mercoledì 17 novembre 2021

Si avvicina il 25

molti simboli, poche azioni per un fenomeno ancora oggi dilagante
 


25 novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le  Donne.

Già quel verbo Eliminazione suona sibillino se ancora oggi parliamo, senza riuscire a risolvere, di questioni come matrimoni precoci, mutilazioni genitali, tratta, riduzione in schiavitù, traffico di organi e tante altre questioni spinose e aimè millenarie. 

Affrontare mi sembrebbe più coraggioso perché vorrebbe dire metterci la faccia su più piani. 

Fioriscono le iniziative, talvolta interessanti e originali anche se molte rappresentano siparietti già visti intorno a panchine rosse che ormai si incontrano ovunque e flash mob improbabili con titoli roboanti ma scarsamente significativi.

Mobilitazione nelle piazze, nei Teatri, nei Comuni, alla Camera per aprire dibattiti che si spengono e si affievoliscono in breve tempo. 

Chi subisce, a vario titolo, sa bene cosa sarebbe indispensabile a partire dall'alfabetizzazione per tutte le ragazze per crescere nella consapevolezza dei diritti e nella comprensione di percorsi da intraprendere sempre troppo complessi per molte Donne. 

A partire dalla Applicazione delle leggi vigenti

A partire dalla accellerazione di cause infinite

A partire da attenzioni più accurate dopo segni di violenza  reiterati e segnalazioni conseguenti di medici e pediatri 

A partire da maggiori controlli su misure cautelari spesso non rispettate (le leggi ci sono, vedi Codice rosso)

A partire dal Patteggiamento  che fa decadere le stesse misure cautelari

A partire dalle forme di indennizzo, spesso bizzarre

A partire dai pochi giudici esperti in materia di violenza di genere

A partire da quel terribile " te le sei cercata" che ancora troppo frequentemente riecheggia nelle menti di uomini e donne in divisa o no.

Fiocchetti, Fiori e Scarpe rosse, somboli visibili di lotta e sensibilizzazione su delitti contro l'Umanità che si perpetuano nel silenzio assordante quotidiano.

Fuori l'ipocrisia, combattiamo su più fronti, modifichiamo i linguaggi, ascoltiamo e guardiamo con orecchie ed occhi attenti, sentiamoci attiviste/i nel quotidiano 365 giorni all'anno

domenica 14 novembre 2021

Un libro terapeutico



 L'ultimo libro che ho presentato ieri sera ad Ingorgo Letterario a villa Pecori mi ha letteralmente catturata. Stesura apparentemente semplice ma la strategia dei diversi piani  temporali riesce a costruire una tensione che non abbandona mai il lettore. 

Lucia Renati, La lista delle cose semplici Sperling & Kupfer

Una storia intensa ed intrigante che appassiona da subito coinvolgendo il lettore  in un ritmo di lettura rapida e singolare

 La lista delle dieci più importanti cose  da fare nella vita diventa un filo rosso che conduce la storia ed inquieta,Camilla e Sara sono gemelle e  quel decalogo stilato insieme a 9 anni è un punto di riferimento assillante e vitale.

Arrivare a cento salti, dire la verità, baciare solo per vero amore ...

Un lutto penoso, infatti Sara muore a 11 anni  e la scoperta della modalità del  fatto pagina dopo pagina mantiene alta la tensione, Camilla cresce sola e per i gemelli si sa non è facile. Camilla per anni rinnega se stessa chiudendo in un angolo scuro quel fatto e facendosi mille domande sull’ipocrisia dei grandi. Si difende come può legata al passato e gelata nel presente. Lavora come giornalista in una TV locale sostenuta nella vita da Andrea il fidanzato che con dolcezza la rinfranca nel quotidiano, insieme a Tea, amica d'infanzia e collega un po'  alternativa, e ai suoi genitori, tenuti a distanza Walter e Teresa, afflitti dall’immenso dolore di cui mai parlano.

 Dopo 20 anni da quel giorno maledetto, nella routine della Commemorazione sempre uguale che riporta alla giornata del  dramma, Camilla ritrova quella lista di cose semplici scritta da bambine che diventa la sua piccola Bibbia.

