domenica 21 febbraio 2021

Andar per erbe e fiori

Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera
Pablo Neruda

Piante e fiori, la vita che sboccia e prepara al sorriso. Non è superficialità, oggi più che mai, per chi può, ricercare un briciolo di leggerezza aiuta ad andare avanti



Aver cura delle piante, cercare fiori e profumi nuovi, riconoscerli, perdersi nelle tante erbacee perenni così modeste e così preziose, un vanto e una competenza che rinnova il piacere ogni volta.

Muoversi con destrezza tra le stradine ancora fangose di campagna è un grande privilegio ignorato da molti salutisti che, in tempi normali, preferiscono affollare palestre superattrezzate e inondate di sudori e profumi acri di deodoranti. Esplorare e rigenerarsi la parola d'ordine, anche lasciarsi sorprendere da un rinnovo inusuale, da una gemma succulenta, da un vortice di verde e ora di fiori che generosamente punteggiano i campi e i prati, nelle olivete e nei cigli già si inerpica l'asparagina che presto darà i suoi frutti, gli asparagi selvatici, saporiti e delicati. Qualche anemone rallegra qua e là, nei petali domina il giallo ed il viola, un invito ad assaggiare le bacche rosse delle rose botaniche ricche di vitamina C e raccoglierle così decorative ( aiutiando la pianta a rigenerarsi), il muschio cattura lo sguardo in ogni forma e sfumatura, abbonda come un tappeto di velluto ricopre pietre e cortecce soprattutto sui versanti rivolti a nord; impossibile non condividere questo spettacolo salubre per corpo e mente, cammini ossigenandoti ed i pensieri svaniscono di colpo.

Se raccogli qualche foglia di felce o polipodio mettila a essiccare dentro una pagina di giornale sotto il peso di un  libro, resterà bellissima e sarà utile per realizzare bigliettini o composizioni.

 I fiori sanno ridere, i fiori sanno sorridere, i fiori sanno anche assumere un’aria triste, giungendo persino alla disperazione – ma nessun fiore sa piangere. La natura è totalmente stoica; per questo ci offre il più sublime esempio di coraggio ed è la nostra maggiore consolatrice.

(Malcolm de Chazal)

                                                                   Ode al fiore Azzurro                            
                                                               Camminando verso il mare

nella prateria
oggi è novembre,
tutto è nato ormai,
tutto ha statura,
ondulazione, fragranza.
erba dopo erba
intenderò la terra,
passo per passo,
fino alla linea impazzita
dell’oceano.
D’improvviso un’onda
d’aria agita e ondeggia
l’orzo selvatico:
salta
il volo di un uccello
dai miei piedi, il suolo
pieno di fili d’oro,
di petali senza nome
brilla d’improvviso come rosa verde
si aggroviglia in ortiche che rivelano
il nemico comune,
agili steli, rovi
punteggiati,
differenza infinita
di ogni vegetale che mi saluta
a volte con un rapido
scintillio di spine
o con la pulsazione del suo profumo
fresco, fine ed amaro. 
Pablo Neruda

Infine perché non apprezzare anche il gusto e il piacevole impatto visivo delle erbe selvatiche commestibili, usiamo il tarassaco, l'erba cipollina, la malva, il finocchietto selvatico e raccogliamo acetosella, cicoria, rucola dei campi, ortica, vitalba e quant'altro ancora... Buona passeggiata aguzzando la vista!


“La campagna toscana è stata costruita come un’opera d’arte da un popolo raffinato, quello stesso che ordinava nel ‘400 ai suoi pittori dipinti e affreschi: è questa la caratteristica, il tratto principale calato nel corso dei secoli nel disegno dei campi, nell’architettura delle case toscane. È incredibile come questa gente si sia costruita i suoi paesaggi rurali come se non avesse altra preoccupazione che la bellezza”.

Albert Camus

mercoledì 17 febbraio 2021

Metereopatia


 Piove governo ladro!


