venerdì 5 febbraio 2016

Una realtà bucolica ma devastante

Bla Bla Bla, 
intrighi di potere, alternanza di Bene e Male, opinioni contrastanti, reduci, situazione attuale devastante per presenza sul posto di vittime e carnefici, quanti sforzi per arrivare ad una sentenza, 2 commissioni regionali, la seconda ancora al duro lavoro di ascolto di testimoni, i consiglieri tutti che dichiarano che il Forteto è ed è stato uno scandalo a livello di SISTEMA, quante ne dovremo ancora sentire e quante persone che, ancora non vogliono sentire...
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incanto e disincanto...



Venerdì 29 gennaio si è svolta, presso il Centro d’Incontro di Borgo San Lorenzo, una interessante serata “Lettura di documenti ufficiali inerenti la questione Forteto, Confronto e considerazioni” organizzata dal gruppo di autoaiuto ‘Con il cuore e con la mente' e dalla 'Banca del tempo'.
L’interesse emerso dalla richiesta di  sostegno da parte di  alcune donne direttamente coinvolte ha permesso di organizzare numerosi  incontri alla Banca del Tempo utilizzati per letture ed approfondimenti sul tema Forteto che hanno poi destato il bisogno di aprirsi in un primo incontro rivolto anche alla popolazione, organizzato casualmente nella giornata in cui è stato presentato dal Consiglio regionale, in Regione, il libro Setta di stato.
Durante l'incontro sono stati letti documenti ufficiali, si è parlato della vicenda “Forteto” dopo la conclusione del processo di primo grado, alla luce della sentenza emessa il 17 giugno 2015 dal tribunale di Firenze, della relativa condanna  e delle motivazioni pubblicate a settembre. 
 Erano presenti i rappresentanti delle due Associazioni organizzatrici, volontari di Artemisia, che segue con il progetto Oltre, finanziato dalla Regione Toscana, le vittime del Forteto, dell’associazione Astolfo e un bel numero di semplici cittadini. 
 Ha coordinato la serata la prof.ssa Periccioli, delegata alle pari Opportunità del Comune, che ha spiegato in maniera molto semplice e chiara lo scopo dell'incontro: quello di riuscire ad avere una conoscenza della vicenda attraverso lettura di atti ufficiali, lontana da posizioni ideologiche e/o di parte. 
In apertura i saluti con la lettera dell'assessora alla cultura del comune di Borgo san Lorenzo Cristina Becchi, in riferimento alla sua esperienza di giornalista sui fatti del Forteto;  con le parole per la diffusione dei  due eventi di Teresa Bruno e Petra Filistrucchi, Presidente e vicepresidente dell’Associazione Artemisia; successivamente si è proceduto con letture di documenti tratti dalle motivazioni della sentenza.
Numerosi gli  interventi di fuoriusciti dalla cooperativa con l’intento di  spiegare il loro percorso di vita all'interno della stessa e i motivi che, dopo molti anni, li hanno spinti all’abbandono; rilevanti gli interventi di molti degli intervenuti.
Sono emersi anche aspetti particolari dell'attività della Fondazione Forteto, come  la collaborazione con le scuole del Mugello e della provincia, evidenziando che tale  collaborazione ha contribuito a far  accrescere all’esterno la propria immagine positiva, ottenendo di fatto crediti incondizionati sia sul fronte Politico che Istituzionale.
Dalle letture emerge infatti che più l’immagine esterna si rafforzava con l’azione di personaggi illustri, spesso in buona fede,  utilizzati appositamente al fine di accrescere  il Prestigio del Forteto,  più l’asticella  della follia criminale si alzava.
 I presenti hanno dimostrato vivo interesse a ciò che è stato presentato, con  domande e con la richiesta di continuare ad approfondire la conoscenza di questa realtà che poteva anche apparire molto positiva e che ha purtroppo condizionato negativamente la vita di decine e decine di persone, spesso, ma  non necessariamente, molto fragili. 
Sono stati suggeriti anche incontri con professionisti esperti nella conoscenza di realtà comunitarie complesse, in cui le persone coinvolte possono perdere ogni capacità di giudizio e di critica, ogni contatto con il mondo esterno, come se l’unicità della  vita reale fosse solo quella immagine distorta della coercitiva realtà di appartenenza. 


