari territori e formazione dei nuovi arrivati, non ancora cittadini ma di fatto si, per permettere l'avvio di un nuovo RINASCIMENTO per l'Italia e l'Europa ( fondato sulle Comunità).
Una nuova identità in cui ogni realtà mantiene e valorizza le proprie caratteristiche valorizzando così la ricchezza tradizionale del territorio, la sua peculiarità in una visione più ampia di Rete di Bellezza e Buone Pratiche che partendo dal basso siano coinvolgenti e determinanti per uno sviluppo sostenibile in un sistema basato su microdemocrazia, empowerment e partecipazione civica.