La responsabilità
Ieri come oggi l'aspetto maggiormente allarmante nel quotidiano è legato alla responsabilità personale e collettiva che condiziona azioni e reazioni, una sensibilità non percepita da tutti i cittadini allo stesso modo. Troppo spesso ci facciamo scivolare questo problema di dosso scansandolo come se non ci riguardasse, ignorandolo, evitandolo, senza tener conto dell'unicità del nostro pianeta e del sistema così fragile di relazione tra uomo e ambiente. Il mondo in cui viviamo è un mondo patogeno, in cui l’aria, l’acqua e il cibo nella maggior parte dei casi sono inquinati, dalle nostre azioni, che per gran parte della popolazione l’alimentazione è squilibrata, molto spesso povera di sostanze nutrizionalmente essenziali, che i cibi che mangiamo, i vestiti che indossiamo possiedono microplastiche, che gli squilibri tra chi ha troppo e chi non possiede nulla e muore per questo non possono portare la felicità.
Se attraverso sobrietà e nuovi equilibri, in molti, non ci destiamo muovendoci avremmo perso una grande occasione.
Ecco che la visione del documentario in questione non è semplicemente emblematica in situazioni diverse ma di forte impatto e stimolo per una reazione intima e collettiva, nella consapevolezza che insieme si possa e si debba agire.
Insieme
si Può, le culture e le persone, ognuna con la sua esperienza e tipicità, seppur in ambienti diversi, consapevoli che le nostre radici siano indistruttibili se nel legame con la propria terra e nelle tradizioni troviamo il coraggio e la forza di recuperare quanto di
più importante si possa amare e tramandare.
https://www.youtube.com/watch?v=txwP9UBLrSM
Nessun uomo è un'isola, un documentario di Dominique Marchais
Documentario da non perdere; ricche immagini suggestive di terre incantate seppur attraversate e stravolte dall'impetuoso modernismo che rompe equilibri secolari.
Concetti etici di vita sostenibile in modelli sociopolitici complessi ma imitabili.
Il racconto di un delicato quanto fragile rapporto Uomo Ambiente, tra paesaggi superbi, scelte politiche ed economiche e la prepotente solidità di relazioni umane rese forti da alte competenze per ritrovare equilibri perduti.
Un importante contributo alla salvaguardia dell'ambiente che viene molto spesso dal basso esplicato in una significativa cittadinanza partecipata e responsabile che contagia e condiziona le forze politiche. Perché un altro modo di vedere le cose è possibile concertando e coalizzandosi in visioni future maggiormente sostenibili.
Si rimanda nel documentario all'imponente ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti, da vedere se ancora qualcuno non lo avesse fatto. Una visita a Siena vale bene il viaggio
Un poster antico con cui, il partito al potere, volle che l’artista rappresentasse da un lato l’Allegoria del Cattivo Governo con gli effetti drammatici che esso produceva (carestia, assassini, saccheggi, violenza, povertà, ecc.) dall’altro l’Allegoria del Buon Governo con i suoi positivi effetti (città prospere, campagne coltivate, benessere, ricchezza, gioia, e così via).
L’intento di grande suggestione, molto esplicito:
solo se l’Amministrazione della Cosa pubblica avviene su principi di giustizia sociale equilibrio ed equità, il popolo può beneficiare del governo pubblico.
E ancora... mi sovvien,
mi tornano alla mente i bellissimi manuali per le scuole del grande Giulio Mezzetti, usati per molti anni, che con stupefacenti diorami permettevano di comprendere gli effetti del passaggio nei diversi cicli storici. ( L'ottusità di molti docenti, legati al tradizionale didascalico insegnamento di discipline complesse e inscindibili come storia e geografia, poi li ha combattuti)
https://www.youtube.com/watch?v=txwP9UBLrSM
Nessun uomo è un'isola, un documentario di Dominique Marchais
- DATA USCITA:
- GENERE: Documentario
- ANNO: 2017
- REGIA: Dominique Marchais
- PAESE: Francia
- DURATA: 96 Min
- DISTRIBUZIONE: Kitchen Film
- Titolo originale:
Nul homme n'est une île -Il film diretto da Dominique Marchais, è un viaggio in Europa, dal Mediterraneo alle Alpi, dove scopriamo uomini e donne che lavorano per riportare in vita lo spirito della democrazia e del buon governo.