C'è chi fa risalire l'espressione così efficace al periodo Granducale 

https://www.academia.edu/37617776/Il_sale_produzione_e_regolamentazione_nella_Toscana_del_1700

Sembra che il Granduca di Toscana ancora nel 1788 dopo aver messo la odiata tassa sul sale ne proponesse la PESA sempre nei giorni di pioggia così da incassare di più. Il sale bagnato naturalmente pesa di più; quante astuzie escogitate sempre contro la povera gente 

Sarà per questo caro prezzo del sale che il pane toscano è rigorosamente sciocco? Credo proprio di si

La pioggia intristisce, il vento innervosisce, il freddo impigrisce, il grigio rende cupa la giornata

SOS pioggia? Anche un ombrello allegro aiuta


Il tempo influenza più di quanto pensiamo il nostro UMORE

La meteoropatia dal greco μετέωρον (meteoron, cosa che è, che avviene in alto) e πάθος (pathos, passione, malattia è un insieme  di disturbi psichici e fisici associati ai mutamenti  del tempo atmosferico, delle stagioni, del clima. Quando le condizioni meteorologiche cambiano, l'organismo deve adattarsi e subisce, di riflesso, uno “stress”.

Si manifesta di frequente con  disturbi dell'umore: irritabilità, tendenza all'isolamento, ansia, malinconia e sintomi  depressivi quali apatia, ansia, insonnia, cefalea, astenia, sudorazione, nausea, vertigini, difficoltà di concentrazione, aumento di dolori articolarì e muscolari.

Quindi un diffuso malessere generale che raggruppa sintomi fisici e psicologici legati ad una eccessiva sensibilità verso cambiamenti climatici e maltempo.

 Diamo così un nome a quel malessere diffuso e a quella debolezza che ci assalgono e attanagliano piano piano nei cambiamenti di stagione, oggi repentini e insoliti, quando in genere si verifica un indebolimento del nostro sistema immunitario.

Cosa Fare? I rimedi della nonna non sono niente male, costo 0 ed efficacia probabile, da provare:cibo sano e rigenerante ed azioni semplici mirate al benessere...

Mens sana in corpore sano, famosa locuzione latina che sottolinea l´importanza della correlazione tra corpo e mente. Oggi si parla di sano stile di vita.

Qualche consiglio da provare x credere

Sicuramente utile una dieta equilibrata con cibi antiossidanti per rafforzare le difese immunitarie, quindi facciamo un pieno di vitamina C con i buoni agrumi disponibili in questa stagione, diventiamo bulimici di carote e zucche cosi ricche di antiossidanti, cucinare con abbondante aglio per aumentare le difese immunitarie e abbondare durante il giorno di tisane, se ne trovano biologiche ed ottime per reidratare, rilassare e rigenerare. (cercare echinacea)

Un quadrato di cioccolato fondente per aprire la giornata e chiuderla completerà il potenziamento delle difese e migliorerà con efficacia il buonumore.
Un po’ di attività fisica non deve mancare, passeggiamo per una mezzoretta al giorno con ogni tempo guardandoci intorno curiosamente per scoprire tanti dettagli. Pratichiamo qualche sport compatibile con il momento, esercizi di yoga e pilates, stendiamo bene gli arti cercando un allungamento ideale, roteiamo i piedi e le mani da sedute, sforziamoci di fare piegamenti di fronte ad un radiatore come sostegno, passeggiamo tra cucina e salotto ascoltando musica e notizie…qualche saltello non guasta.

 Le strategie difensive sono tante, se messe insieme saranno un toccasana
 Vediamo qualche amica/o e  forziamoci alla socialità nonostante i tempi, con le dovute precauzioni, aiuterà a ritrovare il buonumore. Fare i lupi solitari alla lunga intristisce.