Il prossimo appuntamento sarà venerdì 26 febbraio, sempre nell’ Auditorium de  Centro d’Incontro, saranno benvenuti tutti coloro che vorranno partecipare all’ incontro.

venerdì 29 gennaio 2016

I ragazzi, la parte migliore di noi

Incontro al liceo Giotto Ulivi
con Emanuela Periccioli, delegata Pari Opportunità del Comune di Borgo San Lorenzo
TEMA DI OGGI 28 gennaio 2016 ore 11,00- 12,00

 Stereotipi di genere, linguaggio sessista e violenza sulle donne
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Scaletta materiali da proporre
Partiamo da noi e dal linguaggio:
·         Stereotipi di genere PPT
·         Lettera Gramellini, vicedirettore del quotidiano La Stampa, da far leggere ai ragazzi
·         Programma 25 novembre con invito alla prossima giornata
·         Legge 15 ottobre 2013 n°119-  In allegato breve storia delle donne
·         Intervento dott.ssa   Veronica Vargiu, assistente sociale e  criminologa
·         Esperienza e informazioni sull’operato dell’Associazione Artemisia
con Maria Stella Dallai, infermiera professionale e volontaria Artemisia

 Suggerisco la lettura della legge 15 ottobre 2013 n°119 ( dal decreto 14 agosto 
                                               2013 n°93, convertito appunto in legge)
Presentato a novembre il Settimo Rapporto sulla violenza di Genere in Toscana
Il Rapporto nasce nel 2009 come strumento attraverso cui l’Osservatorio Sociale Regionale assolve al suo compito istituzionale di monitorare il fenomeno in Toscana ( il Codice Rosa) ( i centri antiviolenza)


del 2005- 2006 la Carta europea per l'uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, in collaborazione con numerosi partners e con il sostegno della Commissione europea.
 Iniziative per l’ applicazione dell’ Articolo 6 - Neutralizzare gli stereotipi
1.Il firmatario s’impegna a neutralizzare e a prevenire, per quanto possibile, pregiudizi, azioni, utilizzo di espressioni verbali e di immagini basate sull’idea della superiorità o dell’inferiorità dell’uno o dell’altro sesso, e/o il perpetuarsi di ruoli femminili e maschili stereotipati.
2. A tal fine, il firmatario dovrà accertarsi che la comunicazione, sia interna all’ente che verso il pubblico, sia conforme all’impegno assunto, promovendo immagini sessuate positive o esempi ugualmente positivi.
 3. Il firmatario aiuterà i collaboratori e le collaboratrici, attraverso la formazione o con altri mezzi, ad identificare e ad eliminare le attitudini e i comportamenti stereotipati, adottando codici di comportamento al riguardo.
4. Il firmatario realizzerà attività e campagne di comunicazione volte a favorire la presa di coscienza sul ruolo controproducente degli stereotipi di genere nei confronti della realizzazione della parità tra donne e uomini.
      STEREOTIPI E PREGIUDIZI rispetto a chi e a che cosa?
          STEREOTIPO  :  pre concetto che attribuisce  caratteri e comportamenti  a un individuo o a un gruppo sociale                                                                                                                                                                                           
          PREGIUDIZIO:   opinione preconcetta, concepita non per conoscenza diretta di un fatto ma in base a voci e a opinioni di senso comune ,non verificate.

          IDENTITA’ -  L’identità nasce e si struttura a partire dalla propria identità biologica.
          Si consolida tramite la rete di relazioni intersoggettive che si istituiscono sin dalla nascita all’interno dello specifico contesto di vita  e di cultura.

