martedì 24 marzo 2020

Auguri Alda

alda merini
aforismi

« Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenare tempesta.


Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera»

Da Vuoto d’amore, una “raccolta di raccolte”, curata da Maria Corti, una antologia delle poesie della grandissima poetessa italiana Alda Merini  pubblicata nel 1991 dall’editore EinaudiAlda Merini nasceva a Milano il 21 marzo 1931. 
Si è spenta nella sua città il primo novembre 2009, per un tumore alle ossa. 
Aveva 78 anni.


 Elogio alla morte
Se la morte fosse un vivere quieto,
un bel lasciarsi andare,
un’acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa.
Ma poiché la morte è muraglia,
dolore, ostinazione violenta,
io magicamente resisto.
Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni senza un perché
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa perché tu mi fai vivere,
perché mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza,
da quel miele tumefatto e impreciso
che è la morte di ogni poeta.



...
Amai teneramente dei dolcissimi amanti
senza che essi sapessero mai nulla.
E su questi intessei tele di ragno
e fui preda della mia stessa materia.
In me l’anima c’era della meretrice
della santa della sanguinaria e dell’ipocrita.
Molti diedero al mio modo di vivere un nome
e fui soltanto una isterica.
(da “La gazza ladra”)

Il gobbo
Dalla solita sponda del mattino
io mi guadagno palmo a palmo il giorno:
il giorno dalle acque così grigie,
dall’espressione assente.
Il giorno io lo guadagno con fatica
tra le due sponde che non si risolvono,
insoluta io stessa per la vita
… e nessuno m’aiuta.
Mi viene a volte un gobbo sfaccendato,
un simbolo presago d’allegrezza
che ha il dono di una stana profezia.
E perché vada incontro alla promessa
lui mi traghetta sulle proprie spalle.
(22 dicembre 1948 – da”Poetesse del Novecento” 1951)


                                             Alda raccontava così la sua esistenza 

«Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno. Per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara».

https://www.youtube.com/watch?v=
kc5dtqYCLQo

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