Condividiamo, parliamo con le  amiche e con gli amici, scambiamoci consigli su letture ed altro, tornaiamo a sorridere perché i tempi sono bui ma ridere con o senza il sole fa bene alla salute oltre agli ambiti vaccini.👫💃🌸


domenica 14 febbraio 2021

Il SOLE - UN SOLE

 

Un raggio di sole

La luce ti accarezza 
mentre un raggio indecente
sfiora la tua pelle

e il calore si espande
in una sublime sensazione
di solare dolcezza

Dal  dizionario Treccani- Buonumóre 

(o bonumóre; più com. buòn umóre) s. m.

Stato d’animo sereno, allegro, con o senza manifestazioni esteriori: il suo bè invidiabileperdereriacquistare il b.; frequente la locuz. di b., in funzione avv.: essere di b.; stasera ti trovo finalmente di buonumore.

 Le giornate di sole predispongono al buonumore

Proprio così, se quando ti svegli intravedi, ancora assonnato, un bel raggio far capolino dalle tue finestre sei fortunato, fuori c’è bel tempo e il sole fa da padrone conferendo una rinnovata bellezza a tutto ciò che illumina.

Il Sole è l’unica Stella ben visibile ai nostri occhi. Ci appare come una sfera gialla e, senza renderci conto, ha una notevole influenza sulla nostra vita quotidiana. È infatti indubbio che una giornata soleggiata, con un bel Sole e un clima mite, ci faccia venire voglia di fare una passeggiata all’aria aperta e ci metta decisamente di buonumore.   



 La nostra stella: il Sole

di Marco Marchetti e Paolo Morini

 Il Sole è una stella medio-piccola, di tipo molto comune, di colore giallo e posizionata a circa 30 mila anni luce dal centro di una galassia a spirale altrettanto comune.
Il Sole è la stella a noi più vicina ed è indubbiamente l’astro più importante per quanto riguarda la vita sul nostro pianeta: senza la sua luce e il suo calore la vita, come noi la conosciamo, sarebbe impossibile. Anche la civiltà tecnologica umana è in forte debito verso il Sole: infatti la maggior parte dell’energia consumata oggi dall’uomo è energia di origine solare convertita.

Il Sole può essere immaginato come una gigantesca sfera di gas con un diametro che si aggira intorno al milione e 400 mila chilometri.

Nella sua parte centrale (dove la temperatura raggiunge valori pari a quindici milioni di gradi) avviene la produzione di quell’immensa quantità di energia che consente alla nostra stella di illuminare e scaldare il sistema solare da quattro miliardi e seicento milioni di anni: il meccanismo è quello della fusione nucleare, lo stesso che sta alla base del funzionamento di una bomba H.

In altre parole il Sole è un gigantesco reattore a fusione nucleare.

Procedendo dal nucleo verso l’esterno incontriamo una zona in cui l’energia viene trasmessa per irraggiamento (zona radiativa) seguita da una in cui l’energia viene trasferita per convezione (zona convettiva); a questo punto troviamo la fotosfera che è la regione visibile del Sole, la zona in cui i gas cessano di essere trasparenti alla radiazione.

Al di sopra della fotosfera trova posto la cromosfera, un sottile strato di gas dove hanno origine le protuberanze solari (gigantesche eruzioni di gas con dimensioni di decine di migliaia di chilometri), dopo di che si estende la corona, una regione caldissima che rappresenta la parte più esterna dell’atmosfera solare.

Dalla corona si sprigiona il cosiddetto vento solare, un flusso di particelle cariche che spazza tutto il sistema solare.

La cromosfera e la corona solare, normalmente invisibili, possono essere osservate durante la fase di totalità delle eclissi di Sole oppure con particolari apparecchiature sofisticate.



 Quando diciamo sei il mio sole, sembri un sole intendiamo dichiarare al nostro interlocutore l'entusiasmo per il legame, per come  riusciamo per affezione a vedere questo soggetto in una veste nuova e raggiante. Usiamo una metafora, nel primo caso, o una similitudine nel secondo.

La similitudine è una figura retorica che mette a confronto due concetti. La metafora si differenzia dalla similitudine per l'assenza di avverbi di paragone.

