molti simboli, poche azioni per un fenomeno ancora oggi dilagante |
25 novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le Donne.
Già quel verbo Eliminazione suona sibillino se ancora oggi parliamo, senza riuscire a risolvere, di questioni come matrimoni precoci, mutilazioni genitali, tratta, riduzione in schiavitù, traffico di organi e tante altre questioni spinose e aimè millenarie.
Affrontare mi sembrebbe più coraggioso perché vorrebbe dire metterci la faccia su più piani.
Fioriscono le iniziative, talvolta interessanti e originali anche se molte rappresentano siparietti già visti intorno a panchine rosse che ormai si incontrano ovunque e flash mob improbabili con titoli roboanti ma scarsamente significativi.
Mobilitazione nelle piazze, nei Teatri, nei Comuni, alla Camera per aprire dibattiti che si spengono e si affievoliscono in breve tempo.
Chi subisce, a vario titolo, sa bene cosa sarebbe indispensabile a partire dall'alfabetizzazione per tutte le ragazze per crescere nella consapevolezza dei diritti e nella comprensione di percorsi da intraprendere sempre troppo complessi per molte Donne.
A partire dalla Applicazione delle leggi vigenti
A partire dalla accellerazione di cause infinite
A partire da attenzioni più accurate dopo segni di violenza reiterati e segnalazioni conseguenti di medici e pediatri
A partire da maggiori controlli su misure cautelari spesso non rispettate (le leggi ci sono, vedi Codice rosso)
A partire dal Patteggiamento che fa decadere le stesse misure cautelari
A partire dalle forme di indennizzo, spesso bizzarre
A partire dai pochi giudici esperti in materia di violenza di genere
A partire da quel terribile " te le sei cercata" che ancora troppo frequentemente riecheggia nelle menti di uomini e donne in divisa o no.
Fiocchetti, Fiori e Scarpe rosse, somboli visibili di lotta e sensibilizzazione su delitti contro l'Umanità che si perpetuano nel silenzio assordante quotidiano.
Fuori l'ipocrisia, combattiamo su più fronti, modifichiamo i linguaggi, ascoltiamo e guardiamo con orecchie ed occhi attenti, sentiamoci attiviste/i nel quotidiano 365 giorni all'anno
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