sabato 17 aprile 2021

 


In attesa della luna rossa e delle riaperture del 26 Aprile suggerirei una fantastica passeggiata di circa 3 ore. Muniti di scarpe comode e zainetto con l'occorrente diamo il via al nostro Trekking 

Partenza da Fiesole, incrocio  Baccano, al bivio per Montebeni, girare a destra verso l'ex maneggio oggi B&B, prendere il sentiero 1 in direzione Settignano, vi troverete in uno stretto viottolo in mezzo al verde con qualche rigagnolo e tante sorprese naturalistiche.

Giunti ad un cancelletto volutamente lasciato aperto di lato all'ingresso di Castel di Poggio entrate sulla strada principale per percorrere piacevolmente diversi chilometri, proseguendo a sinistra incontriamo l' Azienda agricola Buonamici, via di Montebeni 11, con viste straordinarie di Firenze e maestose olivete.

Proseguiamo fino al bivio per Settignano sulla destra, luogo in cui la vista diventa superbamente soave. Puntinate da cipressi le ville si lasciano intravedere dall'alto mentre il Paese si delinea affacciato sulla Città, prendiamo la strada a destra con cartelli che avvertono di larghezza ed altezza veicoli e percorrendo medie  mura di confine di ampi giardini arriviamo alla destra del cimitero con le tombe di Niccolò Tommaseo e Aldo Palazzeschi e  attiguo parco giochi con area relax. 


 Procediamo arrivando  in una rapida discesa con una vista magnifica alla cappella dell’Oratorio de La Vannella. Qui trenta cipressi simboleggiano  i trenta componenti la Compagnia che deve vegliare sull’Oratorio e custodire la Madonna, attribuita al Botticelli e immagine sacra per tutti gli scalpellini delle colline. La via di Feliceto che incontriamo era una strada pubblica che fa da scorciatoia fra i lati della valle, conservata grazie al continuo cammino, una via storica degli scalpellini che dal borgo di Settignano si recavano a lavorare alle cave di Maiano. in breve giungiamo al borgo di Corbignano preceduto dall'Oratorio della Madonna del Carro del XVI secolo


Il minuscolo borgo di Corbignano, delizioso e curatissimo, situato sulle colline fiorentine tra Vincigliata e Settignano, trae le sue origini da un antico fondo romano dei Corvini.
Boccaccio visse alcuni anni in questi luoghi nel podere paterno del Buonriposo (il Gherardi sostiene che vi sia addirittura nato, atti dell'Accademia della Crusca), traendone l'ispirazione per scrivere il Ninfale fiesolano, poema in ottave sull'amore infelice tra la ninfa Mensola ed il pastore Africo.
Il Borgo abitato da scalpellini che lavoravano nelle vicine cave di Maiano, ebbe come famiglia più importante quella dei Betti fra cui Giusto, progenitore di Antonio Giovanni e Andrea, illustri architetti e scultori del 1500 emigrati a Tours, in Francia, e conosciuti con il nome di Les Justes, dal nome del padre.
Famoso è il monumento funebre del re Luigi XII e Anna di Bretagna nella cattedrale di Saint Denis vicino Parigi
Ritenuti a tutti gli effetti e per molto tempo francesi, solo grazie agli studi di Gaetano Milanesi furono riscoperti come italiani e provenienti da Corbignano.

Ci lasciamo alle spalle il pittoresco Borgo fornito oggi di ampio parcheggio, per i più pigri, per procedere verso Ponte a Mensola attraverso un suggestivo viale fiancheggiato da alberi di carrubo e ampi campi fioriti ammiriamo l'imponente fattoria di Corbignano purtroppo in notevole degrado. 
Giunti al Mensola possiamo passare  il ponte e  inerpicarci per la salita di poggio Gherardo per giungere poi a Maiano e risalire verso Fiesole. Ma un'alternativa interessante è la via che prima di otrepassare il ponte porta fino al castello di Vincigliata per poi giungere nuovamente verso Castel di Poggio, via Montebeni ed a Fiesole. 
Due risalite entrambe interessanti, un anello fantastico per quadri paesaggistici, scorci suggestivi e interesse botanico, 15 chilometri circa di puro piacere.

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