 Queste due figure retoriche sono utilizzate molto spesso, sia nella prosa che nella poesia.

In periodo pandemico, troppo chiusi e molto demoralizzati, nella lunga attesa di giorni migliori intravedere un raggio di sole può portare il buonumore ( per quel che vale)

sabato 6 febbraio 2021

Mimosa

 Oggi 6 febbraio 2021 giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili

 Oggi, sabato 6 febbraio, si celebra la Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali     femminili, pratiche dolorosissime, invalidanti e primitive  prive di alcuna utilità, purtroppo ancora     molto diffuse. Un grido che va fermato con l'educazione, l'istruzione e la diffusione delle   drammatiche conseguenze 


Intorno alla mimosa anticipo di primavera

Ora  che esulta trionfante ad ogni via campestre e cittadina oltrepassando recinzioni e muri per farsi ammirare, per promuovere ottimismo, per concedersi raggiante e generosa a tutte le  passanti ma anche aprire gli animi degli uomini stabilendo un contatto, un'intesa silente ma preziosa. 

Pare dire guardami apprezzami sono effimera come la vita ma sono festosa e sovranamente positiva come te, caro essere umano solamente quando di questo genere sei una degna rappresentanza.


Da Ballate non pagate di Alda Merini

Ragazza, tu che sfiori la mia mente,

c’è nel tempo vibrato

 una mimosa che va raccolta dentro la sutura

e ha suono, credi, un suono inverecondo


Liguria di Vincenzo Cardarelli

        E' la Liguria una terra leggiadra.

        Il sasso ardente, l'argilla pulita,

        s'avvivano di pampini al sole.

        E' gigante l'ulivo. A primavera

        appar dovunque la mimosa effimera.

        Ombra e sole s'alternano

        per quelle fondi valli

        che si celano al mare,

        per le vie lastricate

        che vanno in su, fra campi e rose,

        pozzi e terre spaccate,

        costeggiando poderi e vigne chiuse.

        In quell'arida terra il sole striscia

        sulle pietre come un serpe.

        Il mare in certi giorni

        e' un giardino fiorito.

        Reca messaggi il vento.

        Venere torna a nascere

        ai soffi del maestrale.

        O chiese di Liguria, come navi

        disposte a esser varate!

        O aperti ai venti e all'onde

        liguri cimiteri!

        Una rosea tristezza vi colora

        quando di sera, simile ad un fiore

        che marcisce, la grande luce

        si va sfacendo e muore.

Non lasciamo che la pagliuzza gialla di vita e speranza che brilla negli occhi di migliaia di bambine sia offuscata e muoia per sempre

domenica 31 gennaio 2021

Oggi come Ieri

  


  Le vite che non valgono

Bosnia - Croazia

Leggiamo del gioco, eufemismo terribile, The Game, che obbliga i migranti ad aspettare la notte per provare con mille rischi ad attraversare la debole linea di confine  tra l'Unione europea e la Bosnia, a costo della vita, per quel che vale,  nella speranza di arrivare oltre la linea fatidica per richiedere lo Stato di Rifugiato. Respinti senza pietà, nella neve, picchiati e derubati di soldi e cellulare che troppo spesso risultano sequestrati dalla Polizia senza alcuna riserva... 

Pietro Bartolo insieme ad altri parlamentari europei ne fa un drammatico resoconto tutto da leggere.

Grecia

Oggi 31 gennaio abbiamo saputo da Maria Stella, che un furgone  con aiuti di vario genere partirà passando da Borgo alla volta di Lesbo. Si tratta di una iniziativa informale portata avanti da 2 volontari di Mani per resistere, una dei quali abbiamo conosciuto in altre occasioni informative sulla drammatica situazione; vogliono portare farmaci, viveri, coperte, abbigliamento e materiali di vario tipo che possano aiutare la sopravvivenza nel campo. 