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la drammatica realtà difficile da digerire
Ma oggi vogliamo insieme anche  parlare di oggettivazione sessuale (riagganciandoci al testo di Chiara Volpato Deumanizzazione. Come si legittima la violenza), che colpisce donne e in misura/forma differente anche gli uomini. L’iper-sessualizzazione delle donne e degli uomini attraverso le immagini che vengono diffuse dai media, è un fenomeno che influenza entrambi i sessi, laddove troviamo un uomo rappresentato sempre più come ammasso muscolare, in cui la forza fisica prevale sulle emozioni e la dominanza sessuale viene accentuata.
L’ossessione per una forma conformata di uomo e donna viene instillata dai media. L’oggetto donna è dipinto con tratti stereotipati, giovane sottile, levigata, come se non ci fosse il passare del tempo, come se la donna fosse rappresentabile solo nella sua giovinezza/bellezza esclusiva di poche e quindi non rappresentativa, o in qualcosa che le assomiglia a tutti i costi. Mi viene in mente quanto sottolineava Lorella Zanardo( da vedere Il corpo delle donne) in un suo intervento di educazione ai media tra i ragazzi e le ragazze del centro di aggregazione giovanile: le donne anziane (anche secondo l’indagine Donne e Media del Censis 2012 ) rappresentano solo il 4,8% del mondo femminile in tv. Questa mancata rappresentazione comporta una sorta di “non esistenza” di tutto quanto non è conforme a certi canoni. Tutto questo causa un forte senso di inadeguatezza nelle donne. Questa ossessione di una rappresentazione parziale e appiattita dell’universo femminile non riguarda solo le donne comuni, questa “eterna giovinezza” diventa un canone a cui adeguarsi dappertutto.
Occorre agire su più fronti perché la SCUOLA diventi promotrice di Parità
          Sollecitare la consapevolezza degli/delle insegnanti  (elaborazione critica della cultura trasmessa e   modalità di interazione  con gli alunni dei due sessi.
          Contrastare gli stereotipi sessisti
      (effetto condizionante nell’indirizzare i percorsi formativi dei ragazzi e delle ragazze verso scelte  
      tradizionali)
          Rivedere i programmi scolastici, i libri di testo, le materie di insegnamento  allargandole e includendo un’ottica di genere;


E voi cosa ne pensate?
Brainstorming con alunno che annota interventi

  I ragazzi interessati e coinvolti, attenti ed estremamente corretti ma  come sempre accade a scuola irrigiditi e insospettiti da paura di critiche e giudizi, timori valutativi ed insicurezze...
Forza ragazzi, uscite dal guscio che vi trattiene, la scuola è a vostro servizio, non voi al suo, la vita vi aspetta chiedendoVI di esprimerVI 

Incontro Super organizzato  anche con gli studenti di prima coadiuvati dai più grandi! La scuola che vorrei ed avrei voluto per i miei figli, i miei nipoti e tutti i ragazzi è così: inclusiva, aperta, concreta, non troppo strutturata, flessibile, innovativa, motivante, lungimirante, capovolta... Continuate voi, aiutatemi ad aggiungere aggettivazioni adeguate...
Ai docenti incredibilmente aperti e disponibili, vorrei dire: "Conosco le fatiche per aprire le aule ed allontanarsi da quanto reiterato negli anni per inventarsi un modo nuovo di comunicare,  suscitare entusiasmo, stabilire relazioni efficaci e indurre a curiosità, ma  le  risposte ripagano,  competenze durature e  apertura mentale, spirito critico e desiderio di capire e conoscere ben oltre le finestre aperte sapientemente da docenti motivati e illuminati"
GRAZIE!
Che dire poi di una televisione bigotta, e si parla di Rai3,  che posticipa la trasmissione Presa Diretta condotta da Riccardo Iacona ( che dichiara il suo disappunto pubblicamente) per evitare di contaminare con argomenti tabù la fascia serale avanzata?
Educazione sentimentale e affettività, bullismo e sessualità, cosa è che crea scandalo per ragazzi costretti a subire quotidianamente atti di bullismo anche pesanti, immagini terrificanti, nudi esibiti senza necessità, strumentalizzazione dei corpi, pubblicità indecenti ricolme di pregiudizi e linguaggio sessista ad oltranza? Che strano pianeta quello in cui viviamo, la vita indecente si esibisce a piene mani senza pudore ma ciò che previene ed educa lo si cela...hai detto mai che si provochi una sana crescita di cittadinanza!

mercoledì 13 gennaio 2016

Hic et nunc

Persa la bozza non salvata, mali di oggi per frettolose e caotiche autentiche
procederemo a chiarirci nuovamente intorno ai concetti espressi e volatilizzati....

iniziava così: svago dopo le feste? Incredibile da credere, difficile da sostenere, eppure le Festività natalizie implicano un alto livello di tensioni, stress ed anxiety che, detti in inglese suonano snob ma in italiano molto meno, debilitanti, frustranti, angoscianti.
Ecco nel mio dire disperso e farneticante ho sottolineato il bisogno di evasione da questo lungo periodo tra cure parentali e famiglia, tra abbuffate di cibo ottundente, sbalzi umorali, cordialità ed  ipocrite finzioni, sommersi ed annientati da un torbido inutile sfarzo, da sfavillanti luci in tempo di crisi e dall'urgente bisogno di incontrarsi, dare e ricevere spesso senza scambiarsi nulla di significativo
Un rituale che si ripete irrimediabilmente uguale da cui purificarsi con qualche cosa di salvifico.


