lunedì 19 marzo 2018

Gita fuori porta pensando al Bello

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la festosità degli alberi da frutto in fiore

È primavera... svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
E a tarda sera, madonne fiorentine,
quante forcine si troveranno sui prati in fior.

Fiorin di noce,
c'è poca luce ma tanta pace,
fiorin di noce, c'è poca luce;
fiorin di brace,
Madonna Bice non nega baci,
baciar le piace, che male c'è?

È primavera... svegliatevi bambine...


Svegliatevi e muovetevi!


Freddo e pioggia ma il 21 arriverà la primavera, tempo di esplorazioni vicine e facilmente raggiungibili, mete reali non sogni ideali, basta decidere e partire sfidando solamente la pigrizia, ne saremo ampiamente ripagati




una visione complessiva e suggestiva

Gita fuori porta, un’ora da Firenze ma vale la pena
Già a distanza si staglia con nitidezza, Certaldo Alto un gioiello urbanistico da conoscere più a fondo, un Borgo da non perdere proprio per aver mantenuto integra la struttura della cittadina medievale. Una visione unica  nella veduta dal basso con le torri, le mura, la campagna, decisi ad intraprendere il cammino avventuriamoci in irta ma rapida salita tra i suoi vicoli stretti e sinuosi, con gli affacci di casupole modeste e di palazzi imponenti residui di antica nobile memoria, vicoli colorati di rosso intenso quello caldo dai mattoni in cotto che crea da solo una suggestione affascinante.

Risultati immagini per scheda albero tipologia cerro

    Il colle abitato già nell’antichità da etruschi e romani ha un nome particolare che sembra  derivi dal latino cerrus altus o dal germanico cerrus aldo,  colle ricoperto di cerri

    I primi documenti storici risalgono al 1164, quando la città fu sotto la protezione di Federico Barbarossa. In seguito, durante la signoria dei Medici, fu assoggettata alla Repubblica di Firenze e fu sede del Vicariato, diventando il centro politico e giudiziario della  Valdesa.
    I vicari che si sono succeduti hanno apposto il loro stemma sulla facciata del Palazzo Pretorio, o Palazzo Vicariale, costruito nel punto più alto della collina, caratterizzandone così fortemente la facciata,  particolarmente pregevoli sono gli stemmi in terracotta invetriata della bottega dei Della Robbia.


Curiosità sullo stemma:  passeggiando per i vicoli, perdendosi in corti e anfratti può capitare di ammirare bandiere stranamente decorate con una cipolla, niente dubbi, è lo stemma della cittadina fino dal XII secolo con il motto PER NATURA SONO FORTE E DOLCE ANCORA E PIACCIO A CHI STA E A CHI LAVORA
La cipolla sullo stemma ha creato in passato nei cittadini imbarazzo e vergogna tanto da essere sostituita  con un leone rampante munito di  scudo per tornare successivamente  intorno alla metà dell'800 a valorizzare il  tanto amato seppur  umile tubero
Lo stesso Boccaccio cita la cipolla nel DECAMERONE quando narra la storia di Frate Cipolla  che "in quei terreni  produceva cipolle famose in tutta la Toscana"
 Oggi la cipolla è riconosciuta dalla Regione toscana come prodotto tipico tradizionale


Risultati immagini per cipolla di certaldo coltivazione
Assolutamente da acquistare 

"La cipolla di Certaldo è una selezione locale di cipolla rossa di gusto dolce e particolare, di forma rotonda con caratteristico schiacciamento ai poli, colore rosso-violaceo con tuniche interne di color bianco-rossastro, pezzatura medio-grossa. Se ne conoscono due qualità: la "statina", pronta per il consumo fresco a maggio (cipollotti) e matura in estate, e la "vernina", con semina autunnale e raccolta a fine estate.Si impiega quindi sia come cipolla fresca da consumo ("statina" - cipollotti raccolti a maggio-giugno), sia come cipolla da serbo con tuniche esterne secche."

 Ancora una bella sorpresa, ecco la funicolare che porta a Certaldo alto, ogni 10 minuti sale e scende permettendo di risparmiare fiato e di godere di uno spettacolo altamente pittorico

La funicolare, rapida e breve fu costruita nel 1999, permette di superare i 67 metri di dislivello in pochi minuti , vale la pena sperimentsarla.

La casa e la tomba di Giovanni Boccaccio
    Certaldo è il paese natale di Giovanni Boccaccio, il poeta che tra il 1394 ed il 1351 scrisse il Decamerone.
    La casa attribuita a Boccaccio è oggi sede di una ricca e solenne biblioteca, che raccoglie le opere del poeta e le traduzioni del Decamerone in tutte le lingue.
    Nella sala d'ingresso troviamo stampe e riproduzioni iconografiche del periodo medioevale.

 A destra si apre una sala, che la tradizione indica come la camera da letto del novelliere. Raggiungendo la sommità della torre, un affaccio sorprendente  permette di godere dello stupendo panorama sulla cittadina e sui colli circostanti. 

    A fianco della casa del Boccaccio c'é un arco, dal quale si accede alla via di Quercetella: è l'inizio di una bella passeggiata verso la campagna che costeggia le mura di cinta del borgo medievale.
    Poco più avanti, invece, verso il Palazzo Pretorio, troviamo la chiesa di SS Jacopo e Filippo, che conserva la tomba di Boccaccio e alcune terrecotte Robbiane.


Assolutamente da non perdere MERCANTIA manifestazione a metà luglio, festival del teatro di strada

Quando a spasso te ne vai
apri gli occhi
 stupirai
nel vedere tante cose 
tutte invero favolose
che ricchezza ti daranno 
senza recare mai alcun danno


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