«Perché io sono viva e lei no?» domanda assillante nascosta in ogni riga del  libro  che è ispirato alle vicende autobiografiche dell'autrice

Una storia commovente di  crescita dopo una tragedia che aveva bloccato la vita della protagonista.

Molte le emozioni che incalzano e ti prendono tra l’inquietudine che sospende il lettore costringendolo a volare le pagine in cui l'autrice racconta  della storia di Camilla e Sara, due sorelle gemelle che riflettono un vissuto luttuoso dell’autrice.

-          La storia si svolge nel paese d'origine dell'autrice, Tavullia, Marche, dove si possono vedere con la mente le bimbe spensierate nei loro luoghi del cuore, tempi che immediatamente si alternano creando schizzofrenia distruttiva tra un ieri e l’oggi.

-           La felicità è una scelta non puoi nasconderti per sempre da te stessa le cose che cerchi e non trovi spesso sono in un posto in cui hai già guardato mille volte:devi solo guardare meglio

La storia narrata è coraggiosa, commovente e divertente, percorsa da un'ironia sincera che permette una introspezione continua ma discreta non tramautica.

 IL SUGGERIMENTO IMPLICITO :

Cosa ci rende felici, cosa ci fa star bene, quali sono le piccole cose di cui si pensa di non poter fare a meno per ritenersi fortunati? Tutto questo deve trovare spazio nella nostra vita.

Provare

“Alla fine erano dieci cose, dieci cose essenziali in tutta una vita. Solo dieci.” 

Finché siamo tutti insieme a casa non può succedere niente di brutto...”

  Ipocrisie degli adulti

C'è un tempo per essere bambini e poi c'è un tempo in cui non lo sei più ed in questo chi ti accompagna? Puoi trovarti sola e lancinata da un dolore che rimuovi costantemente ma che condiziona la tua vita

Quando si è chiusi nel proprio dolore è difficile vedere quello degli altri.

 La storia ha inizio una delle tante mattine in cui  Camilla si alza al fianco di Andrea e va a lavorare al giornale, un lavoro molto amato ma…

 Cosa è successo a Sara  quel fatidico giorno?

Perché Camilla non riesce a cambiare la sua vita?

Come la lista delle cose semplici potrà cambiare, finalmente, la sua vita?

“Nonostante siano passati vent’anni, la chiesa è ancora gremita. E’ una cosa che mi stupisce sempre. Sarà che quando muore un bambino la gente si ricorda che esiste il male. E quindi anche il bene. Perciò, ogni tanto, conviene farsi vedere in chiesa, ché non si sa mai. Questa è l’occasione per guardare il dolore da vicino.  E’ la cosa più affascinante: entrare nel dolore degli altri e guardarlo di traverso, come fanno i gatti quando si strusciano contro lo stipite di una porta fino alla fine della coda per poi entrare in un’altra stanza. Una volta lì, però, se ne infischiano di tutto”.

La lista delle cose semplici è il titolo e la lista che Camilla e Sara avevano fatto da bimbe e ritrovarla  ed avere il coraggio di leggerla con l’amica Tea avvia una svolta

Camilla è la protagonista di questa storia e la narratrice.

E’ una donna apparentemente forte ma tanto fragile. Si avvia a compiere trent’anni  ed avviare la svolta determinante che per troppo tempo non è riuscita ad affrontare

E’ solo un pezzo di carta, Camilla, non può ucciderti. Ho paura delle cose minuscole.

 

Le relazioni tra i personaggi i una narrazione introspettiva profonda si disvelano ed ogni aspetto ritrova il suo spazio naturale.

 

Lucia Renati, con il suo romanzo di esordio, confessando il suo dolore ci permette una catarsi, ognuno di Noi si sente pronto a rinascere cercando di risorgere dalle ceneri di qualche evento distruttivo tramite la ricerca della nostra vera identità.