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lo stupore e l'incanto




Ecco, un viaggio, ideale o realistico, metaforico o concretamente fornito di modesti bagagli
La mia catarsi di poca durata, semplice e banale non si è potuta chiamare Burkina come avrei desiderato,  ha avuto un nome vicino ma ridondante  Barcellona, preparativi gradevoli, suggestive immagine tra vento e mare, terra e bellezza, polizia e turismo.


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Barceloneta e Barrios



Hic et nunc, quindi si procede dimenticando

Un tuffo in quel ventoso porto di Barcellona è servito, vita frenetica ma calma, mediterranea ipocrisia di uno stile improntato sul fare senza tempo, tra aspetti tradizionali autentici e viali inondati da paccottiglia inguardabile e ripetitiva ad ogni passo in  un mediterraneo sapere di vita frenetica ma tranquilla, nella Ciutat Vella e Barri Gotic, nei Barrios,  nel cuore della Barceloneta alla scoperta di angoli spesso nascosti,dal sapore antico in angoli ventosi e freschi, poveri ma pulsanti, semplici e degradati, apparentemente ovattati da realistica realtà che si presenta spesso a capo coperto e vesti scure, attraverso grida di bimbi con occhi pece e capelli corvini, scorci che pullulano di vita reale, insomma, ben lontani dal turismo di massa.

sabato 26 dicembre 2015

Il dono

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SOS buon vecchio Babbo Natale 

L'attesa del Natale non è più nutrita da sogni e speranze è semplicemente e tristemente travestita d'oro ma non brilla. Non scintilla, ferro vecchio trasudante ruggine corrosiva, copione sfilacciato e obsoleto,  lusinga abitudinaria e strisciante che occupa il vuoto ma non lo riempie, che impegna frustrando e devastando gli animi già tanto fragili quanto poveri e stressati. Una solida copertura effimera rivestita di ipocrita magia luccicante, di addobbi festosi, di riti collettivi e persuasivi, di tacchi a spillo traballanti e incerti, di improbabili cachemire cinesi ma ugualmente morbidi, di profumi pungenti e sovrabbondanti che coprono il maleodorante stile di vita,  di desiderio crescente di raccontarsi per come non siamo che ci prende per mano e ci porta via.
Dove? Nella frenesia degli acquisti inutili quanto futili, simulando ricchezze ed affari di stupida esclusività.
Fermiamoci, freniamo la dopamina che ci comanda, guardiamoci nei volti sfigurati dal trucco e omologati dallo standard del momento, fermiamoci... 
Siamo persone "umane", quindi necessitiamo gli uni degli altri, troviamoci per parlare, guardiamoci per vedersi, ascoltiamoci per aiutarsi, doniamoci con generosa inquietudine.
Se la festa non scintilla vale ugualmente, crediamoci, vale nello sforzo residuo di una ritrovata umanità fatta di piccoli gesti teneri e antichi, di ancestrali attenzioni reciproche di empatia e tenerezza,  di grasso e magro bello e brutto giovane e vecchio uguale e diverso.
Proviamoci ancora, forse ne vale la pena!?
Lasciare il consumismo alle spalle, travestirsi da vecchi saggi  per raccontare storie di ordinaria quotidianità che sa di buono e di onesto, forse di pane più che di panettone, di acciuga più che di caviale, di noci e mandarini, di profumi e tradizioni della nostra  terra che una volta con fatica ritrovate ti prendono e ti portano via, ci rassicurano e ci "curano"
Basta lasciarsi andare, il resto viene da sé, con spontanea nostalgia e gli occhi lucidi di chi sa commuoversi ancora di fronte ad un bambino che ti chiama con la sua manina e non con l'ultimo modello di cellulare
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Fare insieme per divertirsi

mercoledì 9 dicembre 2015

Bella gente, divertente

Gruppo websemantico  http://gruppowebsemantico.blogspot.com                                    
                   Biblioteca delle Oblate – Firenze – Via dell’Oriolo 26
                          sabato 5 dicembre 2015   ore 17,30
          Isolina di  Paolo Minerva  e Visti da vicino di Paola Capitani Costanzo
                 Tipografia Nuova Calducci di Marco Fantechi, dicembre, 2015
                                                           www.edida.net
                                                  La creatività è qualcosa di sospeso che sboccia sempre tra il
                                                                pensiero e un sogno (anonimo)

