Va' dove ti porta il cuore. Io c'ero
Firenze
gemellata con Kiev risponde dopo 16 giorni di guerra atroce.
Due
manifestazioni a Firenze, venerdì 11 in
piazza SS. Annunziata per gridare la richiesta di una soluzione
diplomatica al conflitto, protezione assistenza e diritti per la popolazione
ucraina, sicurezza e disarmo. Tanti giovani dalle 17,30 in un corteo arcobaleno
fino a Piazza Strozzi. Dal punto di vista valoriale sono presente e sono convita oggi della mia presenza, ma dal punto di vista logistico per le svolte tanto attese e indispensabili quella di oggi con le città di Europa può avere un significato importante
SS. Annunziata venerdì 11 |
La manifestazione di venerdì è stata promossa dall'Assemblea cittadina contro la guerra e
da una serie di realtà cittadine come
Alterpiana, Anpi Firenze, Arci Firenze, Casa dei diritti dei popoli, Cgil
Firenze, Collettivo D'Ateneo, Assemblea cittadina contro la guerra,
Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Cpa Fi-Sud, Flc Cgil Firenze,
Firenze città aperta, Fucina per la Nonviolenza, Perunaltracittà, Potere al
popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana-Federazione Firenze, Firenze
Possibile, Statunitensi contro la guerra, Umani per resistere, Women's March
Florence.
Le
dichiarazioni "Condanniamo
fermamente l'aggressione della Russia all'Ucraina, che porta morte,
distruzione e sofferenze alla popolazione civile, e che non può trovare
giustificazione alcuna. Siamo
fermamente contrari a qualunque espansione della NATO, che provoca
tensioni e conflitti in Europa come in altre parti del mondo; la NATO ha
continuato ad allargarsi verso l'est Europa nonostante gli accordi presi dopo
la fine del Patto di Varsavia. Riteniamo inaccettabile la decisione del governo
e del parlamento italiani per l'invio di aiuti militari, in netto contrasto con
l'art.11 della nostra Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra come strumento
di offesa alla libertà dei popoli e di risoluzione delle controversie
internazionali”
Santa Croce sabato 12 |
OGGI. Sabato
l’appuntamento nella splendida piazza Santa Croce a Firenze, 20.000 persone e
100 città collegate per dire nettamente no a questa assurda guerra. Tantissimi sindaci infreddoliti con la fascia tricolore e i Gonfaloni dei molti comuni. Molti gli interventi anche in collegamento o con
videomessaggi inviati dai sindaci dell'Europa. Tanti rappresentanti
istituzionali e persone di ogni età.
L’iniziativa è "Cities stand with Ukraine" organizzata da Eurocities e dal sindaco di Firenze Dario Nardella in qualità di presidente di Eurocities, una sigla che riunisce le principali città europee.
Presenti insieme Pd, Azione, Italia viva, +Europa, socialisti, Verdi, LeU, speriamo non per campagna elettorale. Comunque abbiamo ora capito chi sta con Kiev e chi no.
Una lunghissima bandiera ucraina tenuta da donne ucraine con nastri azzurri e gialli appuntati come spille ( mi spiegano simboli del cielo chiaro e sereno e del grano fonte di vita) troneggia sotto la scalinata della chiesa, emozionata mi unisco per trattenerlo per le folate di vento forte che creano un moto ondoso significativo nonostante il bel sole.
Il Presidente ucraino
in videomessaggio, maglietta verde e parole di ringraziamento. Zelensky
dichiara:
"Noi ucraini siamo grati a tutti voi, chiedo a ognuno di voi di non dimenticarci. Questa guerra non è stata iniziata da noi ed è contro la persone pacifiche" "Ognuno di voi ha una foto dei vostri cari sul telefono. Noi non ce ne rendiamo conto ma sappiamo che queste foto non sono le ultime di queste persone, perché siamo convinti che vedremo di nuovo le persone da noi amate, vedremo come crescono i nostri bambini. Sono 79, dice Zelensky i bambini uccisi in guerra. Questo numero non deve cambiare più. Le forze armate russe cercano di distruggere intere città. Mariupol è assediata, la bombardano 24 ore su 24, hanno distrutto addirittura la clinica ostetrica di un ospedale infantile".
Tanti altri interventi si susseguono.
Si
chiude la manifestazione, apertasi con il suono delle chiarine, con "Imagine" di john Lennon
Essere presenti venerdì e sabato,
parlare con tante signore ucraine che spiegano il loro punto di vista nel raccontare
tante diverse storie ci fa sentire meno disperati in questo momento di guerra
che deve finire al più presto con mediazioni di significato per auspicabili accordi
possibili.
la Storia ci indicherà tutti come testimoni passivi di crimini e un massacri inauditi e indicherà Putin come nuovo temuto zar di una Russia sempre più potente
Agire subito dopo sarà troppo tardi
Periodo terribile: la guerra, la crisi
energetica, ci si mette anche l’aumento dei contagi da coronavirus, una crisi
nella crisi come le matriosche russe passate da intrigante souvenir a simbolo innominabile
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