All'ultimo tuffo dopo aver saputo solo da 12 ore ci siamo attivati e non solo Noi, abbiamo cercato di collaborare come Banca del Tempo Mugello cercando di acquistare qualche scatola di farmaci e poco altro. Sollecitato l'aiuto non sono mancate risposte.

Si resta inermi e sgomenti, increduli di fronte a questi disastri umanitari.

Quando la vita non vale nulla, come è possibile ancora ignorare che oltre 8 mila bambini con donne e uomini vivono reclusi in condizioni disumane nel nuovo campo temporaneo di Lesbo?

Una domanda retorica, la situazione ad oggi sappiamo essere ancora peggiore di quelle in cui disumanamente già vivevano nel campo di Moria distrutto l’8 settembre in un incendio.

Atroce e avvilente pensare che dai nostri simili arrivino i mali peggiori.

Poco se ne parla ma da alcune Associazioni Umanitarie il grido di allarme è agghiacciante.

Mentre nuovi poveri non intravedono un futuro e la pandemia rallenta ma non si ferma migliaia di persone abbandonate dall’Europa sopravvivono senza acqua in tende precarie in un gelo tremendo, prive di servizi igienici, usando spesso l’acqua ghiaccia e salata del mare per lavarsi e campando di stenti con quantità di cibo insufficienti, pasti modestissimi, insufficienti, distribuiti spesso una volta al giorno. 

Siamo in Europa? Certo che si...

https://www.savethechildren.it/blog-notizie/minori-migranti-bosnia-decine-senza-protezione


La malvagità umana come l’abbandono alimentano i rischi di violenza per donne e bambini, una situazione inaccettabile.

Il 27  Gennaio 2021 abbiamo celebrato come si celebra ogni anno dal 2000 Il Giorno della Memoria, un doveroso ricordo per chi subì ogni forma di atrocità.

 Il 27 Gennaio 1945 è il giorno in cui, al termine della seconda Guerra Mondiale, vennero abbattuti i cancelli di  Auschwitz  dalla sessantesima armata dell’esercito sovietico. Occhi attoniti di militari si stupirono di fronte all’orrore puro.

Questo giorno così necessario da ricordare con studio e approfondimenti deve ricondurci attraverso il passato ad una lettura del presente, soprattutto quello scomodo di cui si tace; le vicende odierne dei campi di profughi non vorremmo che diventassero in un recente futuro solamente nuovi tristi giorni di celebrazione.

Legge 20 luglio 2000, n. 211

"Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000

Art. 1.

1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.

sabato 23 gennaio 2021

Oggi più di Ieri



Oggi più di ieri la nostra inclinazione alla socialità e alla bellezza va coltivata e curata come un prezioso orticello che ci potrà regalare frutti sani e di grande nutrimento.
 Niente avviene per caso, ricordiamolo.
Usciamo con la dovuta prudenza, la tana protegge ma non aiuta, insidiosi stati d'animo si impossessano della mente senza scampo creando momenti di ansia e di panico, allora usciamo, respiriamo ammirando quello che ci siamo persi in passato, oppure che vogliamo riprendere, ripassare come studenti alla vigilia di un esame. Recuperiamo e potenziamo la nostra capacità di osservare e di cogliere dettagli e particolari superbi di quella realtà che circondandandoci sembra scontata.
 Esercitiamo con fermezza questa gratuita abilità:

 RICONOSCERE

 Se proviamo ad impegnarci nell'arte del ricordo seppur vicino ci accorgeremo che ci resta piuttosto difficile descrivere  nel dettaglio le vie che pecorriamo ogni giorno, la conoscenza è sommaria e globale, se scendiamo nei dettagli  ci perdiamo. Passato l'angolo della miastrada o nella stessa cosa incontro? 
Uno dietro l'altro provo ad indicare negozi, portoni, esercizi che con fatica riuscirò a mettere al loro posto. Eppure ogni giorno percorriamo la stessa strada.
 Restiamo increduli per la scarsa capacità di memorizzare il susseguirsi di piccole tante cose a noi così familiari ma poi sconosciute, da riconoscere con stupore.
Provare per credere, la precisione ed i particolari ci sfuggono, catturiamoli per sorprenderci. 
Costruiamo con la magia di un rito giornaliero il nostro percorso tra reale e virtuale, girelliamo curiosi come pellegrini senza meta, sostiamo per ammirare gli elementi particolari non sempre trascurabili, catturiamo tra la consuetudine e la novità piccole storie appassionanti, disegniamo con gli occhi e fotografiamo con le mani libere in un viaggio turistico magari di pochi chilometri ma emozionante nella commozione straordinaria della ordinaria scoperta.