Il Gruppo web semantico  incontra due autori           Paolo Minerva e Paola Capitani Costanzo

   Il buongiorno si vede dal mattino e l’arrivo imprevisto di Beltrando Mugnai con la sua chitarra è di buon auspicio, per cui si rivede in diretta il palinsesto.. sarà lui ad iniziare con una canzone popolare facilmente orecchiabile e condivisibile dal pubblico, tanto per creare l’atmosfera.
   Paola Capitani Costanzo introduce le testimonianze dei partecipanti all’incontro ringraziando Grazia Asta, direttrice della Biblioteca delle Oblate, per la concessione degli spazi e la collaborazione nella realizzazione dell’iniziativa.
   Illustra brevemente le finalità del Gruppo web semantico, attivo dal gennaio 2000, nonostante non sia supportata da alcun finanziamento, ma si basi solo sulla cooperazione dei vari partecipanti di diversi punti d’Italia e non solo.   La rete .. un filo che corre tra diverse esperienze e idee, emozioni e collaborazioni, che costituisce la trama del Gruppo e anche quella della compagnia amatoriale Il Cocomero, diventata recentemente Giullari e menestrelli. Se non ci sono affiatamento, stima, impegno, gioco, ironia e allegria.. si va poco lontano.
   Quindi un intervento di una voce maschile e di una femminile, dando il passo a Luciano Artusi, scrittore fiorentino e parente del celebre Pellegrino Artusi, che presenta il libro di Paolo Minerva, Isolina, attraverso una sintesi efficace e sobria, ricca tuttavia di spunti e interpretazioni.
 Isolina  racconta di una coppia di adolescenti e del loro amore, nel periodo dell'alluvione a Firenze, in occasione di  un volontariato all'Istituto di Montedomini, istituzione fiorentina nel cuore di Santa Croce per aiutare appunto una anziana signora. Emozioni, ricordi, obiettivi e programmi di una coppia di ragazzi sullo sfondo degli anni 60.
 
Visti da vicino 1955-2015. Incontri con personaggi illustri di Paola Capitani Costanzo con la cultura, la storia, la scuola, la conoscenza e spesso vicini al quartiere di Santa Croce a Firenze.
     Attraverso il volontariato, la comunicazione, le emozioni, gli scambi di esperienze, gli incontri, i collegamenti, i rapporti, per creare reti e sinergie e sopravvivere al quotidiano.
                                                                                 Con un solo filo non si costruisce un tessuto
 
   Come ricorda Ginzburg  nel paradigma del tappeto “l’occhio va in varie direzioni: verticale, orizzontate e .. diagonale” le diverse direzioni che vanno seguite in qualsiasi progetto e programma e che nella rete richiedono il massimo di partecipazione e collaborazione.
       