 

Con La lista delle cose semplici si sposa l’idea che le perdite, profondamente dolorose, ci offrono sempre opportunità di crescita.


venerdì 12 novembre 2021

Una supenda apparizione

Una città

Il suo splendore
Il suo declino
Uno spiraglio di ripresa
La Speranza
Tutto questo narrato con un tocco leggero ed armonioso in una lettura che ti prende e ti porta via, ti rapisce in pagine sempre di maggior conforto dove una Sconosciuta si materializza agli occhi, non solo nella mentre, attraverso le descrizioni e le parole dello crittore Fabrizio Guarducci. 
Sarà il suo fascino discreto ma esuberante, la sua eleganza, la sua gigantesca presenza, la sua essenza, la sua attesa a cambire lo spirito degli avventori dello storico Bar e la visione dello stesso proprietario. 
Si aggira un'aria nuova che profuma di Bellezza intorno alla Dama e la speranza pennella nuovamente con sfumature di positivo ottimismo chiunque le si avvicini.

Vale la lettura
Presto sarà presentato a Firenze il film tratto dal libro, sicuramente imperdibile.

Un libercolo indispensabile

 



Franco Ciarleglio, Il nuovissimo Struscio fiorentino, Lorenzo de’ Medici Press

Struscio: sfregamento continuo e frequente con effetto deteriorante …

Sfiorare strusciare, fare lo struscio: passeggiata domenicale in su e giù per le vie centrali

Dopo 20 anni dal suo esordio Franco Ciarleglio ritorna con una edizione imperdibile del suo Lo struscio fiorentino, un caso editoriale per le  riedizioni e le vendite.

Tanti testi scritti successivamente all’esordio volti a rispondere a curiosità ed a far scoprire angoli preziosi sotto angolature insolite di Firenze o altre città, dove il susseguirsi dei modi di dire toscani diventa il vanto di una storia originale tra leggenda e aneddotica orale. Il nuovissimo struscio si presenta corredato di immagini e 4 carte di riferimento dei quartieri fiorentini, Santa Maria Novella, San Giovanni, Santa Croce, Santo Spirito, così il lettore ha modo di scoprire orientandosi le originalità dei racconti.

Un  tour esclusivo, giocoso e divertente in cui certi dettagli artistici e architettonici svelano storie celate ed originali che si lasciano leggere con un interesse goloso.

Beffe, Miracoli, Narrazioni tristi o Sottolineature velate di spiccata ilarità in un approccio veramente originale ed indispensabile nella tasca di chi si avventura con occhi aperti per interesse nelle strade fiorentine, un libro che permette ai viaggiatori turisti o no la scoperta di tanti segreti custoditi in angoli indimenticabili.

L’approccio inedito e curioso appare quindi invitante ed indispensabile tanto per i turisti quanto per gli stessi fiorentini. 

Buona lettura

Ho l'onore e l'onere di presentare 4 libri a Villa Pecori per la nuova edizione di Ingorgo letterario.

Uno di questi è Il nuovissimo struscio fiorentino

lunedì 8 novembre 2021

Oltre la violenza di genere

 




Ilaria Bonucelli, Per ammazzarti meglio, Lucia Pugliese editore, Il pozzo di Micene 

 Il Libro scaturisce da inchieste e da interviste alle vittime raccolte dalla nota giornalista, capo servizio Regione de Il Tirreno, in prima linea nelle lotte sociali

Le 12 storie di questo testo narrano con evidente contraddizione di come lo Stato contribuisca a suo modo alla violenza sulle donne. 

Trascuranza, burocrazia, negligenza, sottovalutazione, accomunano le istituzioni che non hanno saputo agire in modo adeguato nei confronti delle vittime. Di  taglio giornalistico si presenta come  un’inchiesta importante, che con  precisione, ricerca del dettaglio cronologico e  legislativo indaga in profondità  utilizzando però un linguaggio semplice, familiare e coinvolgente come se fosse una conversazione amicale.

Impegnati profili diversi: giuridici, criminologici, psicologici ed antropologici intorno alle dinamiche psicologiche legate alla nozione di violenza di genere, espressa in reati di diversa tipologia  per attirare l’attenzione del lettore volta ad una conoscenza più consapevole e per  attivare un impegno anche individuale su un fenomeno dilagante. 