La precarietà del momento non sostiene un'ottica positiva, purtroppo oggi la vita va avanti così.
Serrande abbassate, disoccupazione giovanile e nuova instabilità alle porte, salari bassi e dilagante demoralizzazione, lavoro comunque sempre più provvisorio e incerto e la povertà che aumenta cosi come una ristretta ma ingente ricchezza troppo spesso frutto di speculazioni e malaffare.
 I progetti di molti giovani divenuti proibitivi, noi vecchi pensionati ancora disponibili con le nostre solide entrate, poche ma certe, a sostenere come possiamo sogni e desideri che troppo spesso saranno costretti a restare nel cassetto, prospettive in sfumature di grigio londra verso il cupo nero.

Dobbiamo pero essere fiduciosi: l'inclinazione umana alla bellezza ed alla socialità saprà essere salvifica per molti se non per tutti.
 Basterebbe saper riconoscere chi e cosa in mezzo all'inferno non è inferno e farlo durare e dargli spazio.

«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà:
se ce n’è uno è quello che è già qui,
l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme.

Due modi ci sono per non soffrirne.

Il primo riesce facile a molti:
accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.

Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui:
cercare e saper riconoscere che e che cosa,
in mezzo all’inferno,
non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».


Italo CalvinoLe città invisibili, Einaudi, 1972

Una lettura non sempre lineare ma sicuramente sorprendente



sabato 9 gennaio 2021

Sentirsi vecchi


Sentirsi vecchi nel tempo della pandemia crea disagi ulteriori.

La condizione di  vecchio è narrata in modo sublime nel testo "Spalle al muro" da quel gran paroliere, chansonnier istrionico e sublime che è Renato Zero, ascoltare i suoi versi ammutolisce per l'efficace trasmissione così concreta di sensazioni e stati d'animo tanto realistici. 

Oggi più che mai in tempo di Covid la situazione degli anziani tanto inutili quanto si diceva preziosi si colora di tinte grige, in un anno migliaia di teste canute sparite senza addii, ancora centinaia al giorno solo perché più vulnerabili, una devastante perdita che si soppesa spesso giustificandola con valori utilitaristici: vecchi equivale a peso familiare, fardello sociale, costi non motivati, scarsi consumi, inadeguatezza ai tempi attuali ed ai loro ritmi, vite improduttive, in una parola  superflui.

La nostra società non può essere così vecchia

Il periodo in cui la saggezza dei nostri amati anziani era basilare per intraprendere la vita in autonomia sembra lontano anni luce. I ritmi moderni e la tecnologia che non avanza ma travolge e polverizza,  condizionano il pensiero nella direzione dell'ottimizzazione che non concede nulla a chi ha speso una vita sudandosela ed oggi si sente fuoriluogo e fuori tempo affetto da nostagia e malinconia cronica nonostante i residui di vitalità che potrebbero e dovrebbero essere sostenuti e potenziati.

Inutili e soli, raggiunti da frettolose telefonate che spesso sovraccaricano emotivamente dando forma a fantasmi ansiogeni che si aggirano nelle notti di veglia.

Non ci si può aspettare altro da una società che non sostiene i giovani, che non garantisce studio e lavoro, da una politica improvvisata  che produce ogni giorno nuovi poveri e grandi ricchi in una forbice iniqua sempre più allargata.

 Il posto dei vecchi è marginale e non può essere che cosi.