    La parola quindi ad Antonia Ida Fontana, amica e collega di Paola Capitani dal 1996, quando Antonia Fontana divenne direttrice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Non avendo ancora alloggio di servizio si trasferisce in casa di Paola dove condividono momenti unici.
   Attuale presidente della Società Dante Alighieri di Firenze sottolinea la sintesi e l’efficacia di Paola Capitani che riesce e far provare emozioni e far calare il lettore nei diversi ambienti e nei diversi personaggi. Illustra anche i punti salienti di Isolina, del garbo e della freschezza dei ritratti che emergono attraverso la lettura di una storia semplice ricca di spunti e di riflessioni.
     Marco Fantechi della Nuova Calducci, fiero di fare parte di tale consesso del quale dice di non sentirsi degno, ricorda l’importanza che ha ancora ha la stampa rispetto alla digitalizzazione dei testi che pare sia in crescita. Ma un libro di carta ha un fascino e un garbo, uno spessore e una usabilità che restano vivi ancora. La passione e la competenza che Marco impiega nel suo lavoro lo rende un vero protagonista in questo settore, dove rivela capacità e intuizioni uniche.
   Emanuela Periccioli, delegata Pari Opportunità del Comune di Borgo San Lorenzo, legge un brano sul viaggio di chi, lasciata ogni speranza approda dolorosamente nelle nostre terre, i nuovi volti di donne di oggi, con nomi che non rappresentano se non il dolore, collegabili facilmente allo stile di Visti da vicino, ma dove la miseria e le guerre non la risonanza del personaggio richiamano l'attenzione del lettore. Se la pittura è tipicamente attribuita ai maschi, il viaggio di Paola attraverso i vari personaggi, 12 donne e 12 uomini, costituisce un ricamo e una trina, arti tipicamente femminili, i personaggi delineati in un tessuto e un intreccio che richiama la metafora di altri tipi di arte.
    Paola sintetizza i diversi caratteri delle persone citate e i motivi che l’hanno spinta a questa documentazione dove rivive brani della sua vita, della sua crescita e della sua professione.
   Conclude Paolo Minerva raccontando con una particolare vena emotiva della storia vissuta e delle emozioni che l’hanno attraversata in un momento difficile per Firenze e in un contesto particolare come quello della Residenza di Montedomini, una istituzione che caratterizza il quartiere di santa Croce. Porta anche come testimonianza il libro avuto in dono da Isolina che ricorda una storia, un’ epoca e un contenuto di particolare interesse culturale e non solo affettivo.
    Beltrando riprende la sua chitarra e con L’amore è come l’ellera si chiude questa presentazione simpatica e amena che ha visto la calorosa partecipazione dei molti presenti all’iniziativa.
    E’ stato ricordato il brano del mitico John Lennon che  l’aveva vista lunga con le parole del suo Imagine .. dove voleva una popolazione di sognatori, pacifisti, in un unico mondo globale, caratterizzato dal bene e dalla serena convivenza e collaborazione.
     Parole riprese alla Biblioteca delle Oblate in occasione della presentazione dei due libri: un pretesto per parlare di rete, solidarietà, collaborazione, in un periodo in cui siamo sbigottiti e terrorizzati di fronte alla violenza, agli attentati, alle morti che si susseguono con un tragico bollettino di guerra. Una guerra difficile perché il nemico è ovunque, appare improvvisamente nei luoghi più impensati, generato da mani insospettabili, mosso da menti sconvolte. Non ci sono più regole, non ci sono più criteri e siamo allo sbando, impauriti e inermi.
    Per diversi motivi sono assenti Ruth Cardenas Vettori dell’Istituto Mircea Eliade, Annmaria Tammaro, www.ifla.org, Stefano Angelo e Lamberto Salucco di www.edida.net che pubblicano i due libri in formato digitale.
     Gli articoli della manifestazione saranno su Biblioteche Oggi www.bibliotecheoggi.it e su www.italiauomoambiente.il di cui il redattore Alberto Pestelli non solo uno scrittore e sostenitore della cultura ma amico e collega con il quale abbiamo organizzato varie iniziative analoghe.                                Bene sognare e sapere dove si è..  sono due posti diversi  (Tiziana Marchi)

I libri sono in vendita presso la Libreria delle Donne in via Fiesolana a Firenze

Programmi 2016
domenica 14 febbraio a Borgo San Lorenzo, Firenze ore 17 – Te con brio
   10 regole per vivere col partner di Paola Capitani, Giovane Holden, 2012  info@Villapecori.it
domenica 28 febbraio a Nicola di Ortonovo (La Spezia) ll cioccolato…amore e musica e non solo
8 marzo a Borgo San Lorenzo a Villa Pecori,  la donna dedicata a Bianca Bianchi e Teresa Mattei
     della Costituente del 1946
marzo 2016 - incontri di scrittura autobiografica presso Bed and Breakfast Sassoerminia
      info@sassoerminia.it    dal venerdì alla domenica  -  calendario in programmazione


In corso il progetto di un bollettino da realizzare con la RSA Principe Amabelek degli Istituti di Montedomini, dove Carina svolge un pregevole supporto di compagnia e animazione. Si riprendono gli spunti e le attività svolte in occasione del  corso di autobiografia e di registrazione della memoria svolto con la Compagnia del Cocomnero negli anni 2003 e 2004 presso l’Istituto Montedomini di via Malcontenti e di Borgo Pinti con la collaborazione dei volontari e degli stessi utenti con la partecipazione del personale di supporto e di animazione delle due strutture, compresi i volontari Avo.

mercoledì 2 dicembre 2015

Visti da vicino, pagine come quadri

Un Incontro tanti volti, e pagine intriganti
Il giorno sabato 5 dicembre  alle 17,30 alla Biblioteca delle Oblate a Firenze, in via dell'Oriolo, saranno presentati  dal gruppo websemantico 2 libri ricchi di spunti interessanti: Isolina di Paolo Medici e Visti da vicino, 1955-2015 di Paola Capitani

Isolina è la storia di una coppia di adolescenti che svolgono attività di volontariato presso l'Istituto Montedomini a Firenze nel 1966 .. anno dell'alluvione figure e stati d'animo, immagini e atteggiamenti, sentimenti ed azioni,  storia personale e grande storia...