Serve educazione al rispetto ed all’ascolto soprattutto nei giovani per contrastare il fenomeno in questa società complessa ( liquida la definisce Zygmund Bauman)

Un'appendice preziosa al libro realizzata in collaborazione con la giurista Valentina Bonini dell'università di Pisa, ci informa di tante incongruenze giuridiche e delle principali novità del Codice Rosso, normativa del 2019 di contrasto alla violenza di genere.

Parliamo di Violenza e, nello specifico, del coinvolgimento dello Stato sulla violenza maschile sulle donne. Il libro è un’analisi attenta del fenomeno contrastato  che non trascura  la negligenza delle Istituzioni, e la incapacità troppo frequente di proteggere le vittime.

 Le 12 (e più) protagoniste di questo libro sono donne che, in un momento di pericolo, si sono rivolte alle istituzioni in cerca di salvezza o di riconoscimento. In un modo o nell’altro, però, lo Stato le ha deluse e abbandonate.

Storie di Stalking, tentato omicidio, stupro, aggressione verbale e fisica. Ogni capitolo comincia con un quadro  che ci permette di visualizzare subito il fatto: Questa storia si può sintetizzare così: lui tenta di ammazzarla, il giudice per proteggerla impone al suo stalker una distanza di sicurezza di tre metri con divieto di lancio di oggetti. Storia di G. A tre metri dallo stalker. questo il Capitolo 1

L’inchiesta è lucida e puntuale, scava a fondo nelle norme e nelle sentenze per svelare quanto già sia stato fatto ma soprattutto quanto ancora serva fare per garantire alle vittime la sicurezza che meritano.

 Vorremmo rivolgere all'autrice queste domande:

A che punto siamo in materia di violenza maschile sulle donne in Italia? 

 Con il suo saggio attraverso le 12 storie, tutte reali e tutte riportate proteggendo la privacy delle donne protagoniste, Lei ci mostra la realtà legale ed esecutiva del nostro paese. Scoraggia il risultato, quanto ancora resta da fare, e in che direzione secondo lei?

Qualche passo avanti è stato fatto ma  quanto ancora dobbiamo lavorare prima di poter parlare di vera giustizia in materia di violenza maschile sulle donne,  quanto dietro le piccole conquiste si nascondano in realtà ancora troppe  ingiustizie?

Quello che emerge dal suo testo è che se il parlare di Violenza maschile sulle donne sta cominciando a smuovere le coscienze dei singoli, ancora non fa abbastanza per smuovere la pesante macchina della Burocrazia. Spesso  è la Burocrazia a condannare una vittima di violenza a diventare anche una vittima di femminicidio? Ci spiega  con quali modalità?

Spesso sono i giudici, che andando contro il parere degli avvocati e delle forze dell’ordine emettono sentenze inefficaci; altre è il Governo stesso, che si rifiuta di riconoscere il danno che il fatto ha comportato alla vittima, e di impegnarsi per ripagarla.

I giornali, la televisione, la politica stessa si riempiono spesso la bocca e le pagine di casi di femminicidio, eppure i termini che vengono usati sono spesso imprecisi (se non proprio sbagliati), fuorvianti e confusionari o addirittura colpevolizzanti

Il risultato è un saggio credibile e  scorrevole, capace di far riflettere senza appesantire. Allo spettacolare dell’orrido  continuo  con cui  ci assillano  i media, la Bonuccelli preferisce la semplicità dei fatti, presentati con precisione di particolari  per mettere in luce la realtà di quello che stiamo vivendo.

CODICE ROSSO, la Legge 19 luglio 2019, n. 69 ( Mattarella, Conte, Buonafede) (recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”) in  vigenza dal 9 agosto. Il testo include incisive disposizioni di diritto penale sostanziale, così come ulteriori di indole processuale.

La procedura

Tra le novità in ambito procedurale, è previsto uno sprint per l’avvio del procedimento penale per alcuni reati: tra gli altri maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, con l’effetto che saranno adottati più celermente eventuali provvedimenti di protezione delle vittime. 

- la polizia giudiziaria, acquisita la notizia di reato, riferisce immediatamente al pubblico ministero, anche in forma orale; 

- il pubblico ministero, nelle ipotesi ove proceda per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato. Il termine di tre giorni può essere prorogato solamente in presenza di imprescindibili esigenze di tutela di minori o della riservatezza delle indagini, pure nell’interesse della persona offesa;

- gli atti d’indagine delegati dal pubblico ministero alla polizia giudiziaria devono avvenire senza ritardo. 