Dagli agricoltori della Cooperativa Galline Felici in Sicilia agli architetti, artigiani e funzionari delle Alpi svizzere e del Vorarlberg in Austria, tutti fanno politica a partire dal loro lavoro e pensano a se stessi come a un destino comune. Perché come afferma Roberto Li Calzi, agricoltore co-fondatore de “Le Galline Felici” «La vita è più facile se non ci consideriamo individui isolati»-.
dal Lorenzetti ad oggi, lezioni di buone pratiche |
Concetti etici di vita sostenibile in modelli sociopolitici complessi ma imitabili.
Il racconto di un delicato quanto fragile rapporto Uomo Ambiente, tra paesaggi superbi, scelte politiche ed economiche e la prepotente solidità di relazioni umane rese forti da alte competenze per ritrovare equilibri perduti.
Un importante contributo alla salvaguardia dell'ambiente che viene molto spesso dal basso esplicato in una significativa cittadinanza partecipata e responsabile che contagia e condiziona le forze politiche. Perché un altro modo di vedere le cose è possibile concertando e coalizzandosi in visioni future maggiormente sostenibili.
Si rimanda nel documentario all'imponente ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti, da vedere se ancora qualcuno non lo avesse fatto. Una visita a Siena vale bene il viaggio
La campagna fertile ed armoniosaAggiungi didascalia |
L’«Allegoria del Buono e del Cattivo Governo» di Ambrogio Lorenzetti è un importante ciclo di affreschi realizzato da Ambrogio Lorenzetti tra il 1337 e il 1339, nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena.
Il ciclo è una delle prime opere di carattere totalmente laico che troviamo nell’arte del tempo.Un poster antico con cui, il partito al potere, volle che l’artista rappresentasse da un lato l’Allegoria del Cattivo Governo con gli effetti drammatici che esso produceva (carestia, assassini, saccheggi, violenza, povertà, ecc.) dall’altro l’Allegoria del Buon Governo con i suoi positivi effetti (città prospere, campagne coltivate, benessere, ricchezza, gioia, e così via).
L’intento di grande suggestione, molto esplicito:
solo se l’Amministrazione della Cosa pubblica avviene su principi di giustizia sociale equilibrio ed equità, il popolo può beneficiare del governo pubblico.
Da Meditazione XVIIin Devozioni per occasioni d’emergenza,
Editori Riuniti, Roma, 1994, pp. 112-113.
Nessun uomo è un'isola,
intero in se stesso; ciascuno è un pezzo del continente, una parte dell'oceano
... la morte di qualsiasi uomo mi diminuisce, perché sono preso nell'umanità, e
perciò non mandare mai a a chiedere per chi suona la campana; essa suona per
te.
Un rimando al grande
scrittore
Per chi suona
la campana (For Whom the Bell Tolls), romanzo di Ernest Hemingway del
1940
Si racconta l’esperienza di Robert
Jordan, esperienza diretta dello stesso autore, che prese parte alla guerra
civile spagnola.
Il protagonista, Robert Jordan, è un
intellettuale Statunitense che combatte in Spagna per le forze
democratiche cui viene affidato il compito di minare e fare esplodere un ponte
di vitale importanza per i franchisti, ma Robert Jordan fa la conoscenza di Maria, la
cui vita è stata frantumata dallo scoppio della guerra. La storia si sviluppa
tra la svogliatezza di Pablo, il forte senso del dovere di Robert Jordan e
l'altrettanto forte amore per la vita rievocato dalla presenza di Maria. Il
titolo è ricavato da un famoso sermone di John Donne in relazione al
concetto secondo cui nessun uomo è un'isola e cioè non può
considerarsi indipendente dal resto dell'umanità, egli disse: «...And therefore
never send to know for whom the bell tolls. It tolls for thee.»