"Una storia, nella quale realtà e fantasia, ricordi reali e immaginari si miscelano equamente fino a creare un composto omogeneo di uno spaccato di vita insolita. Luoghi ed eventi più o meno noti ai fiorentini fanno da palcoscenico allo svolgersi della storia. Lo scenario richiama l’alluvione del 1966, l’inesorabile distruzione, ma anche la grinta tipicamente fiorentina di risorgere, in una contrapposizione millenaria di coesistenza tra l’uomo e la natura."

Incipit
"A passo svelto mi dirigevo verso la parrocchia, con la testa piena d’interrogativi, come un frullatore a pieno regime, "Ma che vuole da me il parroco, neanche lo conosco? Non frequento la parrocchia con assiduità tanto da essere in confidenza con lui”. Questi erano i pensieri che mi turbinavano in testa dopo aver ricevuto la sua telefonata con la quale mi convocava presso il suo studio, in parrocchia.
     Un tiepido sole primaverile emergeva dal freddo invernale scaldando l’aria e rendendo piacevole il cammino verso la chiesa parrocchiale. Chiesa e locali parrocchiali si affacciano su piazza Savonarola, tipica piazza del tessuto urbano fiorentino, con alberi, aiuole, siepi e panchine. Una piazza frequentatissima dai residenti, fra i quali potevi trovare i bambini che frequentavano il vicino asilo  che negli spazi della piazza giocavano spensierati sotto gli sguardi vigili di nonni e mamme premurose. Era quasi una regola incontrare i ragazzi delle elementari e delle medie che giocavano a pallone negli immaginari campi da calcio della piazza..."

Visti da vicino: una carrellata di episodi, aneddoti, brani di storia vissuti in prima persona dall'autrice, la giramondo e cantastorie per eccellenza Paola Capitano, incontri suggestivi con personaggi quali Pupi Avati, Romola Bellandi, Bianca Bianchi, Don Luigi Calonghi, Wanda Ferragamo, Stefania Fuscagni, Giorgio La Pira, Sandra Landi, Fioretta Mazzei, Mauro Pagliai, Enzo Petrini, Laura Poli, e altri esponenti della cultura non solo fiorentina

Pennellate di parole semplici e sorprendenti che colpiscono gli occhi prima del cuore, che delineano con dovizia di particolari e curiosità soggetti tanto interessanti quanto famosi

 I libri sono in stampa dalla Tipografia Calducci e si possono leggere in formato digitale come ebook su www.edida.net

Storie particolari, storie vere, storie da non perdere
Vi aspettiamo!
Un piccolo assaggio gustoso tratto dal libro Visti da vicino, pagine  in cui si traccia con delicata leggerezza un morbido ritratto...  
 "La Romola, donna dalle mani e dalla testa eccezionali, grande viaggiatrice spiccatamente curiosa, ha il dono di immortalare dettagli caratteristici o di quotidianità, tramonti, angolature insolite..."

 Ci ha donato un acquarello  dipinto per noi "Volo spezzato in  azzurro" che abbiamo utilizzato per la locandina  del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne

       "L’ho conosciuta ad una cena estiva, a luglio, per San Romolo, in uno scoppiettante cielo stellato, arricchito dai fuochi di artificio. Una serata tra amici (attori, pittori, musicisti, ricercatori, stilisti..) che si affacciavano alla magica terrazza su Firenze, dove, in una cucchiaiata si raccoglie la storia etrusca e romana, medievale e rinascimentale della città.
    Curiosa delle persone e degli eventi raduna spesso amici e colleghi nella splendida casa di Monterinaldi, una finestra magica su un panorama da sogno. Ancora tiene anche un corso di acquerello, che credo sia la sua passione primaria, ogni lunedì pomeriggio, con la stessa passione e le stesse emozioni di sempre. Le sue cene sono occasione di mostre, presentazioni di libri, conoscenze di autori e artisti nelle varie discipline, Il garbo e l’attenzione di Romola sono un valore aggiunto non indifferente, uniti al suo entusiasmo e alla sua naturale curiosità che la rendono una “fanciulla senza età”.  Attenta agli altri e alle loro vite si interessa di quanto accade intorno, pronta a mettersi in gioco in nuove iniziative e progetti...
Romola Bellandi, l'estate in un acquerello
tocco leggero, fatato....

martedì 17 novembre 2015

No ad ogni tipo di violenza

 Gli sconcertanti fatti di venerdì scorso ci riportano con crudezza a riflettere sulla violenza a cui noi 

vogliamo dire No, un no fermo e convinto perché l'odio agisce contro ogni forma di diritto e rappresenta 


la negazione di ogni forma di emancipazione, no dunque al terrorismo, no alla costruzione di un clima di 


terrore, no alle discriminazioni, no alle disuguaglianze no alla sopraffazione, no a tutte le forme di 


classismo e razzismo, no a tutte le impietose sudditanze. 