Misure cautelari e di prevenzione

E’ stata modificata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nella finalità di consentire al giudice di garantirne il rispetto anche per il tramite di procedure di controllo attraverso mezzi elettronici o ulteriori strumenti tecnici, come l’ormai più che collaudato braccialetto elettronico. Il delitto di maltrattamenti contro familiari e conviventi viene ricompreso tra quelli che permettono l’applicazione di misure di prevenzione.

Nuovi reati

Nel codice penale la legge in questione inserisce ben 4 nuovi reati  

- il delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate (cd. revenge porn), punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5mila a 15mila euro: la pena si applica anche a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video, li diffonde a sua volta per provocare un danno agli interessati. La condotta può essere commessa da chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, diffonde, senza il consenso delle persone interessate, immagini o video sessualmente espliciti, destinati a rimanere privati. La fattispecie è aggravata se i fatti sono commessi nell’ambito di una relazione affettiva, anche cessata, ovvero mediante l’impiego di strumenti informatici.

- il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, sanzionato con la reclusione da otto a 14 anni. Quando, per effetto del delitto in questione, si provoca la morte della vittima, la pena è l’ergastolo;

- il reato di costrizione o induzione al matrimonio, punito con la reclusione da uno a cinque anni. La fattispecie è aggravata quando il reato è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia;

- violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, sanzionato con la detenzione da sei mesi a tre anni. 

Sanzioni

Si accrescono le sanzioni già previste dal codice penale:

- il delitto di maltrattamenti contro familiari e conviventi, da un intervallo compreso tra un minimo di due e un massimo di sei anni, passa a un minimo di tre e un massimo di sette; 

- lo stalking passa da un minimo di sei mesi e un massimo di cinque anni a un minimo di un anno e un massimo di sei anni e sei mesi; 

- la violenza sessuale passa da sei a 12 anni, mentre prima andava dal minimo di cinque e il massimo di dieci;

- la violenza sessuale di gruppo passa a un minimo di otto e un massimo di 14, prima era punita col minimo di sei e il massimo di 12.

Termini e aggravanti

In relazione alla violenza sessuale viene esteso il termine concesso alla persona offesa per sporgere querela, dagli attuali 6 mesi a 12 mesi. Vengono inoltre ridisegnate ed inasprite le aggravanti per l’ipotesi ove la violenza sessuale sia commessa in danno di minore di età.

Inoltre, è stata inserita un’ulteriore circostanza aggravante per il delitto di atti sessuali con minorenne: la pena è aumentata fino a un terzo quando gli atti sono posti in essere con individui minori di 14 anni, in cambio di denaro o di qualsiasi altra utilità, pure solo promessa. Nell’omicidio viene estesa l’applicazione delle circostanze aggravanti, facendovi rientrare finanche le relazioni personali.

Importante 

...

Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Polizia di Stato, l'Arma dei carabinieri e il Corpo di Polizia penitenziaria attivano presso i rispettivi istituti di formazione specifici corsi obbligatori e omogenei perché definiti con decreto nazionale destinati al personale che esercita funzioni di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria in relazione a prevenzione e perseguimento reati...



giovedì 4 novembre 2021

Pioviscola




 Pioviscola. Svegliarsi senza sole appare da subito come un male ASSOLUTO, caffè, qualche lettura, un po' di scrittura e subito è già tardi, non  serve recuperare il tempo investito ma programmare la giornata grigia e uggiosa, si aprirà, ne sono certa. 

Quando il letto diventa scomodo, le considerazioni affollano la mente e le cose urgenti da fare infastidiscono arriva il momento di alzarsi, di scuotersi di dosso la stratificazione dei pensieri notturni sempre ombrosi e funesti, di cercare un motivo valido per farlo e di resuscitare tutta la vanità per apparire ancora decente, sfoggio di niente, esteriorità  frutto di un bisogno interiore.