E ancora, visto che recentemente sono stata a
Diamante
Nuccio Ordine, Gli uomini non sono isole, La Nave di Teseo
...
“ Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso.
ciascuno è un pezzo del continente, una parte dell’oceano. Se una zolla di
terra viene portata via dal mare, l’Europa ne è diminuita […];
La morte di qualsiasi uomo mi diminuisce, perché sono
preso nell’umanità, e perciò non mandar mai a chiedere per chi suona la
campana; essa suona per te.” – John Donne
Prendendo le mosse dalla commovente meditazione di John Donne (1624) a cui si
ispira il titolo del volume, Nuccio
Ordine arricchisce la sua “biblioteca ideale” invitandoci a leggere e
rileggere altre meravigliose pagine della letteratura mondiale. Convinto che
una brillante citazione possa sollecitare la curiosità dei lettori e
incoraggiarli a impossessarsi dell’opera intera, Ordine prosegue la sua
battaglia a favore dei classici, mostrando come la letteratura sia fondamentale
per rendere l’umanità più solidale e più umana.
In un’epoca segnata da brutali egoismi, dalla ripresa dei razzismi e
dell’antisemitismo, dalle terribili disuguaglianze economiche e sociali, dalla
paura dello “straniero”, queste pagine invitano a capire che “vivere per gli
altri” è un’opportunità per dare un senso forte alla nostra vita. Sulla scia di
L’utilità dell’inutile (tradotto in 32 Paesi) e di Classici per la vita
(tradotto in 6 lingue), questo nuovo volume è un inno a ciò che nella nostra
società viene considerato ingiustamente “inutile” perché non produce profitto.
Nuccio Ordine (Diamante, 1958) è
professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università della Calabria. A
Giordano Bruno ha dedicato tre libri, tradotti in nove lingue, tra cui cinese,
giapponese e russo: La cabala dell’asino (2017), La soglia dell’ombra (2009) e
Contro il Vangelo armato (2009). Ha pubblicato anche: Teoria della novella e
teoria del riso nel Cinquecento (2009), Le rendez-vous des savoirs (2009), Les
portraits de Gabriel García Márquez (2012), L’utilità dell’inutile (2013), Tre
corone per un re (2015), Classici per la vita (2016). Fellow dell’Harvard
University Center for Italian Renaissance Studies e della Alexander von
Humboldt Stiftung, è stato invitato in qualità di Visiting Professor in diversi
istituti di ricerca e università negli Stati Uniti (Yale, NYU), in America
Latina (Universidad de San Buenaventura di Bogotà e Università Iberoamericana
di Città del Messico) e in Europa (EHESS, ENS, Paris-IV Sorbonne, CESR di
Tours, IEA Paris, Warburg Institute, Max Planck di Berlino). È Membro d’Onore
dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze (2010) e ha
ricevuto in Brasile tre lauree honoris causa. È stato insignito in Francia
delle Palme Accademiche (Chevalier 2009 e Commandeur 2014) e il Presidente
della Repubblica gli ha concesso la Légion d’honneur (2012). Il Presidente
della Repubblica lo ha nominato Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della
Repubblica Italiana (2018). In Francia dirige, con Yves Hersant, tre collane di
classici (Les Belles Lettres) e in Italia la collana “Classici della
letteratura europea”. È Presidente del Centro Internazionale di Studi Telesiani
Bruniani e Campanelliani. Collabora al “Corriere della Sera”.
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ipertesti in cui navigare x capire non x memorizzare |
mi tornano alla mente i bellissimi manuali per le scuole del grande Giulio Mezzetti, usati per molti anni, che con stupefacenti diorami permettevano di comprendere gli effetti del passaggio nei diversi cicli storici. ( L'ottusità di molti docenti, legati al tradizionale didascalico insegnamento di discipline complesse e inscindibili come storia e geografia, poi li ha combattuti)