È una battaglia questa che può essere vinta solo se sarà giocata da molti in contemporanea e  su più fronti, quello politico, quello culturale e quello economico. Una guerra no, non vorremmo, anche se alcuni ritengono di poter e dover contare sul fronte militare, con risposte armate che oggi, purtroppo come ieri, forse appaiono  legittime e necessarie  ma non possono e non debbono essere la sola risposta, la violenza chiama violenza e i morti altri morti, non quindi una catena virtuosa ma solo una visione luttuosa e pestifera che ammorba i paesi.
Vittime sempre le  Donne, madri, figlie, sorelle, amiche, compagne, coloro che generano la vita
25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Per dire No ad ogni forma di VIOLENZA dopo gli ultimi drammatici avvenimenti
l’Italia intera si mobilita con manifestazioni, flash mob, convegni e iniziative per sensibilizzare le coscienze di fronte alle tante, troppe situazioni di violenza di cui veniamo a conoscenza ogni giorno. 
 Ancora DONNA. Sarà presentato il rapporto sulla violenza di genere il giorno 24 novembre
Nel nostro paese ogni anno più di un milione di donne è soggetta a violenza, finisce nella rete dei soprusi al maschile, che si ripetono più volte arrivando alla  cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro senza contare la violenza sottile e psicologica ). In Europa ogni giorno sette donne vengono uccise e in Italia una donna muore ogni due giorni, sempre per mano del partner. Non si può restare indifferenti quando le cifre sono queste. Dobbiamo costruire percorsi di conoscenza e sensibilizzazione, chiedere finanziamenti ai governi per corsi di formazione nelle scuole, per informare ed accogliere chi è in difficoltà, per costruire una rete affidabile che agisca per modificare lo stato attuale che comunque in 10/15 anni ha fatto passi da gigante. 
Noi vogliamo testimoniare e discutere, quindi un caldo invito
25 Novembre 2015 - ore 16:00

GeneriAMO CambiaMENTI2
Centro D’ INCONTRO
Borgo San Lorenzo, piazza Dante 33
                                                                   
Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 ha designato il 25 novembre come Giornata dedicata al tema invitando i governi e le organizzazioni internazionali a promuovere attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica.

La Dott.ssa Emanuela Periccioli, delegata alle Pari Opportunità del comune di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con: i ragazzi del progetto Kontatto, con ReMida e con le Associazioni del Centro D’Incontro, organizza un pomeriggio di condivisione in cui soggetti diversi si confronteranno sul tema della violenza.

In continuità con quanto messo in campo l’anno passato e con gli obiettivi di costruire intorno al tema forte condivisione tra le generazioni e di creare una Rete sul territorio tra coloro che si occupano di tematiche sociali, abbiamo predisposto laboratori, formazione, incontri ed altre attività che confluiscono nella giornata del 25 novembre come da programma allegato, partendo da una istallazione ed un flash mob di fronte al Comune.
Vogliamo dire insieme BASTA ad ogni forma di violenza ricordando che ben il 14 % di donne in Italia ha sperimentato su di sé forme diverse di aggressione da quella psicologica, al mobbing, da minacce a persecuzioni.

La giornata comincerà con Stefania Zuri, dell’associazione Artemisia, che presenta lo sportello di ascolto in Comune, l’intervento dell’Assessore Cristina Becchi, a seguire Maria Stella Dallai, infermiera volontaria con la sua recente esperienza in Costa D’avorio, gli interventi dei ragazzi del progetto Kontatto,  e poi letture, musica e molto altro ancora.
A concludere la serata le performance teatrali con Anna Scalabrini e le artiste di FraMentidiVersi, seguite da un aperitivo offerto da Unicoop Borgo San Lorenzo.


Tutte le attività sono ad ingresso gratuito.
Grazie per diffondere e partecipare, forza ragazzi, l'anno passato il campo è stato vostro! Repetita iuvat