Ecco qualche raggio di sole illumina il grigio cupo del mio abete, si intravedono spicchietti dorati sul melograno e le foglie dell'acero, quelle ancora rimaste, sono di una bellezza struggente, sui rami allungati rosseggiano come se mai potessero cedere,  basta una ventata più impetuosa per sconfiggerle, peccato. Segnano le stagioni e a marzo lentamente rinnoveranno il loro splendore. Due pettirossi dall'attitudine sorprendente al bel canto saltellano con una vitalità invidiabile, saranno giovani ( 20 grammi di determinatezza per una vita di 2/3 anni)

La finestra di camera mia si apre sul girdinetto, la sera le ombre inquietano ma al mattino i colori vivaci su piani diversi si intrecciano tra le tendine di pizzo bianche e aiutano ad aprire gli occhi.  La vista non è mai uguale, segue le stagioni e l'andamento climatico giornaliero, fruscii, cinguettii, immobilismo o frenetiche sventolate riescono a  trasmettere energia vitale nella calma apparente, uno spicchio indispensabile, la mia finestra sul mondo. Ecco osservare quella calma esteriore mi permette di aprirmi alle questioni spinose ancora irrisolte, mi invita a leggere ed approfondire, ad essere informata e ad informare, ad agire nel piccolo per muovere granelli che sono poca cosa ma creano coscienza sociale*

Un trillo, suona il telefono, la voce di un'amica riporta alla concretezza quotidiana, cosa facciamo, una camminata, due commissioni, si, certo, la giornata si anima e prende vita.

Il libro in lettura da presentare a Ingorgo letterario, a villa Pecori, BSL, La lista delle cose semplici cade in secondo piano, gli impegni impellenti di venerdì e sabato sfumano, far prendere aria alla casa, riordinare, preparare, doccia, capelli e poi un altro giorno si profila, sempre più breve, l'inverno alle porte, il cuore da scaldare con le giornate più corte e cupe, avanti tutta finché si può con un sorriso e mille cose nella testa.

*La politica disperante e delirante priva di accordi e con poche teste ben fatte direbbe Morin, non ha la forza e la determinazione per affrontare a livello nazionale ed insieme alla UE tematiche sul tavolo da decenni:

tra le tante

Accesso a cibo e acqua. Accesso all'istruzione.Condizione femminile.Emergenze climatiche ed ambientali.Igiene, salute e sanità (covid permettendo).Lotta alla povertà dilagante.Lotta alla criminalità organizzata.Potenziare la sicurezza personale


     ultima bufala:


la legge Ddl Zan è un disegno di legge (N. 2005) che propone di  abolire le discriminazioni e la violenza per ragioni basate su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità.  

 

Dopo il recente voto in Senato che ha bocciato il Ddl difficile e lento sarà ripartire una legge è da anni necessaria, siamo in effetti uno dei pochi paesi in Europa a non avere una legge sui diritti civili. 

 


domenica 31 ottobre 2021

I morti

 

semplici e festose

Triste ricorrenza adorna di tanti fiori e cari pensieri, code ai cimiteri, mesti con mazzi di crisantemi uomini soli percorrono le lunghe vie, le donne, le più giovani se sfiorite hanno nel cuore la morte di un figlio, le persone ricordano mentre i giovani ignari dormono strapazzati dalla serata di folle festa. 

Poi  364 giorni di vuoto ed i morti riposano in pace

Se dovessi morire, di Emily Dickenson 

Se io dovessi morire 
E tu dovessi vivere 
E il tempo gorgogliasse 
E il mattino brillasse 
E il mezzodì ardesse 
Com’è sempre accaduto 

Se gli Uccelli costruissero di buonora
E le Api si dessero altrettanto da fare 
Ci si potrebbe accomiatare a discrezione
Dalle imprese di quaggiù!
È dolce sapere che i titoli terranno
Quando noi con le Margherite giaceremo 
Che il Commercio continuerà 
E gli Affari voleranno vivaci 
Rende la partenza tranquilla
E mantiene l’anima serena 
Che gentiluomini così brillanti
Dirigano la piacevole scena!

Purtroppo scarseggiano i gentiluomini  e abbondano le margherite 😉

Se io dovessi morire vorrei diventare una stella


una piccola tra le tante