SAVE OurSouls SOS ( segnale di richiesta di Soccorso)
Siamo promossi o bocciati in continuazione nella vita ma LE BOCCIATURE SCOLASTICHE bruciano molto, Perché?
La bocciatura chiama in causa molteplici responsabilità: della famiglia, della scuola, dell’alunno.
I ritardi, la bocciature, la grande mortalità scolastica, l'abbandono,(anagrafe Lucignolo, sic?!) sono sempre espressione di un insuccesso che riguarda tutti, non solamente i nostri ragazzi, ma le loro famiglie e i loro docenti che dovranno chiedersi quanto hanno investito, speso su quell'alunno e se le competenze personali siano state sufficienti nel mettere in atto nel modo opportuno un percorso/progetto personalizzato per quanto possibile.
Su quali strategie vengono messe in campo per... nella scuola stenderei un velo pietoso.
Dare fiducia talvolta serve, costruire con LORO è necessario, anzi INDISPENSABILE
Siamo promossi o bocciati in continuazione nella vita ma LE BOCCIATURE SCOLASTICHE bruciano molto, Perché?
La bocciatura chiama in causa molteplici responsabilità: della famiglia, della scuola, dell’alunno.
Spesso chi viene fermato non possiede una famiglia solida alle spalle, solida in vari sensi, economico, referenziale, culturale ecc." ... è ingiusto far parti uguali tra diseguali" ? questione spinosa già battaglia di Don Milani ancora oggi monito non accolto.
Le varie responsabilità vanno prese in considerazione, non certamente per mettere in moto atti di accusa, ma perché alunni, docenti e genitori dovrebbero essere sempre compartecipi dell’impegno educativo che serve e che implica molte responsabilità personali delle singole diverse componenti.
La scuola, ancora forse per non molto, è chiamata fortemente in causa nella complessa gestazione del bambino in crescita, il ruolo educativo le compete in molte componenti: orientative, di autostima, di valorizzazione, di crescita culturale, di crescita relazionale di crescita in cittadinanza, nell' autorealizzazione, fine ultimo dell'educazione/istruzione.
Le varie responsabilità vanno prese in considerazione, non certamente per mettere in moto atti di accusa, ma perché alunni, docenti e genitori dovrebbero essere sempre compartecipi dell’impegno educativo che serve e che implica molte responsabilità personali delle singole diverse componenti.
La scuola, ancora forse per non molto, è chiamata fortemente in causa nella complessa gestazione del bambino in crescita, il ruolo educativo le compete in molte componenti: orientative, di autostima, di valorizzazione, di crescita culturale, di crescita relazionale di crescita in cittadinanza, nell' autorealizzazione, fine ultimo dell'educazione/istruzione.
I ritardi, la bocciature, la grande mortalità scolastica, l'abbandono,(anagrafe Lucignolo, sic?!) sono sempre espressione di un insuccesso che riguarda tutti, non solamente i nostri ragazzi, ma le loro famiglie e i loro docenti che dovranno chiedersi quanto hanno investito, speso su quell'alunno e se le competenze personali siano state sufficienti nel mettere in atto nel modo opportuno un percorso/progetto personalizzato per quanto possibile.
Su quali strategie vengono messe in campo per... nella scuola stenderei un velo pietoso.
La scarsa capacità relazionale, la mancanza di entusiasmo contagioso, la scarsa motivazione, la media aritmetica, il deficit di valutazione formativa/autentica, la mancanza di conoscenza dell'identità complessa di chi ci sta di fronte, troppo spesso solo nei banchi, afflitto da mortifera noia e senso di inutilità, ci impediscono di essere oggettivi e credibili, con le dovute eccezioni...naturalmente!
Dare fiducia talvolta serve, costruire con LORO è necessario, anzi INDISPENSABILE
la valorizzazione premia sempre e un appiglo in ognuno lo si deve trovare sempre.
Tu non sei il tuo voto, la valutazione è data alla PRESTAZIONE richiesta, da tenere bene a mente!
ORRORE
Quando si leggono su i Compiti i 2, 3, non ci dimentichiamo che il 4 è insufficienza piena, il resto è pura MORTIFICAZIONE MALDESTRA
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLa bocciatura, risultato di uno mancato o non riuscito gioco delle parti.
RispondiEliminaSpesso le parti non sono partecipi nel senso interrelazionale, di fronte ad un evidente insuccesso vengono AVVISATE, il momento della comunicazione, sempre senza l'alunno/a in questione (a mio avviso esclusione errata) è solamente una strategia difensiva della scuola, non di nuova PARTENZA ma di triste TRAGUARDO
RispondiElimina